Ben Moon, intervista al leggendario climber britannico

Intervista al climber inglese Ben Moon, uno dei più grandi climber di sempre, con un'intensa attività negli anni '80 e nei primi anni '90, con prime salite importanti come Statement of Youth 8a a Lower Pen Trwyn in Galles e Hubble a Raven Tor, diventato famoso come il primo 8c+ al mondo, ma che addirittura viene considerato, sempre più spesso, come il primo 9a al mondo.
1 / 20
Ben Moon libera Hubble a Raven Tor, Inghilterra, nel 1990. Il primo 8c+ al mondo, forse persino il primo 9a
Ben Moon archive

Nato nel 1966, Ben Moon è uno dei più forti climber della sua generazione e negli anni '80 e ’90 ha assunto un ruolo di rilievo nel plasmare il volto dell'arrampicata sportiva e del boulder. Mentre questa attività sportiva stava lentamente evolvendo dal suo stato embrionale, in meno di un decennio Moon ha spianato la strada liberando vie dall' 8a fino al 9a, lasciando il segno come pochi altri prima e dopo.

Dopo l’apprendistato di arrampicata trad, come era consuetudine nei primi anni '80, a soltanto 16 anni Moon ha lasciato la sua casa a Londra e si è trasferito a nord a Sheffield, l'epicentro dell'arrampicata britannica, per unirsi ad un piccolo gruppo di climbers che avrebbero fatto di tutto per arrampicare a tempo pieno.

Vivendo con i pochi soldi del sussidio di disoccupazione e arrampicando spesso insieme ad un altro asso della scena mondiale, Jerry Moffat, nel 1984 il 18enne Moon ha fatto scalpore con la prima salita di Statement of Youth nella falesia Lower Pen Trwyn nel Galles del Nord; gradata 8a, all’epoca questa via era assolutamente rivoluzionaria, sia in termini di difficoltà che di stile, poiché a quei tempi non esistevano ancora vie a spit in Gran Bretagna. Requiem, il capolavoro di Dave Cuthbertson salito un anno prima a Dumbarton Rock in Scozia, viene considerato ugualmente difficile, ma dato che si tratta di una via di arrampicata trad, Statement of Youth viene riconosciuta come la via che ha segnato l'inizio della rivoluzione dell'arrampicata sportiva in Gran Bretagna. Ancora oggi è considerata una delle vie sportive più ambite del Regno Unito.

La tenacia e la motivazione di Moon, assieme alla nuova filosofia rotpunkt che si era dimostrata notevolmente più efficiente rispetto allo stile yo-yo dell’epoca (in cui ci si faceva calare ogni volta che si cadeva, lasciando la corda passare nell'ancoraggio più alto raggiunto), hanno portato ad un notevole aumento degli standard. Dopo aver ripetuto tutte le vie più difficili in Francia - in particolare i tre 8b+ di Buoux, La Rage de Vivre di Antoine Le Menestrel, Le Minimum di Marc Le Menestrel e Le Spectre du Sur-Mutant di Jean-Baptiste Tribout - all'inizio del 1989 Moon con i suoi caratteristici dreadlocks libera Agincourt, il primo 8c della Francia ed uno dei primi 8c al mondo.

Qualche mese più tardi regala alla Francia il secondo 8c, Maginot Line (nota anche come Le Plafond) a Volx, spianando la strada verso l’apice della sua carriera, Hubble a Raven Tor all'inizio del 1990. Con una sezione di 8B+ boulder seguito da una via sportiva di 7c+, questo test estremo viene considerato il primo 8c+ al mondo, anche se, bisogna dire, che nei suoi 30 di storia sarà ripetuta soltanto 6 volte finora, ma tentata senza successo da molti dei migliori climber al mondo, dando origine a concrete speculazioni sul fatto che potesse persino trattarsi di un 9a. Se così fosse, significherebbe che Moon ha saltato un grado intero, andando direttamente al 9a dal primo 8c del mondo, Wallstreet di Wolfgang Güllich nel Frankenjura. E' interessante notare che questo significherebbe anche che il 9a per antonomasia, Action Directe liberato da Wolfgang Güllich nel 1991, non sarebbe più considerato il primo 9a al mondo. La storia, anche quella dell’arrampicata sportiva, tende ad essere riscritta di tanto in tanto e su questo tema sono necessarie ulteriori ripetizioni per raggiungere un consenso netto e chiaro.

Nel 1993 Moon è tornato a Lower Pen Trwyn per liberare l'8c+ di Sea of Tranquility, dopodiché ha adocchiato un progetto più difficile ancora, l'enorme strapiombo del North Buttress nella falesia di Kilnsey. Questa intensa linea di micro tacche richiedeva però un nuovo livello di potenza e resistenza e, dopo una serie di infortuni, Moon è stato costretto ad abbandonare i suoi tentativi. Steve McClure ha finalmente liberato la linea nel 2000 dando vita al 9a di Northern Lights.

Durante il suo periodo di massimo splendore Moon si è anche dedicato al boulder, aprendo molti difficili 'problems' tra cui spiccano le prime salite di Black Lung (Fb 8B) a Joe's Valley, USA, Cypher (Fb 8B) a Slipstones e il suo pezzo forte, Voyager (Fb 8B+) a Burbage nel 2006. Nel 2015 invece ha dimostrato che non è mai troppo tardi per salire vie difficili e, a 48 anni, ha ripetuto il 9a di Rainshadow a Malham Cove, mentre nel 2018 e all’età di 50 anni ha effettuato una rara ripetizione dell' 8c+ Evolution a Raven Tor.

Tra un boulder difficile ed una via estrema, Moon è comunque riuscito a dedicare tempo sia alla sua famiglia sia alla sua azienda, Moon Climbing, specializzata in abbigliamento e attrezzatura per l'arrampicata e, naturalmente, il famoso pannello Moonboard. Proprio come il Pan Güllich inventato da Wolfgang Güllich, il Moonboard è diventato un attrezzo immancabile in moltissime palestre al mondo, offrendo ai climber di tutto il mondo la possibilità di salire tutti lo stesso identico boulder. Mentre pochi possono dire di aver salito una delle vie di Ben Moon in falesia, adesso è almeno possibile tentare la fortuna sui suoi “benchmark”, sui suoi boulder di riferimento sul Moonboard in palestra. Ecco la nostra intervista con la leggenda dell'arrampicata britannica.

Ben, iniziamo facendo un tuffo nel passato. Com’è iniziato tutto? E puoi darci un'idea di come fosse vivere ed arrampicare a quel tempo a Sheffield?
Ho lasciato casa a 16 anni e mi sono trasferito a Sheffield quando ne avevo 17. Ripenso a quegli anni dell'adolescenza come uno dei periodi migliori di sempre. Quando avevo circa 14 anni ero totalmente ossessionato dall'arrampicata ma riuscivo ad andare solo un paio di volte all'anno. Una volta abbandonate la scuola e la casa mi sono trasferito a Sheffield dove potevo finalmente arrampicare ogni giorno e questo è praticamente quello che ho fatto. Non c'erano palestre d’arrampicata indoor in quegli anni (1983), perciò arrampicavamo fuori ovunque potessimo e con qualsiasi meteo. Gli unici soldi che avevo erano quelli che il governo mi dava ed erano circa 40 sterline ogni 2 settimane; ricevevo meno rispetto ai miei amici perché avevo meno di 18 anni. Vivevo con un sacco a pelo e arrampicavo ovunque mi portassero i miei amici. Vivevo in una totale libertà e in quei primi anni ho imparato molto sull'arrampicata. La via più difficile che avevo salito nel 1983 era attorno all'E3 (forse 6b+) mentre nell'estate del 1984 avevo liberato Statement of Youth. Nel 1985 ho fatto la terza salita di Chouca a Buoux che a quel tempo era gradata 8b. E' stato indubbiamente un periodo molto speciale della mia vita.

Allora parlaci di Statement of Youth, che hai aperto e salito nel 1984 quando avevi solo 18 anni. E' stato riconosciuto come il primo 8a britannico, la via più difficile del Paese.
Grazie, ma non sono sicuro che sia proprio corretto. Un anno prima, Dave Cuthbertson aveva salito Requiem a Dumbarton Rock in Scozia, una via trad che supera l’8a. Direi quindi che Statement è stato uno dei primi 8a in Gran Bretagna nel 1984. Era considerata una delle vie più difficili nel paese, ma il motivo per cui fece così tanto rumore non fu solo per la sua difficoltà, ma perché vi misi sei o sette spit. Non era una vecchia via di artificiale prima che la facessi, si trattava di una linea completamente nuova che poi è diventata una delle più difficili del paese. Quando mi sono trovato per la prima volta sotto Statement of Youth ho pensato di proteggere alcune sezioni con attrezzatura trad, ma poi ho pensato che sarebbe risultato ridicolo e ho deciso di spittarla integralmente. Questo è quello che ho fatto. Quindi per molti aspetti è stata la prima vera via di arrampicata sportiva del Paese.

Ciò che è importante capire è che all'inizio degli anni '80 gli spit erano piuttosto nuovi e, sopratutto in Gran Bretagna, non particolarmente apprezzati.
Sì, decisamente. Nel 1984 l'arrampicata sportiva in Gran Bretagna semplicemente non esisteva. Tutte le vie erano in stile trad o, come dicevo prima, in stile artificiale e che poi venivano liberate solamente in un secondo momento. C'erano alcune vie nel Regno Unito che avevano chiodi o spit, ma gli spit erano spit per l’arrampicata in artificiale, tendevano ad essere tutti molto vecchi ed arrugginiti, pertanto non risultavano essere molto sicuri. L'arrampicata sportiva per come la conosciamo oggigiorno non esisteva nel 1984 e Statement of Youth è stata una delle prime vie di arrampicata sportiva nel paese. Quindi sì, è stato abbastanza controverso.

Ti aspettavi la polemica?
Non proprio. Tutti i compagni con cui stavo arrampicando all'epoca sapevano che l'arrampicata sportiva stava arrivando. Jerry Moffat, io ed altri, eravamo stati in Francia ad arrampicare negli anni precedenti e avevamo visto cosa stava succedendo in Europa. Il livello stava aumentando velocemente nel continente e cercare di fare altrettanto a casa, solo con l’arrampicata trad, non sarebbe stato pratico.

Hai menzionato Jerry. Voi due eravate una bella squadra!
Jerry non arrampica più, il che è un peccato, ma ovviamente siamo ancora in contatto. Alcune delle sue vie sono sicuramente tra le migliori del paese. Un climber assolutamente straordinario.

La maggior parte dei tuoi viaggi in Francia erano diretti a Buoux.
A metà degli anni ottanta Buoux rappresentava il principale campo di battaglia per l'arrampicata sportiva mondiale, con climber come i fratelli Le Menestrel, Patrick Edlinger e molti altri che facevano le prime difficili salite a Buoux. Vie tra l’8b e l’8b+. Era il miglior posto dove andare per metterci alla prova.

E per lasciare il segno, soprattutto con Agincourt, il primo 8c della Francia.
In un viaggio nel 1988, in 10 giorni ho ripetuto La Rage di Vivre, Le Minimum e Le Spectre, che all'epoca erano le vie più difficili di Buoux e tra le più difficili al mondo. Ero in buona forma. Agincourt era ancora una vecchia via di artificiale e sapevo che alcuni scalatori francesi avevano iniziato a guardarla. Era un progetto aperto, qualcuno aveva messo un po' di spit e ho pensato di provarla a novembre di quell'anno, e alla fine l'ho liberata a gennaio del 1989.

L’hai fatta in fretta!
In realtà non l'ho fatta così in fretta, certamente non così velocemente come Didier Raboutou quando l'ha ripetuta! Nel novembre 1988, quando ho iniziato a provarla, ho trascorso circa 12 giorni a tentarla. Inizialmente avevo trovato una sequenza a destra della linea in artificiale, ma poi un amico trovò una sequenza migliore a sinistra ed è con questa che riuscii a passare. Ma dovetti tornare nel gennaio del 1989 per la salita redpoint. Penso di averla salita al mio secondo giorno del viaggio di quel gennaio, ma se lo aggiungi ai 12 giorni del 1988, non è stato poi così veloce.

Ad essere sincero, una quindicina di giorni non sembra così tanto per stabilire qualcosa che all'epoca era all'apice assoluto. Wolfgang Güllich era stato il primo a scalare l'8c con la sua Wallstreet nel Frankenjura nel 1987, ma non c'erano ancora tanti 8c in circolazione. E certamente non in Francia! Se qualcuno adesso avesse fatto un 9c in sole due settimane, sicuramente sarebbe considerato veloce.
Suppongo sia vero, ma a quei tempi sembrava molto. Non ho speso troppo tempo nemmeno su Hubble; circa 10 giorni in totale, di cui due l'anno prima della mia rotpunkt. Fino a che non misi le mani su Northern Lights non avevo mai trascorso così tanto tempo a provare una via. I lunghi e grandi assedi sono probabilmente una cosa moderna e anch'io ora li faccio, ma all'epoca non dedicavamo così tanto tempo ad un singolo progetto.

Wolfgang Güllich aveva liberato Wallstreet qualche mese prima di Agincourt. Qual è stata la reazione all'epoca al primo 8c del mondo?
Ad essere sincero non ricordo di quando ho sentito parlare per la prima volta di Wallstreet, internet non esisteva. Ricordo il fatto che Wolfgang lo salì e gli diede un grado tedesco. Dopo aver sentito che alcune prese erano state scavate, tornò per tapparle e ciò lo rese più difficile. E' sicuramente considerato 8c, il primo 8c al mondo. L'ho provato una volta quando ero in Germania. Sembrava difficile, molto, molto boulderoso.

Buoux non è più popolare come una volta, ma prima o poi tornerà sotto i riflettori con il famoso Progetto Bombe bleu chiodato da Marc Le Menestrel, che è stato provato da molti dei migliori al mondo, incluso te.
Sì, è vero, l’ho provato probabilmente nel 1990. Sembrava molto, molto difficile, davvero futuristico. Nel profondo pensavo che non fosse possibile, almeno per me. Anche se feci alcuni stampi delle prese e costruii una replica una volta tornato nel Regno Unito, non ci riuscii nemmeno una volta, neanche sulla replica. Ho letto di alcune persone che lo provano e fanno tutti i movimenti e ne sono rimasto abbastanza sorpreso. Sarebbe bello vedere qualcuno finalmente fare quella via! E' lì da molto tempo.

Nel 1990 però eri in ottima forma e hai fatto la prima salita di Hubble a Raven Tor, presumibilmente il tuo capolavoro
Beh, probabilmente non è la mia via migliore, ma suppongo che in termini di difficoltà si possa definire come tale, sì.

Scusa, quale consideri quindi essere la tua via migliore?
Domanda difficile! Statement of Youth è una via di cui sono abbastanza orgoglioso. Non è la più difficile, ma rappresenta un vero classico. E' quello che tutti vogliono fare, se arrampichi sull’8a e vivi nel Regno Unito. E' una grande linea ed ha una grande storia.

Ok. Torniamo a Hubble, salita nel giugno 1990. All'epoca è stata riconosciuta come primo 8c+ al mondo. Forse anche di più.
Sì. Certamente. Beh, penso che sia sicuramente di più, tutti sembrano averlo accettato, Adam Ondra ha detto che gli sembrava 9a, nella nuova guida è stata descritta come 9a. E' semplicemente un altro livello rispetto a 8c+. Non ha ancora molte ripetizioni.

Forse è necessario ancora del tempo e quando otterrà più ripetizioni ci sarà un maggiore consenso. Immaginiamo però che sia davvero 9a: è un bel salto da 8c a 9a, saltando del tutto l’8c+!
Un grande salto, sì. Suppongo che sia uno dei motivi per cui probabilmente non ho nemmeno pensato di darle 9a quando l'ho liberata. Saltare due gradi non sarebbe sembrato credibile. Quando stai arrampicando al limite assoluto, è molto difficile dire cosa rappresenti quel limite. Se qualcosa sembra più difficile di qualcos'altro, non significa necessariamente che sia più difficile di un grado intero, potrebbe essere solo il massimo di quel grado. In fondo è davvero difficile dare dei gradi. E come ho detto, in realtà non mi ci è voluto tanto tempo. Circa 10 giorni in totale, di cui solo 6 nel 1990 quando l'ho fatto. E' avvenuto tutto molto rapidamente. In un certo senso non mi rendevo davvero conto di aver fatto qualcosa di particolarmente speciale, che invece è stato capito solo negli anni successivi.

Questa velocità è forse dovuta al fatto che la via si adattava al tuo stile di arrampicata?
Probabilmente sono più orientato alla forza, anche se penso che la mia resistenza sia abbastanza buona. Ma Hubble è effettivamente un boulder, di 6 movimenti, circa 8B / 8B+ sulla scala boulder e se hai la forza necessaria lo farai abbastanza velocemente. Quindi sì, probabilmente si adattava bene alle mie caratteristiche.

Ma è vero che avevi creato una copia della via sul tuo pannello a casa?
Sì, sul mio panello nella mia cantina, ma era troppo facile e quindi è risultato inutile. Hubble è essenzialmente un boulder molto difficile con 6 movimenti partendo praticamente già da terra, che probabilmente può essere gradato attorno all' 8B+ boulder. Una volta passati sul boulder il resto della via è un 7c+ in cui non dovresti più cadere, anche se a me è capitato. Penso di essere stato così scioccato nel realizzare che avevo superato il boulder che mentalmente sono andato in pezzi! Mi sono preso un giorno di riposo e il giorno successivo l’ho salito, incredibilmente, 30 anni fa. La sequenza non è cambiata, anche se le prese potrebbero essere un po' più lucide, il che aggiungerà un po' di difficoltà in più.

Hai mai ripetuto una delle tue vie difficili?
Solo Maginot Line, nel 1992 prima di provare Action Directe.

Il che in realtà mi porta benissimo alla prossima domanda, Action Directe, la via descritta come il punto di riferimento mondiale per il 9a.
Beh, Wolfgang l’ha fatta nel 1991, l'anno successivo in cui ho fatto Hubble, e nell’aprile 1992 sono andato in Germania per provarla. Era difficile, certo, ma pensavo che fosse una difficoltà simile a quella di Hubble. Ricordo di aver avuto una conversazione al telefono con Wolfgang a riguardo, ovviamente era interessato alla mia opinione e al modo in cui Action Directe poteva paragonarsi a Hubble. Era ansioso di venire a provarla, ma sfortunatamente ha avuto quel tragico incidente d'auto. Ho trascorso 5 giorni su Action in quel viaggio, 3 giorni a lavorarla e 2 giorni di tentativi durante i quali arrivavo piuttosto in alto, al punto in cui attraversi in alto verso sinistra prima della catena.

Piuttosto alto? Ma è davvero alto!
Sì, ma sfortunatamente mi sono infortunato. Faceva incredibilmente freddo quando eravamo lì, con piccole tempeste di neve. Le condizioni erano in realtà buone, ma era davvero difficile mantenere calde le dita. Forse questo è uno dei motivi per cui mi sono fatto male. Sono tornato a settembre di quell'anno per riprovarla, ma il dito ha iniziato a farmi male non appena ci ho rimesso mano, e da allora non ci ho più provato.

Saresti interessato a riprovarla?
Mi piacerebbe provarla ancora una volta, per vedere come è adesso. Stranamente stavo guardando alcuni video su YouTube di recente; nel corso degli anni ha avuto un sacco di salite e sono state trovate sequenze migliori. Certamente nella sezione centrale c'era una sequenza davvero complicata ma che ora stanno facendo in un modo diverso. In effetti anche il punto in cui cadevo durante i miei tentativi ora viene fatto diversamente. Quindi sì, vorrei provarla di nuovo.

E' interessante notare che su una via con così pochi movimenti, siano state trovate nuove sequenze
E' sempre stato così, con le persone che affinano i movimenti, le sequenze nel tempo si evolvono e diventano migliori e più efficienti. E' così che vanno le cose in arrampicata.

Parlando di sequenze. Che dire di Northern Lights? Che sequenza di movimenti...
Sì, in effetti! Northern Lights a Kilnsey è una via che ho iniziato a provare nel 1993, ho trascorso circa 30 giorni nei successivi tre anni per cercare di salirla. Dopo Hubble stavo cercando qualcosa di nuovo. Ancora una volta, si tratta di una vecchia via di artificiale su cui successivamente Mark Leach ha aggiunto alcuni spit. Non sono riuscito a salirla e alla fine ho rinunciato. Poi Steve McClure mi ha contattato alla fine degli anni '90 chiedendomi se fosse un progetto aperto e gli ho detto che era il benvenuto per provarlo, soprattutto da quando, al tempo, avevo rinunciato all'arrampicata sportiva e mi stavo concentrando sul boulder. Lo salì nel 2000 e lo gradò 9a. Steve ha trovato una sequenza leggermente diversa dalla mia, forse leggermente più facile ma comunque molto difficile: dopo circa 12 metri io mi spostavo verso destra, mentre lui va verso sinistra, quindi ci sono circa 3 o 4 metri di sequenze diverse, ma ancora molto difficili. Dopo essere tornato all'arrampicata sportiva, l'ho provato di nuovo, investendo forse altri 3 anni, andandoci vicino, ma non abbastanza per farlo. Penso di aver impiegato circa 90 giorni su questa via. Quindi, se lo confronti con le altre mie vie, è sicuramente un enorme progetto per me.

Sul quale ti stai ancora divertendo?
Sì, è una via fantastica, la adoro davvero. Kilnsey è un posto frustrante per avere un progetto perché le condizioni sono molto instabili a causa del meteo ma anche dal fatto che l’acqua riesce a filtrare senza un’apparente ragione, il che mi ha fermato alcune volte. Ma a dire il vero, la via è una delle migliori che io abbia mai provato, è una linea così pura e diretta. Dopo i primi 3 o 4 metri facili ti trovi direttamente sul movimento più difficile della via, e da lì fino alla fine è molto continua. Ci sono forse solo due posti in cui riesci a prendere magnesio, ma ciò risulta essere al limite perché è difficile fermarsi. E' difficile persino fermarsi per passare la corda nei rinvii. E' come uno sprint, ma di 800 metri. Ci vogliono circa 3 minuti di arrampicata ed è davvero sostenuta, direi attorno al grado Font 7B+/7C. E' una via bellissima.

Di recente hai detto che sei in gran forma. Hai 53 anni. Di certo non sei vecchio, ma non sei nemmeno più giovane e hai scalato al limite per molti, molti anni.
E' fantastico, ma mi sento davvero in forma. La mia forza non è come quando ero più giovane, forse sono il 10 o il 15% più debole di quello che ero in passato, ma la mia resistenza è davvero buona, il mio peso non è cambiato, non ho infortuni gravi e mi sento come se stessi arrampicando molto bene. Forse sono fortunato con i miei geni!

Nessun infortunio grave dopo tutti questi anni in cui hai arrampicato al limite, questa è piuttosto un'arte
Molte cose sono cambiate nello sport negli ultimi 30 anni, c'è un'incredibile quantità di cose che si sanno adesso. Ovviamente mi alleno da molto tempo e mi sento molto più saggio di quando ero più giovane, forse anche un po' più intelligente.

Quale pensi sia la tua migliore qualità?
La mia motivazione. Tutto si riduce a questo. Se non sei motivato, non riuscirai a fare nulla, indipendentemente da quanto sei bravo. Ovviamente non sono sempre stato super motivato, ad esempio per i primi 5 anni circa dopo la nascita di mia figlia, ero meno appassionato, ma è normale, la motivazione va su e giù, ma la cosa importante quando non sei super motivato è rimanere lì, non abbattersi e andare avanti fino a quando la tua motivazione non ritorna.

E la tua più grande debolezza?
Hmmm, fammici pensare. Forse la mia memoria?

Sei ancora ben aggiornato sull'arrampicata. C’è qualcosa che ti sorprende oggi?
Beh, il livello dei migliori arrampicatori, in particolare Adam Ondra, è davvero incredibile. Ho abbastanza esperienza riguardo l’arrampicata agli alti livelli, sicuramente fino al 9a, ma pensare ai 9b, 9b+, 9c ... è davvero incredibile. La forza e il livello di fitness dei migliori climber del mondo sono semplicemente incredibili.

Parlando di forza. Pensi che gli arrampicatori oggi siano molto più forti rispetto a voi negli anni '80 e '90?
Sì, certamente. Molto più forti e anche molto più in forma. Davvero, davvero impressionante. Voglio dire, per riuscire a salire alcune di queste vie così difficili, riescono ad superare una sezione di boulder di 8B+ dopo aver già scalato una via di 9a, è incredibile.

Il famoso 1-5-9 sul Pan Güllich. Cosa rappresenta? E cosa significava per voi all’epoca?
Beh, in realtà non ho mai fatto l’ 1-5-9! L'originale Campus Board che ho costruito nel mio giardino nel 1991 era sufficientemente alto soltanto per 1-5-8,5 ma l'abbiamo chiamato 1-5-9 perché c'erano 9 liste di legno. Era comunque piuttosto difficile e a quel tempo non erano molte le persone in grado di farlo. Non so quanto questo esercizio abbia effettivamente aiutato nell’arrampicata ma sicuramente dava molta fiducia. L'arrampicata è uno sport molto tecnico e a volte penso che quei primi anni dell'adolescenza in cui arrampicavo su tutti i tipi di roccia siano stati più benefici di tutti gli anni di allenamento. Non lo so, se hai tempo è bello fare tutto. Questo è ciò che intendo quando dico Train Hard, Climb Harder!

Tu stesso ti sei dato al boulder per un po’. Tra l’altro prima dell’avvento dei crashpads…
Esatto, sì! Beh, mi sono appassionato al boulder sin da quando mi sono trasferito a Sheffield. Jerry era seriamente appassionato di boulder ed anche io per un po'. Al tempo non avevamo i crash e ricordo quando Marc Le Menestrel arrivò nel Regno Unito nei primi anni '90 e si avvicinò a Stanage con quello che forse era un prototipo di crashpad sulla schiena e tutti ci chiedevamo cosa fosse. Questo è stato uno dei primi crashpad che abbiamo mai visto, ma in due o tre anni sono diventati improvvisamente la norma. Ora non mi sognerei mai di andare a fare boulder difficile senza averne uno, ma allora non esistevano e facevamo quindi semplicemente senza.

Il boulder era una parte importante della tua vita per un bel po’
Ho rinunciato all'arrampicata sportiva nel 1995 e per i successivi 10 anni mi sono concentrato totalmente sul boulder. Dopo non essere stato in grado di salire il mio progetto a Kilnsey avevo perso la motivazione ad allenarmi per l'arrampicata sportiva, perché richiedeva molto tempo. Nel frattempo avevo anche avviato la mia prima attività nel 1997 chiamata S7 e ciò aveva bisogno di tempo. Mi piace la libertà associata al boulder. Occorre pochissima attrezzatura, non hai bisogno di un compagno di cordata e non hai particolarmente bisogno di molto tempo per fare qualcosa di difficile. Non è un grande impegno quanto l'arrampicata sportiva. Suppongo che Voyager Low Start significhi molto per me perché rappresenta il boulder più difficile che io abbia mai salito, e non è stato ripetuto per molto tempo. E' anche una linea molto bella che avevo notato molti anni prima di scalarla. Sono anche molto orgoglioso di boulder come Cypher a Slipstones e Eclipse a Little Cottonwood Canyon. Sono tutte delle linee bellissime di cui mi sento orgoglioso.

Arrampicata sportiva e boulder. Che dire dell'arrampicata trad?
Beh, ne faccio ancora un po'. Mi considero un arrampicatore e quindi mi occupo di tutti gli aspetti, arrampicata sportiva, boulder, trad, indoor. Li adoro tutti, anche se sono ancora concentrato sul fare arrampicata sportiva. Adoro il boulder, ma è molto intenso e duro per il corpo, in particolare quando arrampichi fuori, dove cadi molto più spesso dai blocchi. Anche se riesco ancora farlo, quando arrivi a 50 anni inizi a voler prenderti cura del tuo corpo per poter arrampicare il più a lungo possibile, quindi non voglio fare highballs per esempio, dove il rischio per le ginocchia o i fianchi è maggiore.

Ha perfettamente senso. Concentrarsi duramente su un progetto rende difficile concentrarsi su altri aspetti della tua vita. Hai una famiglia, una figlia piccola, la tua compagnia. Destreggiarsi tra tutto questo è presumibilmente una sfida
Diciamo che mi tiene impegnato! Ma il business sta andando bene e dopo quasi 20 anni ho un buon gruppo di persone con cui lavoro e su cui posso contare, il che significa che ho abbastanza tempo per allenarmi, andare ad arrampicare e prendermi cura della mia famiglia.

Parlando di allenamento e affari, il tuo Moonboard sembra stia diventando uno strumento di allenamento standard e molte palestre, se non la maggior parte, ne hanno uno!
Lo produco dal 2006, ma le cose sono decollate da quando abbiamo lanciato il sistema LED e l'app. Il Moonboard è nato perché avevamo la Schoolroom di Sheffield, dove ci allenavamo su questi pannelli e prese basilari e fu allora che mi venne in mente l’idea di avere un pannello con prese fisse standardizzate, in modo che chiunque potesse ricreare e scalare esattamente gli stessi boulder. Lo facevo da circa dieci anni, poi un paio di ragazzi si sono messi in contatto con me separatamente, Dale Cebula, uno sviluppatore di app e Chad Jensen dall'Alaska che aveva sviluppato un sistema LED e assieme abbiamo sviluppato la versione LED del Moonboard controllata dall'app via Bluetooth. Da allora è andato sempre meglio, ma ne è passato di tempo, davvero molto, prima di questo avvio. Sono entusiasta di vedere che le persone si divertono.

In un certo senso è l’ideale anche per chi gestisce una palestra d’arrampicata, perché non devono più tracciare
Questa è una delle cose interessanti. A causa del modo in cui la maggior parte delle pareti di arrampicata sono gestite al giorno d'oggi, i boulder cambiano ogni 4-6 settimane, quindi con la creazione di nuovi problemi non ci sono mai "benchmark", boulder di riferimento. Considera che sul pannello originale a 50ー presso la Schoolroom a Sheffield, questi problemi sono lì da 20 anni. E' lo stesso con il Moonboard, i boulder ci sono sempre, quindi puoi allenarti e misurare la tua forza e forma fisica e vedere come stai progredendo nel tempo. Trovo anche che sia un buon uso del tuo tempo. Se hai solo 40 minuti, con l'app puoi salire un sacco di boulder molto velocemente. Personalmente trovo utile fare un volume elevato di boulder di media difficoltà, per allenare la forza resistenza.

Oltre 30 anni fa hai anche preso parte alle prime competizioni internazionali di arrampicata
Ho partecipato alle gare a partire dal 1986 a Bardonecchia, per circa 7 anni, principalmente lead perché le gare boulder ancora non esistevano. Sono state molto divertenti, anche se devo ammettere che mi sono sempre sentito un po' deluso, come se non avessi mai realizzato ciò di cui ero capace. Questo probabilmente perché ho sempre lottato con l’aspetto psicologico delle competizioni. Detto questo, ho ottenuto alcuni podi e sono finito tra i primi 10 nel ranking mondiale, quindi non è stato un disastro totale direi.

Quanto erano importanti le gare allora? Nel Regno Unito all'inizio erano piuttosto controverse
Nel Regno Unito, sì, ma anche altrove direi. Le prime gare vennero svolte in falesia e ovviamente non fu un bene perché le vie vennero scavate e alcune prese incollate. Però molto rapidamente le competizioni si spostarono nell’indoor dove vennero accolte bene. Le competizioni sono un ottimo aspetto dell'arrampicata e aggiungono un lato diverso allo sport. Ora ricopre una parte enorme e massiccia dell'arrampicata. E forse al giorno d'oggi l'arrampicata indoor è persino più grande dell'arrampicata all'aperto! Sicuramente ci sono più persone che arrampicano indoor piuttosto che all'esterno. Certamente le falesie di arrampicata sportiva nel Regno Unito non sono più affollate di quanto lo fossero negli anni '90, ma ci sono molte più persone che scalano.

Avete mai pensato che l'arrampicata sarebbe diventata uno sport olimpico? Questo è mai stato il tuo sogno?
Personalmente non l'ho mai sognato, ma le persone che organizzano gare di arrampicata l'hanno sognato per circa 30 anni, è stato il loro obiettivo più grande e sono sicuro che sono davvero felici di vederlo realizzare. Penso che sia fantastico, se fossi più giovane sarei super entusiasta di provare a qualificarmi e competere, è un'opportunità straordinaria.

Ultima domanda Ben: per cosa sei super entusiasta al momento?
Stare bene e cercare di arrampicare più forte che posso. Voglio davvero, davvero, provare a salire Northern Lights. Ho temuto che ormai mi fosse sfuggita, ma dopo gli ultimi due anni penso che potrei essere in grado di salirla, ho solo bisogno di un po' di fortuna. Vedremo.

Info: www.moonclimbing.com

traduzione di Matteo Bicego




News correlate
Ultime news


Expo / News


Expo / Prodotti
SCARPA Force V - scarpette d'arrampicata
La scarpetta di arrampicata pensata per gli scalatori alla ricerca di comfort.
Sacco portacorda arrampicata Petzl Split
Sacco portacorda arrampicata con zaino e telo di protezione separati
Mammut Crag Sender Helmet - casco arrampicata alpinismo
Casco Mammut a basso profilo per arrampicata e alpinismo.
Felpa da donna con cappuccio Scott Defined Light
Felpa da donna elasticizzata e ad asciugatura rapida.
Trilogy Sky TS SS – t-shirt da sky running
T-shirt da sky running ad asciugatura rapida e ventilazione strategica
Zamberlan Anabasis GTX - scarpe da hiking
Leggera e flessibile scarpa da hiking.
Vedi i prodotti