Un corpo nel crepaccio e la natura infinita di Glyn Carr

La recensione di Un corpo nel crepaccio di Glyn Carr (218 pagine, Mulatero Editore, a cura di Paola Mazzarelli) un appassionante giallo ambientato nel Tirolo austriaco tra discese con gli sci ed escursioni sul ghiacciaio.
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Un corpo nel crepaccio di Glyn Carr (Mulatero Editore)
Mulatero Editore

Chi conosce i libri di Glyn Carr sa cosa aspettarsi e di sicuro non rimarrà deluso. Per tutti gli altri sarà una scoperta di quelle da non dimenticare. Anche in questo sesto titolo dei suoi "gialli alpinistici", infatti, protagonista assoluta è la montagna con i suoi paesaggi, il suo fascino senza fine ma anche le attività che l'esplorano più a fondo: l'alpinismo, l'arrampicata e lo sci.

A tirare le fila anche di questa storia, o meglio del giallo, poi, c'è sempre lui, Abercrombie Lewker. Grande attore, interprete straordinario dei drammi shakespeariani, nonché attempato detective dilettante con un passato da alpinista provetto. Fisico improbabile, snob quanto basta per non diventare antipatico (anzi), dotato di una verve tutta britannica e di un'autoironia salvifica, è lui il deus ex machina della situazione che immancabilmente, come in tutti in gialli che si rispettino, prevede uno o più omicidi, tutti rigorosamente commessi in "ambiente" cioè in alta quota o in parete.

Ed è così anche in "Un corpo nel crepaccio" firmato Glyn Carr ma, come sempre, uscito dalla penna sopraffina di Sir Frank Showell Styles, grande alpinista ed esploratore che ha attraversato tutto il ventesimo secolo. Teatro dell’azione, in questo caso, sono le Alpi austriache del Tirolo per l'occasione meta di una vacanza sugli sci dei coniugi Lewker.

Non si svela nulla se si anticipa che quel corpo nel crepaccio del titolo è il risultato di un omicidio. Né che la compagnia, le persone, che il nostro detective dilettante e la moglie Giorgie incontrano nella sperduta Zillerhaus meta del loro soggiorno, sono rappresentate in maniera assolutamente impagabile e credibile. Dialoghi, situazioni, descrizioni creano un mondo in cui ci si immerge e che, piano piano, ti avvolge e conquista. Fra tutte, però, quelle che splendono di pù sono le descrizioni delle montagne, della neve, delle sciate e delle escursioni con gli sci. L'alba, il cambio di consistenza della neve via via che il sole sale, le ombre che scendono al tramonto creano per incanto quella magia che tutti gli alpinisti e gli sci alpinisti hanno vissuto.

C'è poi da aggiungere che quella evocata è una natura così vera e reale, e allo stesso tempo così poetica e grandiosa, che non può non contrastare sia con le piccole vicende umane raccontate sia con l'insensatezza di un omicidio. E questo contrasto, forse, è una delle costanti più interessanti che uniscono tutti i gialli di Glyn Carr. Il resto è pura e godibile arte della scrittura e del racconto che accompagna il lettore e l'appassionato di montagna fino alla fine. Fino alla scoperta, tassello dopo tassello, emozione dopo emozione, di tutto quello che c'è da scoprire.

di Vinicio Stefanello

link: mulatero.it/prodotto/un-corpo-nel-crepaccio




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