Stigmata (Sass de la Crusc - Dolomiti) nuova via d’arrampicata per Gietl e Oberbacher

In quattro giorni nell'agosto 2016 Simon Gietl e Andrea Oberbacher hanno aperto dal basso Stigmata, una via d’arrampicata sul Sass de la Crusc nelle Dolomiti liberata il 17/07/2017 dagli stessi alpinisti con difficoltà fino al X-.
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Stigmata, Sass de la Crusc: Simon Gietl e Andrea Oberbacher durante la prima libera il 17/07/2017
Matteo Mocellin

"Arrampicata bella, impegnativa, su roccia buona, a tratti ottima." Recita così la descrizione di Stigmata, la via aperta dal basso dai soliti Simon Gietl e Andrea Oberbacher che sale a sinistra del famoso Pilastro Livanos sul Sass de la Crusc che troneggia sopra la Val Badia nelle Dolomiti.

Dopo l’apertura nel 2015 di Voodoo-Zauber sulla parte destra della stessa parete, le due guide alpine si sono concentrate sul lato opposto dell' ‘Heiligkreuzkofel’, iniziando il 18 agosto del 2016 e salendo i primi 20 metri di Chiodo Argento per poi abbandonare la fessura e salire in diagonale verso il centro della parete.

‘Ben presto abbiamo capito che questa sarebbe diventa una via molto bella ma ugualmente difficile e seria’ ci ha raccontato Gietl, aggiungendo ‘L’ambiente e l'atmosfera di questa sezione appartata della parete era impressionante. Guardando vero l’alto, era evidente che l’inclinazione, la difficoltà e la compattezza del muro superavano ogni nostra aspettativa.’

Dopo aver aperto i primi due tiri, i due si sono calati e sono tornati il giorno successivo per aprirne altri sei. Di cui specialmente gli ultimi quattro si sono rivelati ‘un’arrampicata di puro piacere’ e hanno portato ad una evidente cengia, da dove si sono calati.

Quattro giorni più tardi Gietl e Oberbacher erano nuovamente alla base della parete, pronti a bivaccare se necessario per completare la via. Il primo nuovo tiro si è rivelato subito durissimo, a tal punto che soltanto con l’aiuto dei cliff per piantare dei chiodi Gietl è riuscito a progredire. Dopo 25 metri i due si sono calati per l’ultima volta, hanno bivaccato e il 24 agosto hanno completato il tiro e poi il resto della via.

‘Già durante l’apertura di questa lunghezza mi sono chiesto ripetutamente se sarebbe stato possibile salirla in libera’ spiega Gietl ‘L’apertura mi aveva messo psicologicamente ma anche tecnicamente così sotto pressione che stavo per gettare la spugna. Ogni metro era complicato quanto stancante. Quando sono riuscito a fare sosta alla fine di un passaggio estremamente delicato, mi sono reso conto che avevamo realizzato qualcosa di straordinario.’

Quasi un anno è passato dalla prima della libera. Gietl e Oberbacher sono tornati il 24 e 25 giugno e anche l’8 luglio 2017 per provare i passaggi, poi il 17 è arrivato il grande giorno della prima libera, effettuata da Gietl insieme a Oberbacher senza sbavature.

Simon Gietl ringrazia: Salewa, Neolit, Grivel, Komperdell, Evolv, Keaxl-Board, Hotel Schwarzenstein, Julbo, Lyo-Foot

Link: www.simongietl.it, FB Simon Gietl




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