Nuove vie di misto sulla Gran Sometta di François Cazzanelli & Co

Il report di François Cazzanelli che a dicembre sulla parete nord della Gran Sommetta in Valle d'Aosta ha aperto tre nuove vie di misto insieme a Roger Bovard, Emrik Favre, Jerome Perruquet, Francesco Ratti e Stefano Stradelli.
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Gran Sometta (3361m), Valle d'Aosta: François Cazzanelli insieme a Emrik Favre e Jerome Perruquet su Il Destino dei Prigionieri (130m, M7)
archivio François Cazzanelli

Dopo un bell’autunno passato sulla roccia, la voglia di cambiare attività era tanta. Le prime nevicate hanno creato delle condizioni interessanti sulle montagne di casa e non potevamo assolutamente farcele scappare. Dopo qualche giro con sci e pelli ho notato che la parete nord della Gran Sometta 3166m era in buone condizioni e quindi mi sono messo subito a cercare dei soci per fare un tentativo. Questa parete la osservavo da anni: si trova di fronte al locale che gestisce mia mamma nella stazione della funivia di Cime Bianche Laghi. In un inverno normale usando gli impianti di risalita di Cervinia questo settore sarebbe stato raggiungibile comodamente con 10/15 minuti di pelli dalla seggiovia del Goillet.

Questa parete alta circa 120m non aveva alcuna via tracciata, la roccia è calcare molto "marcio" che però con il freddo diventa più solido. L’arrampicata, per quanto assurdo possa sembrare in Valle d’Aosta, è veramente dolomitica e quindi ho deciso che le vie su questa parete dovevano rimanere di stampo tradizionale (chiodi, protezioni veloci e niente spit).

Emrik Favre e Jerome Perruquet sono stati subito entusiasti dell’idea e quindi in una fredda mattina di dicembre ci ritrovammo a salire con gli sci e gli zaini pieni zeppi di chiodi. Sin dai primi metri abbiamo capito che non sarebbe stato semplice salire senza bucare ma allo stesso modo sarebbe stato affascinante e stimolante riuscirci.

Il primo giorno abbiamo aperto due lunghezze per nulla banali e siamo tornati a valle soddisfatti. Il giorno seguente siamo riusciti a salire in libera i primi due tiri e sempre nello stesso modo a salire l’ultimo tiro. È nato così Il destino dei prigionieri, un’interessante via di 120m con difficoltà fino al M7. Lo stesso giorno si sono uniti a noi Francesco Ratti, Stefano Stradelli e Roger Bovard che hanno aperto una via più a sinistra che hanno chiamato “eto Rampa, una via di 120m con difficoltà massime di M4 ovviamente sempre e solo a chiodi e friend.

Dopo questi due giorni in parete, mi sono reso conto che c’erano altre possibili linee da non farsi scappare. Così assieme a Jerome e Stefano abbiamo attaccato una linea più a sinistra. Il primo giorni abbiamo aperto due lunghezze, la seconda delle quali è indiscutibilmente la più difficile che abbiamo incontrato fin ora su questa parete. Il giorno dopo siamo tornati alla carica con l’obiettivo di liberare i primi due tiri e finire la via.

Il primo tiro è stato superato senza problemi, invece il secondo ero più titubante su come affrontarlo. I primi 15m si sviluppano in un diedro strapiombante dove è più conveniente scalare senza ramponi, finito il diedro però c’è un traverso molto esposto dove è meglio averli. Alla fine mi sono deciso: non ho preso i ramponi, scelta azzeccata, e ho liberato il tiro che valuto 6b o M8. Fu una grande soddisfazione, non mi aspettavo di venirne a capo così velocemente. Abbiamo subito scalato gli ultimi due tiri che abbiamo valutato M6+ e M4. Nacque così Goccia a goccia si scala la roccia, nome un po’ ironico che rappresenta la nostra progressione a piccoli passi su questa bella parete. Lo stesso giorno Francesco e Michele Cazzanelli hanno ripetuto Il Destino dei Prigionieri confermandone la bellezza e la non banalità.

Spero di tornare in futuro su questa bella parete perché ci sono ancora un paio di linee che mi attirano. Il mio augurio è che i futuri climbers mantengano intatto il nostro stile "Trad" così da poter vivere e interpretare la scalata esattamente com’è stato per noi.

Ringrazio tutti gli amici che mi hanno seguito in questo piccolo progetto, abbiamo passato delle belle giornate facendo ciò che più ci piace.

di François Cazzanelli

Link: www.francoiscazzanelli.itFB François Cazzanelli




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