Nanga Parbat per David Göttler, Tiphaine Duperier e Boris Langenstein, poi discesa in parapendio e sci

Un anno dopo aver abbandonato il tentativo di vetta a causa delle condizioni avverse, il tedesco David Göttler e i francesi Tiphaine Duperier e Boris Langenstein hanno completato una bellissima salita in stile alpino del Nanga Parbat (8126m) attraverso la temutissima parete Rupal. A rendere l'impresa ancora più straordinaria è il fatto che Göttler è sceso in parapendio, mentre Duperier e Langenstein sono scesi con gli sci.
L’obbiettivo di Göttler era di volare direttamente dalla vetta fino al campo base, ma a causa dei venti forti è stato costretto a scendere fino a 7700 metri prima di riuscire a decollare. Non risultano precedenti tentativi di volo da questa quota sul Nanga Parbat. Dopo la discesa di Göttler, Duperier e Langenstein hanno passato una notte a 7625 metri prima di scendere con gli sci e a piedi nei successivi tre giorni.
La parete Rupal, l'imponente muraglia di roccia e ghiaccio alta quasi 4600 metri sul versante meridionale del Nanga Parbat, è considerata la parete più alta del mondo. La cordata ha scalato senza ossigeno supplementare, corde fisse o supporto di portatori, seguendo la via Schell, intitolata all'austriaco Hanns Schell che la aprì nel 1976 insieme a Siegfried Gimpel, Robert Schauer e Hilmar Sturm. Secondo i dati disponibili, questa via è stata salita solo 8 volte in precedenza, con l'ultima salita che risale al 2013. Con questa impresa, Duperier è diventata la seconda donna a scalare la via, dopo la salita della slovena Marija Frantar insieme a Jožet Rozman nel1990. Göttler è il primo a salire e scendere la nona montagna più alta del mondo in questa maniera.
Il successo corona quattro precedenti tentativi di Göttler: un tentativo invernale nel 2013/14 con Simone Moro, uno nel 2021/22 con Hervé Barmasse, un tentativo estivo nel 2023 con Benjamin Védrines e quest'ultimo tentativo estivo nel 2024 con Mike Arnold, Duperier e Langenstein.
Dopo la salita e il volo, Göttler – che aveva raggiunto la vetta dell'Everest nel 2022 senza ossigeno supplementare – ha dichiarato: "Senza dubbio il momento più importante della mia carriera alpinistica. Ho sempre sognato di scalare un ottomila lungo una via non normale e in stile alpino con una piccola spedizione. Consideriamo la nostra salita una salita in stile alpino perché abbiamo usato solo una corda da 50 metri, alcuni chiodi e friend. Avevamo una tenda per tre, una fornello, un materassino e un sacco a pelo, e abbiamo trasportato tutto il cibo e il gas da soli.
Prima della spinta finale, siamo saliti fino a 6000m per depositare il materiale e valutare le condizioni. Questa rotazione di due giorni è avvenuta subito dopo il nostro arrivo al campo base, il 13 e 14 giugno. Prima di arrivare alla parete Rupal ci siamo acclimatati scalando l'Island Peak (6165m) e il Baruntse (7129m) in Nepal.
La ciliegina sulla torta è stata il volo di ritorno, un'esperienza unica nella vita. In vetta, ripensare all'audace impresa dei 4 alpinisti austriaci che aprirono questa via nel 1976, ha reso tutto ancora più speciale.
I numerosi tentativi che mi sono occorsi negli anni per riuscire finalmente a salire e scendere questa incredibile montagna in questo stile mi rendono molto orgoglioso. Oggi tutti vogliono tutto subito e non sono disposti a dedicare il tempo necessario per realizzare un sogno di una vita. Spero di dimostrare che ne vale la pena."
CRONOLOGIA DELLA SALITA
21/06/2025: Salita dal Campo Base (3600m) a 6000m
22/06/2025: Da 6000m a 6800m
23/06/2025: Da 6800m a 7400m
24/06/2025: Da 7400m alla vetta del Nanga Parbat (8126m) e ritorno a 7700m. Da qui Göttler decolla in parapendio verso il campo base. Duperier e Langenstein bivaccano a 7625m con tenda, fornello e materassino. Scendono dalla vetta al bivacco con gli sci e disarrampicando.
25/06/2025: Duperier e Langenstein scendono da 7625m a 7400m con gli sci e disarrampicando.
26/06/2025: Duperier e Langenstein sciano da 7400m a 6000m
27/06/2025: Duperier e Langenstein scendono da 6000m al Campo Base con gli sci e disarrampicando.