Il fuoco dell’anima, nuova via al Pizzo Lungo in Sicilia per Massimo Flaccavento e Claudio Trovato
Da mesi ormai non facciamo altro che parlare di una possibile via nuova insieme, il che significherebbe non solo scalare come abbiamo fatto mille altre volte, ma progettare, ideare e infine realizzare una linea mai salita, un opera dunque in cui è d’obbligo una spiccata vena creativa.
L’obbiettivo per testare un nuovo team doveva per forza essere non troppo impegnativo, decidiamo dunque di tentare una nuova via moderna sui Monti di Calamigna, alle porte di Palermo, e con più esattezza sul Pizzo Lungo, un selvaggio torrione di calcare che raggiunge gli 888 m s.l.m.
A luglio del 2024 compio 45 anni, ed è sicuramente un bellissimo regalo, l’opportunità di legarmi a fine mese in cordata con Claudio Trovato per questa nuova e seppur breve avventura. Prima di partire però, come extra regalo di compleanno ricevo in dono anche un bellissimo libro da parte di Claudio e dell’immancabile Torello, al tempo Giorgio Iurato.
Il libro racconta la storia di una grande passione nata tra le strade della capitale, tra risse, vita di quartiere e legami che appartengono ad un periodo che noi possiamo soltanto immaginare. Un momento storico incredibile in cui l’autore, diventa uno dei pionieri dell’arrampicata sportiva del centro/sud Italia.
Ci riferiamo ad Andrea Di Bari, che oltre ad esser sempre stato un personaggio di riferimento, (almeno per noi del sud) con questo suo libro ci ha spronati a portare avanti i nostri sogni, ma soprattutto a mantenere sempre viva la fiamma che li alimenta, anche nei momenti più difficili della nostra vita.
Il fuoco dell’anima è una via di cinque tiri, tutti aperti dal basso e su una roccia a dir poco magnifica. Si tratta di una scalata che regala emozioni semplici, ideale dunque per chi apprezza le cose non troppo alla moda. Il teatro di questa salita infatti è una delle pareti meno frequentate della Sicilia, il versante nord del Pizzo Lungo. Disperso com’è nell’entroterra siciliano, conserva a sua insaputa le memorie di un alpinismo vecchio stile, ma che non disdegna il nuovo, purchè si mantenga sempre il rispetto nei confronti della storia e della logicità delle linee che madre natura ci offre.
La discesa si effettua con quattro comode doppie lungo la via Leggende di paese, quindi non ci sono più scuse per non andare a far visita a questa sentinella di pietra dimenticata, e perché no, per riscoprire un angolo di Sicilia che nonostante non sia tra i luoghi più gettonati tra gli scalatori, vi regalerà indubbiamente una bella giornata di arrampicata. Buone scalate a tutti




































