Drytooling, il punto della situazione di Albert Leichtfried

Albert Leichtfried, uno dei migliori ice climber nonché specialista del misto moderno, esamina lo stato del drytooling in Austria e racconta della prima salita di 'Encore' M13 a Dryland sopra Innsbruck.

Vi siete mai chiesti cosa sia successo al drytooling, la disciplina che ha letteralemente invaso il mondo del ghiaccio qualche anno fa e che ora, dopo le battaglie prima contro le dragonne e poi contro gli speroni, sembra essere quasi completamente sparito dalle notizie? Abbiamo chiesto ad uno dei più forti ed autorevoli rappresentati di questa disciplina, la guida alpina austriaca Albert Leichtfried, di dirci le sue impressioni sul passato ed il presente di questa speciale attività.

Drytooling, passato e futuro di Albert Leichtfried

Mi hanno spesso chiesto che cosa sta succedendo al top dell'arrampicata mista e del drytooling. Il grande boom, segnato da un successo dopo l'altro, sembra essersi dissolto e la domanda d'obbligo è se i protagonisti abbiano perso interesse per le top vie di misto. Io direi di no, assolutamente no, anzi, il loro interesse è più grande che mai.

Bisogna dire che per realizzare una prima salita di una via di misto d'altissimo livello, che conta davvero solo se sale un po' di ghiaccio, bisogna risolvere alcuni compiti non indifferenti. Non basta infatti essere un forte arrampicatore per salire una nuova via difficile. Almeno metà della difficoltà sta nel trovare una via di misto logica con la più alta percentuale possibile di ghiaccio e con movimenti, spesso su grandi strapiombi, complicati, atletici e quindi anche i più difficili possibile. Il livello dell'arrampicata su misto sale di anno in anno grazie all'allenamento e anche all'esperienza dei top climber. Vie che cinque anni fa erano al limite, oggi sono semplicemente vie di riscaldamento. E' anche per questa esplosione di livello che trovare un nuovo M13 è difficile quanto liberarlo.

Un esempio di una via bella, logica ed atletica è la mia nuova via 'Encore' nella falesia di Dryland sopra Innsbruck. Questa linea era rimasta inosservata per cinque inverni, anche se ci passavo sotto ogni volta che andavo ad arrampicare in quel posto. Devo dire che quest'anno il ghiaccio si è formato presto nel Dryland. Normalmente le vie entrano in condizione a metà gennaio, ma a novembre tutto era già formato. Motivato da queste condizioni anomale, ho investito alcuni giorni su questa nuova linea con il mio compagno di cordata Benny Purner e, dopo un primo lavoro intensivo e dei tentativi falliti, il 12 dicembre sono riuscito a concatenare tutti i movimenti del mio progetto. Il passaggio chiave di 'Encore' è un lancio dubbioso ad un buco, seguito da una serie di movimenti molto difficili sul primo tetto. Per essere sicuro del grado ho poi ripetuto 'Tension' M12+ e 'Game Over' M13-. 'Encore' si differenzia dagli altri due perchè questi richiedono soprattutto resistenza, mentre 'Encore' presenta anche un dinamico difficile. Attribuire un grado non è facile quindi, ma direi che dovrebbe essere più o meno a metà tra questi due.

C'è molto altro movimento a Dryland, oltre a 'Encore'. Benny Purner sta lentamente crescendo come top climber d'altissimo livello e l'ha confermato il 15 dicembre con la salita senza speroni di'Tension' M12+. Inoltre, ha aggiunto la bella ed interessante via 'Seitenwind' M9 alla falesia.





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