Al Piccolo Piz de Guda (Marmolada) Federico Dell’Antone e Thomas Gianola aprono Il Orso

Giugno 2024. Il tempo è instabile, ma la voglia di esplorare è più forte. Io e Thomas Gianola decidiamo di puntare una parete ancora "vergine", ben visibile dalla mia casa a Sottoguda: la cima secondaria del Piz de Guda, il "Piccolo Piz".
Sul Piz de Guda principale esiste già una via, Spritz de Guda, aperta da me e dal Gruppo Rocciatori Tupaie, di cui faccio parte. Questa cima minore invece, isolata e meno evidente, risulta ancora inesplorata. Così nasce l’idea di tracciarvi qualcosa di nuovo.
La parete è di calcare, alterna tratti compatti ad altri più rotti, con piccole cenge erbose che spezzano l’andamento verticale. Nonostante la discontinuità apparente, riusciamo a seguire una linea logica, aprendo una via di 8 tiri, non lunghissimi ma densi di movimento, concentrazione e soddisfazione.
Uno dei momenti più intensi è il terzo tiro. Da terra ci sembrava un diedro semplice, forse un quinto grado. In realtà, una volta sotto, scopriamo uno spigolo strapiombante, svasato e liscio, di roccia nera senza grandi appigli. A vederlo così sembra quasi impossibile, ma dopo qualche tentativo (e qualche volo), lo risolvo. Breve ma incredibilmente intenso dall’inizio alla fine.
Il contesto della Val Pettorina è selvaggio e silenzioso, lontano dalle classiche rotte dolomitiche. Il periodo ideale per affrontare la via è in autunno o in primavera, quando il sole non è troppo caldo e l’ambiente mostra il suo lato più affascinante.
- Federico Dell’Antone, Sottoguda