Lo Spigolo Anna sul secondo Torrione delle Ziolere, una classica dimenticata in Civetta. Di Ivo Ferrari
Secondo Torrione delle Ziolere (Civetta), Spigolo Anna (Nord). 1° salita Heini Holzer e Reinhold Messner il 9 settembre 1966.
La Favola
“Ei, dormiglione, cosa ne dici se non buttiamo via questa soleggiata giornata e andiamo ad arrampicare?”
“Heini, no, io sono stanco, ieri abbiamo salito la Nord-Ovest e ho bisogno di riposare!”
“Dai Reinhold, ho visto una linea ieri sera al tramonto, logica e lineare, una cosa corta e veloce, io domani devo rientrare al lavoro, tu riposerai domani!”
“Va bene, devo dartela sempre vinta, non ti stanchi mai tu? Io sarei stato tranquillamente fermo a godermi la giornata, ma ora che ci penso, perché no, una linea nuova più comoda di così dove la troviamo, diventerà sicuramente una classica!"
La realtà
Sulla comodità non vi è alcun dubbio, sulla logicità nemmeno, sul fatto che sia diventata una classica i sognatori si sbagliavano, il tempo è passato veloce e più velocemente sono passati i pensieri e le mode, lasciando alcune perle nel dimenticatoio… Un peccato? Forse. Io l’ho ripetuta e ne ho tratto piacere, ma anche questo è relativo, se vi va, provate a salirla, al limite potrete solo contraddirmi.
Noi
Partiamo dai Piani di Pezzè con un cielo azzurrissimo, un po’ di vento, ma quello era previsto. La meta mia e di Valeria De Simone, che oggi ha preso un giorno di ferie per venire ad arrampicare, è una linea breve, decisamente poco ripetuta e sicuramente conosciuta solo dagli affezionati del sapere! La Holzer – Messner sul Secondo Torrione delle Ziolere.
Giunti al rifugio Coldai, già pieno di turisti, il vento è aumentato molto, davanti, anzi sotto di noi la parete, sicuramente in ombra ma riparata!
Scendiamo comodamente e velocemente, Valeria mi dice gentilmente di essere disposta ad arrampicare l’intera via da seconda, un bel pensiero, sapendo benissimo che con suo marito Cristian arrampica sempre in alternato, scegliendo a priori le lunghezze più belle (furbetta)… Sono sicuro che ha capito quanto ci tenessi a salire questa linea, sono anni che la guardo e anni che chiedo se qualcuno è interessato a ripeterla. Forse non lo sono con me!
La prima lunghezza mi fa subito capire il livello degli apritori, un tiro simile all’antipasto nei banchetti da matrimonio, quello che ti fa passare subito la fame e dimenticare di sederti per il primo. La roccia è quella in ombra, amata se sai amare… ma il Gigante Agordino mi ha abituato.
Trovo qualche raro chiodo e ne pianto altrettanti. Vale sale veloce, non smette di parlare, buon segno, sono sempre agitato quando scalo con persone che conosco o penso di conoscere ma non sono gli abituali compagni di arrampicata. Una lunghezza sotto il tiro chiave mi impegna non poco, una fessura camino strapiombante dalle strane misure e dalla roccia stramba, arrivo su un terrazzino sotto il tetto centrale, e non posso che pensare a quei due nel secolo scorso scarponi ai piedi… il livello supera il grado, sta nella concezione, nella visione e nello stile, il piccolo Spazzacamino e il giovane Sognatore possedevano molto di più di quanto citato.
Pianto due chiodi e recupero Valeria. In sosta guardiamo la lunghezza successiva, il famoso tetto strapiombo centrale, ben visibile dalla terrazza del Rifugio Coldai, ha una roccia perfetta solcato da una fessura altrettanto perfetta che evita, come creata appositamente, le difficoltà del tetto. Una lunghezza meravigliosa, strana nel suo genere, diversa dalle precedenti. Semplicemente fantastica!
Altri due chiodi in sosta, un altro tiro lungo un profondo camino e siamo all’ultima lunghezza. Non posso essere egoista, Vale mi ha regalato un piccolo sogno, l’ultima lunga filata di corda tocca a lei. Sulla cima che è una cima piatta piena di fiori, ci concediamo una breve pausa, il Pelmo ci osserva con la sua maestosità.
Valeria non ha mai visto il laghetto del Coldai, io non so nuotare ma lei si butta decisa nelle sue acque gelide! Birra e coca cola al rifugio e un po’ dondolanti ritorniamo ai doveri della vita. Non mi resta che ringraziare Valeria per la sua disponibilità e augurarle tante belle avventure in montagna. E, visto che è il 14 novembre, auguri di buon compleanno!








































