Lloverà y yo verè, nuova via sul Petit Mont Greuvetta nel massiccio del Monte Bianco

Il racconto di Camillo Bussolati che quest'estate insieme a Matteo Castellini e Francesco Crescini ha aperto Lloverà y yo verè, una nuova via d'arrampicata sulla parete ovest del Petit Mont Greuvetta nel massiccio del Monte Bianco.
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Durante l'apertura di Lloverà y yo verè, parete ovest di Petit Mont Greuvetta, Monte Bianco (Camillo Bussolati, Matteo Castellini 2019)
Camillo Bussolati, Matteo Castellini

A fine estate 2016 con Matteo Castellini sono stato a ripetere la Bonatti-Mazeaud sulla parete sud delle Petit Jorasses. L’ambiente del bacino del Freboudze è spettacolare e si gode di una splendida vista sull’impressionante versante est delle Grandes Jorasses. È un angolo del Monte Bianco lontano dalle funicolari e dal turismo, dov'è ancora possibile respirare aria di avventura.

Di ritorno dalla Bonatti osserviamo il Petit Mont Greuvetta. La parete ovest è molto vasta e ripida e le uniche vie di cui siamo a conoscenza sono Dromi e Barthassat. Da qui l’idea di andare a metterci il naso.

Nel luglio dell’anno successivo ci dirigiamo verso la parete muniti di materiale da chiodatura e, con grande sorpresa, scopriamo una zona di terrazze scavate: è l’Alexis Paradise, il pezzettino di Monte Bianco che il celebre alpinista francese Patrick Gabarrou ha dedicato all’amico e compagno di mille scalate Alexis Long, deceduto nel 1992 in Val Ferret. 

Abbiamo l’onore di parlare al telefono con Pat Gab che ci informa delle vie che lui ed amici hanno aperto e stanno aprendo sulla parete. Ci da anche la possibilità di usare la sua tenda, dimostrandosi una persona entusiasta e gentile.

La linea è data da un'alternanza di placche e tetti ed è compresa tra Dromi, a sinistra, ed un progetto (corda fissa gialla) a destra. Giunti a un grande tetto posto a 180 metri dalla base per evitare di ricollegarsi a una delle due vie vicine o di affrontare il tetto abbiamo deciso di terminare la via e allestire le calate.

L’arrampicata è varia con prevalenza di passaggi in placca. Abbiamo chiodato dal basso evitando di trapanare dove si possono utilizzare friends e nut. La via risulta così ben protetta, ma in certi tratti non è banale raggiungere lo spit successivo. L’impegno complessivo non è alto: si può percorrere la via in mezza giornata, come tappa intermedia della salita al bivacco Gervasutti e come ottimo riscaldamento per le belle placche delle Petit Jorasses.

L’instabilità del meteo ci ha accompagnato in tutta l’apertura, da cui il nome Lloverà y yo verè, “Pioverà e io vedrò”.


SCHEDA: Lloverà y yo verè, Petit Mont Greuvetta




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