Niccolò Ceria ripete Gioia, il capolavoro di Christian Core a Varazze

Il boulderista biellese Niccolò Ceria ha effettuato la terza ripetizione di Gioia a Varazze, il boulder liberato da Christian Core nel 2008, gradato 8C+ e ripetuto finora soltanto da Adam Ondra e Nalle Hukkataival.
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Niccolò Ceria su Gioia a Varazze, il boulder di 8C+ liberato da Christian Core nel 2008
Niccolò Ceria

Dopo l’8C+ di Ephyra a Chironico e l’8C di Dreamtime a Cresciano, il 27enne climber biellese Niccolò Ceria ha ripetuto un altro test di altissimo livello aggiudicandosi uno dei boulder più famosi ed ‘ostici’ del mondo: Gioia nei boschi sopra Varazze in Liguria. Il capolavoro porta la firma di Christian Core che l’ha liberato nel 2008, e da oltre un decennio funge da punto di riferimento mondiale per l’altissima difficoltà. Sulla carta esiste attualmente soltanto un boulder più difficile, Burden of Dreams di Nalle Hukkataival, gradato 9A ed in attesa di conferme.

Anche se molti dei più forti boulderisti al mondo hanno tentato i 14 movimenti che attraversano il blocco di Gioia da sinistra a destra, in passato la difficile partenza da seduto ha fermato tutti tranne Adam Ondra nel 2011 (che aveva alzato il grado da 8C a 8C+) e Nalle Hukkataival nel 2014. Lunedì ci è passato indenne Niky Ceria che non ha usato l’incastro di ginocchio trovato qualche anno fa, ma una sequenza tutta sua.

Ceria aveva ripetuto la partenza in piedi di Gioia già nel 2009 ma il passaggio iniziale gli sembrava fuori delle sue corde. Dopo la visita dei top climber statunitensi nel 2015, e la conseguente scoperta dell’incastro di ginocchio, ha investito due giorni a provare il blocco ed è lì che ha trovato la nuova sequenza.

"Inizialmente ho provato con l’incastro ma non riuscivo, invece al secondo giorno sì" ci ha raccontato Ceria, aggiungendo "ma anche se la considero un’opzione interessante, preferivo non utilizzare la ginocchiera per questo passaggio legato alla storia di Christian. Così, malgrado il kneebar fosse fuori portata per scelte mie e il metodo classico un po' fuori dalle mie corde, ho deciso di spendere un po' di tempo e vedere se trovavo una soluzione più congeniale."

La nuova sequenza trovata da Ceria aggiunge 3 movimenti nella prima parte, sempre difficili ma meno dipendenti dalle condizioni atmosferiche. Dopo aver rinfrescato la memoria riprovando il metodo venerdì scorso, lunedì mattina è stata la volta buona.

È bene notare che da qualche mese ormai Ceria ha messo da parte l'attività che lo contraddistingue, quella di scoprire e valorizzare nuovi massi, a favore della ripetizione di alcuni blocchi esistenti. In attesa di sue nuove gioie e visioni, ecco il video della salita.




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