Larcher e Marazzi liberano Così parlò Zarathustra nel Vallone di Sea

Il 28 luglio 2017 Jacopo Larcher e Paolo Marazzi hanno effettuato la prima salita in libera di Così parlò Zarathustra, la via d'arrampicata nel Vallone di Sea aperta nel 1983 da Isidoro Meneghin e Daniele Caneparo.
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Jacopo Larcher, assicurato da Paolo Marazzi, durante la prima libera di Così parlò Zarathustra, Vallone di Sea
Paolo Sartori

A fine luglio per via del brutto tempo Jacopo Larcher e Paolo Marazzi non si sono recati sul Monte Bianco come da progetto iniziale, invece all’ultimo minuto hanno "ripiegato" per il Vallone di Sea, la valle sopra Torino che per certi versi sembra stia vivendo una sorta di seconda giovinezza.

Larcher e Marazzi hanno puntato su Così parlò Zarathustra (Una via per tutti e nessuno), aperta da Isidoro Meneghin e Daniele Caneparo nel 1983 che, con difficoltà fino a 6a+ in libera e A3 in arrampicata artificiale, supera l’evidente diedro sul Trono di Osiride.

Racconta Larcher "Così parlò Zarathustra aveva visto pochi tentativi nei suoi 35 anni di vita e non era mai stata salita in libera.... non è stato difficile per Paolo convincermi. Poi non appena sono sceso dalla macchina, ho capito di cosa stava parlando. Era impossibile non riconoscere la via, la linea era cosi evidente!"

Schivando il maltempo, per prima cosa i due hanno ripetuto la via in due giorni per capire se fosse possibile salirla in libera. Durante la ripetizione hanno trovato sul terzo tiro degli spit di una nuova via che incrocia Così parlò Zarathustra, ma anche degli spit sul tiro chiave.

Racconta Larcher "Non riuscivo a capire perché qualcuno avesse piantato degli spit accanto alla fessura! Evidentemente qualcuno aveva cercato di liberare la via qualche anno prima e li aveva piantati. Quando Paolo è arrivato in sosta ci siamo parlati brevemente, ed entrambi eravamo d'accordo sul fatto che dovevamo rimuovere quegli spit; volevamo rispettare la visione e l'etica dei primi salitori, che non li avevano messi e avevano salito la via con l'attrezzatura di quei tempi."

Dopo aver tolto gli spit i due hanno lavorato la via per un altro giorno. "Fortunatamente tutti i tiri sembravano fattibili e proteggibili con nuts e friends. Soltanto su due tiri abbiamo dovuto lasciare in parete del materiale (2 beaks, 1 rurp, 1 knife blade) visto che non era possibile mettere altre protezioni veloci."

Il 28 luglio Larcher ha salito da capocordata i primi tre tiri, poi i due hanno continuato fino in cima alternandosi al comando. "Con difficoltà in libera fino al 7c la via non è la più difficile" ha spiegato Larcher "ma tutti i tiri sono incredibilmente belli da scalare; darei 5 stelle a ciascuno!"

Tornando al discorso degli spit tolti, Larcher ci ha raccontato "L’abbiamo fatto non per fare qualcosa contro, ma appunto per rispettare la visione di chi aveva salito questa bellissima via nel lontano ’83… alla fine dei conti perché doveva essere diversa ora?"

Info: jacopo-larcher.comwww.lasportiva.com , FB Paolo Marazzi, FB Jacopo Larcher

SCHEDA: Così parlò Zarathustra nel Vallone di Sea


LINK: Vai a tutte le vie Vallone di Sea nel database di planetmountain.com





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