Alla Cima Busazza Emanuele Andreozzi e Stefano Falezza trovano 'A State Of Trance'

Il 5 febbraio 2025, con Stefano Falezza abbiamo aperto questa nuova via nella porzione più ripida di tutta la parete, ovvero il nudo scudo di roccia strapiombante che caratterizza la zona destra della parete. Per superarlo sono stati necessari tre difficili tiri in dry, che si sono rivelati il "clou" della via, mentre per il resto ci siamo mossi in conserva, date le difficoltà decisamente più contenute.
Questi tre tiri duri ci hanno regalato una bella arrampicata fisica e continua, sempre proteggibile lungo solide fessure. È stato entusiasmante trovare sempre ottimi ganci per le picche, ma in compenso il granito fuori dalla fessura era spesso totalmente liscio, non offrendo nessuna rugosità per i ramponi, questo fattore, sommato alla verticalità, hanno reso la scalata impegnativa.
Sui tre tiri difficili ho fatto alcuni "resting", appendendomi sulle protezioni, un po’ per fare pulizia da neve e sassi instabili dentro la fessura e onestamente anche un po’ per riposare dalla dura scalata. Non ho mai fatto dei veri e propri passaggi in artificiale, perché non mi sono mai tirato direttamente da una protezione all’altra, ma ho sempre scalato tutti i passaggi tra i vari rest. Dunque per chi fosse interessato, la prima salita della via in libera è ancora da fare, inoltre adesso che abbiamo ripulito per bene la roccia, si può fare serenamente un tentativo a vista.
- Emanuele Andreozzi, Trento