Nuova via d’arrampicata in Presolana di Angelo Contessi e Leo Gheza

Sulla parete nord della Presolana Occidentale Angelo Contessi e Leonardo Gheza hanno aperto Presolana Holiday. La nuova via di più tiri prende una linea indipendente tra le vie Bosio e Le Medaglie di Matley. Il doppio report di Gheza e Contessi.
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Leo Gheza e Angelo Contessi sotto la Presolana
archivio Leo Gheza

In questo anno particolare, complice anche un meteo poco permissivo, la maggior parte dei progetti è sfumata dando spazio però ad altre opportunità.

Ad inizio anno mai avrei pensato di passare così tanto tempo in Presolana. Dopo aver fatto la prima ripetizione della via del Gibe e Fulvio (tra l’altro molto bella) salgo in solitaria la via Paco, effettuando la prima ripetizione in solitaria.

Da lì l’idea! Un corridoio da base a cima completamente indipendente! Così con il socio Angelino saliamo a ripetere le Medaglie di Mattley per valutarne la fattibilità.. qualche giorno dopo siamo subito all’attacco, cercando la linea migliore, con un po’ di pressione ci prendiamo il nostro tempo per aprire i tiri, su questa parete che racchiude nel suo piccolo un bel pezzo di storia alpinistica.

Ne è uscita una via sportiva dal sapore trad ;-) con un’arrampicata varia, dalla placca lavorata a strapiombi e tetti su roccia a parer mio ottima. Ai ripetitori la sentenza. Sperando che piaccia, buone salite a tutti!

Un grazie particolare a Sandra Chicco e staff del Rifugio Albani che ci ha fatto sentire come in vacanza ;)

di Leo Gheza

Leo Gheza ringrazia per il supporto La Sportiva, Camp-Cassin, Alpstation Brescia

PRESOLANA HOLIDAY di Angelo Contessi
Quando Leo mi ha chiesto di salire sulla Nord della Presolana per ripetere Le Medaglie di Matley non ho esitato ad accettare. Le avventure passate, vissute insieme tra Yosemite, Monte Bianco e pareti di casa non hanno mai deluso, quindi i presupposti per divertirsi su una parete come questa non mancavano.

Raggiunto Leo al rifugio Albani, le sue intenzioni sono state subito chiare: scalare la via per avvicinarci il più possibile e verificare con i nostri occhi il famoso corridoio di buona roccia che si trova tra la Matley e la Bosio. La qualità del percorso che avevamo immaginato pareva sin da subito interessante, infatti pochi giorni dopo eravamo di nuovo alla base della regina, esattamente a mezzaria tra le partenze delle due vie storiche.

Leo si lancia in apertura sul diedro di roccia bianca che porta alla base dei primi due tetti (L1), un ottimo riscaldo per dita, piedi e mente. Sui due tiri successivi vengono alla luce movimenti sorprendentemente estetici, sui due bombè che ci stavano facendo dubitare la possibilità di passare (L2,3).

Arrivati sulla cengia erbosa il ritmo sembra cambiare e, come auspicato, le difficoltà in strapiombo si intensificano ulteriormente. Qui nasce un bel tiro di 40 mt, aperto da Leo che, come al solito, chioda l’essenziale e protegge a friend il resto della lunghezza (L4).

Seguono altri due tiri di placca esemplare a buchi, attrezzati con una manciata di spit e qualche friend per proteggere le sezioni intermedie che ci permettono di raggiungere un comodo terrazzino alla base del secondo strapiombo (L5,6). Qui la roccia continua a non deludere e, seguendo i buchetti sul giallo e blu, arriviamo ad un altro comodo terrazzino, aggiungendo altri 40 metri di viaggio tra placca verticale levigata e strapiombo (L7).

Dalla sosta si sale un diedro di roccia verdoniana iper-compatta e facilmente proteggibile, e si arriva nella seconda sezione verticale composta da buchi che portano ad un altro bombè (L8). Il tiro successivo è interamente a friend, segue un paio di clessidre con cordino, per terminare su una sezione fessurata di calcare sempre più compatto e levigato (L9).

Non ci sembra vero di essere finalmente alla base del pilastro strapiombante di roccia rossastra che si intravede dalla vicina Matley. È il mio turno e nuovamente rimango positivamente sorpreso (anche se ormai non dovrei più esserlo) dalla qualità della roccia e dei movimenti richiesti in questa sezione. Ne risulta un altro bel tiro, leggermente strapiombante che sormonta l’intera parete. Il finale ci regala un po’ di sana aria sotto i piedi “air time”. Da qui per circa 80 mt di facili roccette si raggiunge il Cengione Bendotti.

Chiodata in due intensi week end di luglio e liberata in una giornata di fine mese, l’itinerario, a mio avviso, è tutto da scalare e presenta passaggi raramente banali. Ricordo la possibilità di calata da qualsiasi sosta attrezzata. Spero di vedere presto altre cordate tentare la via e, di sentire anche il loro punto di vista.

Ringrazio l’instancabile compagno di avventure Leo per avermi coinvolto in questo progetto, che principalmente dedichiamo ai rifugisti dell’Albani i quali hanno saputo saziare, con la loro ospitalità, corpo e spirito.

Grazie Sandra e Chicco per averci fatto sentire come in vacanza! Buona Presolana Holiday a tutti!

di Angelo Contessi

SCHEDA: Presolana Holiday, Presolana parete nord




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