Mathieu Maynadier, incidente a lieto fine nella Tagas Valley in Karakorum

Il 6 agosto l’alpinista francese Mathieu Maynadier è stato colpito da una scarica di sassi durante una spedizione nella Thagas Valley nel Karakorum in Pakistan in cui era impegnato insieme a Nicolas Favresse, Carlos Molina e Jean-Louis Wertz. È stato soccorso con un elicottero e portato all’ospedale militare di Skardu dove le sue condizioni sono molto migliori del temuto. Verrà rimpatriato in Francia in settimana.
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Primi metri nella Tagas Valley, Karakorum. '“È incredibilmente speciale essere i primi stranieri ad entrare in questa valle e guardare con gli occhi da climber le sue montagne'
Jean-Louis Wertz

"Più paura che danni: una commozione cerebrale ed un braccio piuttosto rotto. Dovrei essere rimpatriato alla fine della settimana." Con questo SMS inviato al giornale francese Le Dauphine la guida alpina francese Mathieu Maynadier ha messo la parola fine al brutto incidente occorsogli il 6 agosto durante una spedizione nella Thagas Valley in Karakorum (Pakistan).

Maynadier si era recato in Pakistan insieme al belga Nicolas Favresse, all’argentino Carlos Molina e al fotografo belga Jean-Louis Wertz per tentare la salita delle cime inviolate nell’inesplorata Tagas Valley. I quattro avevano raggiunto la valle a fine luglio dopo due giorni di avvicinamento con 28 portatori e avevano stabilito il campo base a 4900 metri. “È incredibilmente speciale essere i primi stranieri ad entrare in questa valle e guardare con gli occhi da climber le sue montagne” aveva scritto Favresse il 31 luglio.

L’incidente è successo al quinto giorno di apertura di una nuova via, in discesa dopo aver raggiunto la cima. Gli alpinisti stavano scendendo quando il francese è stato colpito da una scarica di sassi a quota 5500 metri.

In una email alla nostra redazione Perrine Vangilve, che sta coordinano la comunicazione della spedizione, ci ha raccontato “I ragazzi hanno preso paura perché hanno rinvenuto Maynadier appeso alla corda, privo dei sensi e ricoperto di sangue. Quindi c’è stato un po’ di panico.” Dopo lo spavento iniziale Maynadier ha ripreso coscienza e si è comunque sufficientemente ripreso per scendere alla base della parete aiutato dai compagni. È stato soccorso da un elicottero e portato all’ospedale militare di Skardu da dove è arrivata la buona notizia delle sue condizioni in netto miglioramento. Tornerà in Francia in settimana.

Il 34enne Maynadier è uno degli alpinisti di punta della nuova generazione francese. Nel 2010 l’alpinista di Briançon ha effettuato la prima salita del Lunag II (6830m) in Nepal insieme a Max Belleville, Mathieu Detrae e Seb Ratel e nominato per il Piolet d'Or 2011. Nel 2012 aveva aperto una nuova via sul Latok II insieme a Antoine Bletton, Pierre Labbre e Sebastien Ratel, nel 2013 aveva effettuato la prima salita della parete sud del Gauri Shankar in Nepal con Mathieu Détrie, Pierre Labbre e Jérôme Para, mentre nel 2015 insieme a Mathieu Détrie, Julien Dusserre e Pierre Labbre ha aperto una nuova via su Monte Dazampa Tse in Nepal.

Bonjour à tous il m’est arrivé un petit pépin qui se fini pas trop mal. Il y a deux jours alors que nous venions de faire le sommet de notre voie j’ai été percuté à la tête et au bras pas une écaille qui est tombée. Je n’ai aucun souvenir de l’accident mais j’étais plus bas que les autres en train de faire un relais et ils ont crié mais la pierre m’est venue droit dessus. Ils m’ont retrouvé inanimé pendu à la corde .... finalement ils ont réussi à me ramener aux portaledge où il s ont déclenché des secours qui son arrivé le lendemain midi et j’ai pu être déposé à l’hôpital de Skardû’ je m’en tire avec une belle commotion cérébrale et un bras abîmé... je viens d’arrivé à Islamabad ou je suis soigné à l’hôpital militaire CMH. Encore un peu sous le coup mais hors de danger je devrait être rapatrié dans les prochain jours à Briançon pour y faire d’autres examens. Un grand merci à @nicofavresse @_carlitosmolina @jeanlouiswertz qui m’ont pris en charge dans la paroie et se sont occupé de me redescendre dans la nuit. Du fond du cœur merci vous m’avez sauvé la vie et n’avais pas paniqué malgré les circonstances. Un grand merci à l’armée Pakistanaise qui m’a secouru et qui me soigne dans ses hôpitaux.un grand merci à @thomas Spadoni et @pierre_de_pallon qui ont répondu au tel toute la nuit dans la face quand j’étais inconscient pour rassurer et guider les autres enfin un grand merci à Shamil et @antoinepecher ainsi que la FFME qui ont facilité mon évacuation et s’occupe de mon retour en France .. enfin un grand merci à vous tous pour vos messages qui font du bien. Maintenant il va falloir se reposer un peu avant de repartir vers de nouvelles aventures.

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