Sardegna. Nuove vie e falesie by Maurizio Oviglia

Maurizio Oviglia e Eugenio Pinotti aprono "Porceddu Incantatore" (6b max, 6a obbl.), parete NO dell'Avancorpo Donneneittu, e "Scaramante" (6b max, 6a obbl.) parete SO della Serra Oseli. I due, inoltre, con Gianni Cattaino, hanno dato vita ad una nuova falesia, "Sa Domu 'e s'orku".
"Più volte in questa torrida estate, abbiamo ricercato il piacere che dà un bel calcare sotto le dita tra le pieghe rocciose della Codula di Luna." Chi lo dice è Maurizio Oviglia che ion questo vagare per le rocce dell'amata Sardegna, insieme a Eugenio Pinotti, ha "trovato", nel forziere del Supramonte, due belle (e piacevolissime) vie del genere “popular route”. Si tratta di "Porceddu Incantatore" (6b max, 6a obbl.) sulla parete NO dell'Avancorpo Donneneittu, e di "Scaramante" (6b max, 6a obbl.) sulla parete SO della Serra Oseli.
In più, sempre i due, con Gianni Cattaino, hanno dato vita ad una nuova falesia, "Sa Domu 'e s'orku": 15 tiri (dal
6a+ al 7c) tutti da godere per chi ama l'arrampicata "tecnica".
Non resta che prendere le coordinate non solo geografiche leggendo quello che maurizio Oviglia ci ha scritto presentandoci le sue proposte...


SARDEGNA. "Luna pop… ma non troppo!
by Maurizio Oviglia


La Codula di Luna è un solco profondo in una terra aspra e selvaggia, una piega sinuosa tra gli aridi calcari del Supramonte. L’ambiente primordiale, le pareti di rara bellezza, la solitudine di questi luoghi hanno ispirato le scalate, da ormai 20 anni a questa parte, di molti arrampicatori. Così capita che i nomi delle loro vie tradiscano un po’ l’atmosfera del luogo, dalla “Scala di seta” di Gogna ai “Favoriti della luna” di Nadali sino allo “Spirito Selvaggio” di Larcher. Nut o chiodi a U, friend o cliff, spit lunghi o spit corti che siano... Comunque la Codula non è mai stata un luogo per tutti... non è certo l’Aguglia!

Già, l’Aguglia. Da tempo cercavo una parete per trovare un bel parallelo con la ripetutissima “Sole Incantatore”, su cui si dice che ogni giorno dell’anno ci sia almeno una cordata... Il cyber-amico Lez Doria mi aveva suggerito un bel nome ironico... ”Porceddu Incantatore” e volevo tracciare un’altra bella via ripetuta, una “popular route” insomma, che desse la possibilità a molti di apprezzare questo angolo di paradiso caduto in Sardegna. La parete l’avevo trovata “gozzovigliando” con Larcher, durante l’apertura della selettiva “Spirito Selvaggio”. Ma quando, un mese dopo ne fui alla base con l’amico Andrea, desideroso di imparare ad aprire dal basso, mi prese lo sconforto. Quelle che sembravano facili placche erano muri lisci, quelli che erano parsi miti strapiombi tafonati erano soffitti che venivano fuori di 20 m e più! Il progetto naufragò insomma miseramente, per manifesta incapacità degli apritori. Ma sulla via del ritorno vidi con la coda dell’occhio la possibilità di aprire un’altra via a fianco alla “Dattilografia di Pan”, tracciata nel 1986 da Giovanni Cenacchi.

Un giorno di fine settembre sono tornato lassù con Eugenio, un entusiasta apritore piacentino, con cui da anni divido in amicizia la mia passione per l’apertura. Un ghiaione ci ha depositato sudati alla base delle nostra parete, nel silenzio più totale. Poi la giornata è scivolata via leggera, su una roccia da sogno, senza sforzo apparente, con il vento che scompigliava i capelli. Rare volte aprire con gli spit fu per me così naturale ed indolore, e la nuova via è nata modellandosi tra le nostre mani con una velocità sorprendente, quasi come un vaso di terracotta tra le dita di un artigiano... Abbiamo scalato cercando di seguire le prese più grosse della parete e ci siamo accorti che esse componevano una linea, perché non è sempre tempo di cercare la difficoltà, perché essa non può essere la nostra ragione di vita. Potrebbero forse esserlo le emozioni?


la parete su cui si svolge Scaramante (ph. Pinotti)   Pinotti in apertura su Porceddu Incantatore (ph. Oviglia)


Mi vengono in mente le parole che mi ha detto un vecchio pastore, quando il giorno prima mi aveva sorpreso nella macchia, nelle vicinanze del proprio ovile. Appena finito di aprire “Scaramante”, un’altra bellissima via sulle montagne che fanno da contorno alla Codula, ci siamo accorti di aver dimenticato del materiale in macchina. Sceso a prenderlo mi sono imbattuto nel pastore, in uno di quelli con il viso crepato dagli anni di dura vita all’aperto, che mi ha domandato a bruciapelo cosa avessi trovato in parete. “Niente”, ho risposto frettolosamente, senza pesare bene le mie parole e già fantasticando di qualche fucile nascosto dai banditi in uno dei buchi della parete. “Niente già ce n’era...”, mi ha risposto. Sono ritornato su tra i miei pensieri, vagando tra querce e rocce, scivolando sulle ghiande della terra ancora bagnata dal temporale e dall’odore forte di fungo. Forse alla ricerca del mio “niente”, che forse non ho ancora trovato... o non sono stato capace di trovare.

Più volte in questa torrida estate, abbiamo ricercato il piacere che dà un bel calcare sotto le dita tra le pieghe rocciose della Codula di Luna. Per esempio, sempre insieme ad Eugenio Pinotti ed al tolmezzino Gianni Cattaino, abbiamo messo mano alla splendida falesia di Genna Croce. Dopo anni spesi a guardarla e basta, è finalmente maturato il tempo per scalarci sopra. Una delle più belle falesie di placca della Sardegna... hanno detto. Su queste rocce abbiamo speso molto del nostro tempo, delle nostre energie e del nostro denaro. Alcuni hanno già osservato che gli spit sono lunghetti e i gradi tiratini: però pensandoci bene è proprio ciò che desideravo, pop... ma non troppo!

di Maurizio Oviglia




schizzo Porceddu Incantatore
schizzo Scaramante
Falesie Sardegna
Archivio news Maurizio Oviglia
In arrampicata alla falesia di Sa Domu 'e s'orku (ph arch.Pinotti)

FALESIA DI
SA DOMU E’S’ORKU, 1000m

chiodatori
: Gianni Cattaino, Maurizio Oviglia ed Eugenio Pinotti, estate 2003
difficoltà: tra il 6a+ ed il 7c
N° tiri: 15
Attrezzatura:
interamente inox
Accesso: iin 5 minuti da Genna Croce.
Descrizione: Roccia fantastica, scalata tecnica ed esigente. Uno dei pochi posti dove si può scalare in piena estate in Sardegna, ombra di pomeriggio.


AVANCORPO DEL DONNENEITTU, parete NW, Via “
PORCEDDU INCANTATORE”

prima salita
: Maurizio Oviglia ed Eugenio Pinotti, 26/9/03 dal basso in 4 ore.
difficoltà: 6b max, 6a obbl/S2/I
Sviluppo: 140m
Materiali:
Via interamente spittata inox con materiale Kong
Accesso: in 25 minuti da Teletottes.
Descrizione: Roccia fantastica ed ambiente stupendo, solitario e selvaggio.


SERRA OSELI, 891 m, parete SW
Via
“SCARAMANTE”

prima salita: Maurizio Oviglia ed Eugenio Pinotti, 25/9/03 dal basso in 2,30 ore.
difficoltà: 6b max, 6a obbl./S2/I
Sviluppo: 110m
Materiali:
Via interamente spittata inox con materiale Kong
Accesso: in 15 minuti dall’ovile del Bacu Ostuno.
Descrizione: Via molto bella su una placca fantastica, su una montagna incredibilmente bucata da parte a parte da un piccolo foro, 100 m sotto la sua cima. Ambiente stupendo.
La via è dedicata a Oscar Brambilla, che per primo esplorò alpinisticamente la Serra Oseli.



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