Al Sass de Moles (Pordoi, Dolomiti), la nuova via Amici Miei Atto III di Jacopo Biserni e Riccardo Brussa
La linea sale attraverso placche e diedri di ottima roccia risolvendo lo spigolo settentrionale della parete ovest del Sass de Moles. L’idea mi è venuta mentre iniziavo l’apertura della via sulla Torre Schiavaneis, mentre sostavo appeso su un piccolo terrazzino, recuperando il mio compagno Claudio, guardando attorno lo spettacolo di roccia che ci avvolgeva.
Mentre salivamo per la prima volta quelle splendide lunghezze, eccitati ed euforici per ciò che si stava vivendo e scoprendo, mi emozionavo ancor di più immaginando altre nuove linee su quelle pareti.
La colata nera sul pilastro alla nostra sinistra sembrava formidabile, l'avremmo salita con “Gambero” qualche settimana dopo; ma anche lo spigolo tutto a sinistra presentava un sistema di placche che permette di passare attraverso fasce di gialli strapiombi e guadagnare poi la parte alta che sembra essere più facile fino all’uscita in cima.
Così anche la linea dello Spigolo mi entra in testa e continuo a pensarla, già immagino la trilogia dedicata ad “Amici miei", una doppia dedica in realtà, ai miei più cari amici ed al senso dell’amicizia, come anche al 50° anniversario del capolavoro di Mario Monicelli scritto da Tullio Pinelli, Benvenuti e De Bernardi. Un tributo alla leggerezza d’animo, alla necessità di momenti di aggregazione per superare il senso di solitudine e disperazione che circonda l’individuo contemporaneo.
Così, tornato da una vacanza in Sardegna con mia figlia ed altri amici, comincio ad attendere una bella giornata libera dal lavoro per sollecitare un compagno di cordata a seguirmi nella nuova apertura sul Sas de Moles al Pordoi. La giornata finalmente arriva e a seguirmi è Riccardo Brussa, un compagno al quale mi sono legato altre volte sulla Zanzara al Colodri qui in Valle del Sarca, come su C’era una volta in Romagna che volevo liberare.
Bruss è alla sua prima esperienza di apertura, mi piace perché lo vedo entusiasta e molto tranquillo, si muove agile e senza alcun accenno di stress su quel terreno nuovo d’avventura. Non abbiamo incontrato difficoltà particolarmente impegnative e ci siamo davvero divertiti.
La via presenta difficoltà dal IV al VI+, abbiamo lasciato in posto quattro chiodi di passaggio e le soste attrezzate con uno Spit e un chiodo o clessidra o da integrare con friend. La salita inizia con i primi quattro tiri in comune con la via ‘Amici Miei Atto I e atto II, arrivati alla grande terrazza detritica si obliqua leggermente a sinistra viso a monte verso l’evidente placca grigia che sale tra i gialli in direzione dello Spigolo settentrionale. Buon divertimento!
- Jacopo Biserni, Valle del Sarca








































