Omaggio a Ueli Steck e ai visionari dell'alpinismo. Di Ivo Ferrari

Ripensando a Ueli Steck e alla sua salita solitaria della parete Sud dell'Annapurna... Sono anni che rimango perplesso, non li invidio perché il bello è sapere e rendersi conto che i "visionari" sono irraggiungibili, ma servono a chi come noi "sogna". Loro mi rendono felice da sempre. Di Ivo Ferrari
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Ueli Steck e la prima salita della direttissima sulla parete sud dell'Annapurna
©PatitucciPhoto
Alpinismo, che bella passione, ti entra dentro e difficilmente esce. Un giorno, tanti anni fa, mio Padre mi regalo una rivista che parlava di Alpinismo e di Alpinisti, sfogliandola rimasi “rapito” da uno scritto: Cervino, Grandes Jorasses e Eiger lungo il versante Nord ripetute in un unico inverno da parte di un giovane alpinista solitario! Lessi e rilessi lo scritto, cominciai a sentire dentro un qualcosa di travolgente. Mi sforzai nel mio piccolo di sentire il freddo e la solitudine. Non potevo credere che si potesse arrivare a tanto, forse si trattava semplicemente di persone non del tutto in “ordine”.

Come avrà fatto Ivan Ghirardini tra il Dicembre del 1977 e il Marzo del 1978 a salite le tre Nord? Da solo nel regno del ghiaccio e del misto, come si sarà preparato? Le domande iniziarono a girarmi in testa tanto da spingermi ad “infognarmi” lungo uno sconosciuto “canalaccio” delle Alpi Orobiche! Ma le domande non trovarono risposta, rischiai soltanto la “piuma” senza capirci un granché!

Poco tempo dopo iniziai a seguire con più interesse questa mia nuova passione, compravo e divoravo riviste, mentre ogni fine settima giocavo all’alpinista, rimasi nuovamente impressionato da un altro giovane francese, Christophe Profit!

Saliva itinerari di alta montagna ad una velocità incredibile, concatenava d’estate e d’inverno linee fantastiche “disintegrando” tutto ciò che nella mia testa era fantascienza! Ora avevo la certezza che “qualcuno” nasce per camminare avanti.

Adesso che il mio cuore si è assestato ed ho imparato a conoscerne i battiti sono ritornato a farmi domande, bellissime e adrenaliniche! Ueli Steck su e giù dalla Sud dell’Annapurna! La notizia rimbalza da un capo all’altro dell’etere, talmente bella da essere sconvolgente. Prima di spegnere il computer, con il mento fra le palme delle mani, nel mio pensiero finalmente arriva la risposta. Dopo incertezze e perplessità ho capito che domani sera è giorno di fiato, e loro non erano e non sono “fuoriclasse”, di quelli c'è il mondo pieno, sono solo semplicemente VISIONARI, capaci di regalarci sogni bellissimi!

di Ivo Ferrari

>> Ueli Steck e l' Annapurna: l'intervista dopo la solitaria alla parete sud

>> Ueli Steck: vetta dell'Annapurna, da solo e per la parete Sud



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