Piolets d’Or 2019 a Hansjörg Auer, David Lama, Aleš Česen, Tom Livingstone, Luka Stražar

La solitaria del Lupghar Sar West di Hansjörg Auer, la solitaria del Lunag Ri di David Lama e Latok 1 di Aleš Česen, Tom Livingstone e Luka Stražar saranno le salite premiate al Piolet d’Or 2019. Pubblichiamo il comunicato stampa della 27^ edizione del prestigioso premio internazionale di alpinismo che andrà in scena durante il Ladek Mountain Festival in Polonia tra il 19 e 22 settembre 2019.
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David Lama, autoscatto in cima al Lunag Ri (6907m) in Himalaya il 25/10/2018
David Lama / Red Bull Content Pool

Nel 2019 la giuria internazionale dei Piolets d'Or ha scelto di onorare tre salite innovative: una parete famosa su una altrettanto famosa montagna del Karakoram centrale; una parete in precedenza vergine su una vetta poco conosciuta del Karakoram occidentale; una salita su una delle vette più alte rimaste finora inviolate in Nepal. Forse insolitamente, due di queste erano audaci salite solitarie. Tutti e tre le cime erano vicine o leggermente al di sopra dei 7000 m - le tre "L"; Latok, Lunag e Lupghar.

Il Piolets d'Or celebra e premia le salite, piuttosto che gli alpinisti che le hanno effettuate, sebbene ovviamente sia a loro che viene consegnato il premio. Tragicamente, entrambi gli autori delle solitarie - Hansjörg Auer e David Lama - non sono più con noi. Tuttavia, al Ladek Mountain Festival, il quale si terrà a settembre, saranno la famiglia e gli amici ad accettare i riconoscimenti per loro conto.

Lunag Ri 6895m, - prima salita attraverso la cresta ovest, 1500m, 90°, David Lama (Austria), in solitaria, ottobre 23 - 25
Lunag Ri è il punto culminante del massiccio del Lunag nel Rolwaling, a cavallo del confine tra Nepal e Tibet. Prima del 2018 era una delle vette più alte ancora inviolate in Nepal e in passato c'erano stati almeno quattro seri tentativi per raggiungere la sua importante cima. Un tentativo da sudest, ed un altro da nord, terminarono entrambi sulla anti-cima sud-est. Nel 2015 Conrad Anker e David Lama raggiunsero un punto sulla cresta ovest a circa 300 m dalla vetta, trovando la cresta più complessa e difficile del previsto. Tornarono nel 2016, ma Anker dovette essere evacuato in elicottero dopo aver subito un ictus. Lama, in seguito, effettuò un audace tentativo da solo, superando il punto più alto precedentemente raggiunto di circa 50 m.
Nel 2018, quando Anker confermò che non avrebbe più preso parte a questa spedizione, Lama decise di rifiutare altre offerte di forti compagni di cordata e di provare in solitaria. Nel freddo intenso di fine ottobre, l'austriaco ha superato difficile terreno di misto, ghiaccio e neve, con due bivacchi, per raggiungere la sezione chiave sulla ripida headwall. Superando questo, fece un traverso esposto sulla spettacolare cima a forma di trampolino. Lama è sceso in corda doppia, principalmente lungo la linea di salita. E’ stata una salita, dice Lama, che è rimasta "impressa nella mia memoria per l'esposizione, la difficoltà, il freddo e la solitudine, e per una conclusione positiva di un progetto personale".

Lupghar Sar West 7175m - Parete ovest 1,000m, M4 55°, Hansjörg Auer (Austria), in soltaria, in giornata 7 luglio
Il massiccio del Lupghar Sar, raramente frequentato dagli alpinisti, nell'Hisppar Muztagh del Karakoram occidentale comprende tre cime situate su un'alta cresta sommitale che corre da est a ovest. La cima occidentale fu scalata per la prima volta nel 1979 dai tedeschi attraverso la cresta sud-ovest, la quale presentava roccia pericolosamente marcia - una caratteristica di questa cima. Fu ripetuta lo stesso anno, e ancora una volta nel 1980, dai giapponesi. La prima di queste spedizioni proseguì verso est lungo la cresta affilata per oltre un chilometro e mezzo fino alla cima centrale (principale). Si trattò in entrambi i casi di spedizioni "pesanti" e dopo di loro né la cima occidentale né quelli centrale sono stati seriamente tentate di nuovo fino al 2018.

Dopo un buon acclimatamento e una buona perlustrazione sia della parete che del complesso avvicinamento, Hansjörg Auer ha lasciato il campo base e ha attraversato il selvaggio ghiacciaio Baltbar fino ad un bivacco a 6.200m sotto la parte sinistra della parete ovest del Lupghar Sar West. Il giorno successivo ha effettuato una rapida salita della parete ovest per raggiungere la ripida sezione superiore della cresta nord-ovest a 6.900 m. Sebbene avesse pianificato un secondo bivacco, ha deciso di depositare il suo materiale e di continuare la salita. Terreno misto molto friabile e una cresta stretta, esposta e con molte cornici l’hanno condotto alla cima. Auer è riuscito a scendere al campo base nella sera dello stesso giorno. Sebbene non fosse difficile tecnicamente, questa è stata una salita audace, impegnativa e precaria, con una discesa faticosa lungo lo stesso percorso, completamente da solo in alta quota ed in un tempo notevolmente veloce.

Latok 1 7145m - Cresta nord / parete nord e parete sud 2,500m, ED+, Aleš Česen, Luka Stražar (Slovenia), Tom Livingstone, (U.K.), agosto 5–9
Nel 1978 quattro statunitensi tentarono il "lo sperone Walker del Karakoram", ovvero la cresta nord del Latok I dal ghiacciaio Choktoi. Jim Donini, Michael Kennedy, George Lowe e Jeff Lowe trascorsero 21 giorni salendo oltre 100 tiri e probabilmente superando le sezioni più difficili, quando una combinazione di vento, freddo e il rapido peggioramento dello stato di salute di Jeff Lowe a causa del mal di montagna li costrinse a ritirarsi. Questo rimane uno dei migliori e più importanti tentativi nella storia dell'alpinismo. Nonostante letteralmente dozzine di tentativi successivi nei 40 anni che sono seguiti, nessuno ha mai raggiunto il loro punto più alto a quasi 7000 m. La prima e ad oggi unica salita della montagna fu completata nel 1979, quando una spedizione giapponese raggiunse la vetta da sud.
Tom Livingstone ha conosciuto Luka Stražar durante un meeting invernale internazionale in Scozia. Insieme ad Aleš Česen si sono recati sul versante nord del Latok I, dove Česen ha confidato, "crediamo che ci sia un modo migliore per raggiungere la vetta che l’intera cresta nord". Lo statunitense Josh Wharton, il quale si era recato quattro volte a Choktoi per tentare la cresta nord, aveva immaginato una linea che salisse sul lato destro della cresta, prima di salire verso il colle (ovest) tra Latok I e II. Da lì l’itinerario da lui proposto saliva il versante sud della montagna, dove terreno più facile avrebbe portato in cima. E’ stata questa la linea di salita seguita dal trio anglo-sloveno, che ha affrontato generalmente buone lingue di ghiaccio e neve dura sul lato destro della cresta fino a circa 6.400 m. A questo punto si sono diretti verso destra per raggiungere il colle ovest a 6.700 m. Da lì hanno seguito i pendii di neve rivolti a sud in condizioni generalmente burrascose fino in cima, che hanno raggiunto durante il loro quinto giorno. Scendendo all'incirca sulla stessa linea, il team è rientrato a campo base tre giorni più tardi, dopo aver effettuato la seconda salita di questa prestigiosa montagna nel Panmah Muztagh, e la prima da nord.

Il Piolets d'Or 2019  verrà celebrato durante il Ladek Mountain Festival in Polonia dal 19 al 22 settembre 2019. All’alpinista polacco Krzysztof Wielicki sarà consegnato il Piolet d'Or Carrière. Fanno parte della giuria: lo scozzese Sandy Allan, il giapponese Kazu Amano, il russo Valeri Babanov, lo spagnolo Jordi Corominas, il francese Fred Degoulet, la tedesca Ines Papert e lo sloveno Andrej Štremfelj.

Info: pioletsdor.net




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