Citadel parete NO salita nei Kichatna Spires in Alaska da Joseph Hobby e Zach Lovell

Nelle Kichatna Spires dell'Alaska, il 19 aprile 2023 le guide alpine statunitense Joseph Hobby (34 anni) e Zach Lovell (30 anni) hanno effettuato la probabile prima salita della splendida parete nord-ovest di Citadel attraverso la loro 'Borealis Face' (2.000 ft, 85° ghiaccio/neve). Il giorno dopo hanno aperto 'Superfly Couloir' (1.700 piedi, AI5, A2, M6) su una cima precedentemente senza nome a sud del Reisenstein, che ora hanno chiamato Rise and Shine. Il report di Lovell.
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Joseph Hobby e Zach Lovell il 19/04/2023 durante la prima salita della Borealis Face, Citadel parete NO, Kichatna Spires, Alaska
Mark Twight

Joseph Hobby ed io siamo volati nelle Cathedral Spires dei Kichatnas il 18 aprile 2023. Con previsioni meteo che prevedevano 3 giorni di bel tempo, abbiamo salito due nuove vie in due giorni consecutivi il 19 aprile e 21 aprile, prima di ripartire il 21 aprile.

La prima via che abbiamo aperto era su quella che crediamo essere l'inviolata parete nord-ovest del Citadel. Joseph e io abbiamo sciato fino alla base della via dal campo e abbiamo superato la terminale, corta ma strapiombante, usando dei picchetti da neve come appigli. Abbiamo depositato i nostri sci e siamo saliti slegato per la prima metà della nostro via, inseguendo il ghiaccio migliore. La seconda metà della via l'abbiamo scalata in conserva, mentre l'arrampicata si faceva più ripida e più esposta. Per un colpo di incredibile fortuna e tempismo, Paul Roderick e Mark Twight stavano facendo un volo panoramico sopra di noi proprio mentre stavamo scalando. Paul, dopo averci fatto volare il giorno prima e conoscendo i nostri piani, ci ha sorvolato mentre Twight scattava delle foto.

Abbiamo scalato la via in circa 4 ore e l'abbiamo chiamata "Borealis Face" (2.000 piedi, 85 gradi ghiaccio/neve). La discesa è durata quasi quanto la salita a causa della quantità di ricerche/scavi necessari per trovare buoni punti di ancoraggio nella roccia.

Nel 1966 David Roberts, Arthur Davidson, David Johnston, Pete Meisler e Richard Millikan probabilmente miravano a questa parete, in base alla posizione del loro campo base avanzato, ma 3 giorni di maltempo avevano impedito loro di procedere col tentativo. Questa parete è difficile da vedere da quasi tutte le aree più frequentate dei Kichatna, altrimenti sarebbe stata probabilmente scalata già decenni fa... è una classica arrampicata alpina tipica dell'Alaska!

Il giorno successivo, il 20 aprile, abbiamo scalato un canale di ghiaccio a sud del Reisenstein su una vetta senza nome. Siamo partiti nel pomeriggio approfittando di condizioni più sicure e abbiamo salito in solitaria la prima parte della via. Poi ci siamo legati e siamo saliti un tiro dopo l'altro man mano che diventava più difficile, iniziando con un tiro di di ghiaccio AI5 in un diedro con alcuni passaggi di misto all'uscita. Il vero passo chiave della via è stato un masso incastrato che ha richiesto un'ampia quantità di lavoro per sgomberare la neve ed arrivare alla roccia. Questo ha richiesto alcuni movimenti creativi in artificiale e un'entusiasmante uscita di misto. Abbiamo completato la nostra via con un tramonto incredibile e siamo scesi velocemente su buoni ancoraggi su roccia. Abbiamo salito la linea in 7 ore e l'abbiamo chiamata "Superfly Couloir" (1.700 piedi, AI5, A2, M6), mentre abbiamo soprannominato la vetta Rise and Shine, un gioco di parole per il molto più prolifico Reisenstein. Quando siamo tornati al campo, ci è stato regalato il fantastico spettacolo dell'aurora boreale per la nostra ultima notte!

N.d.R.: nel 1991 Gino Buscaini, Silvia Metzeltin e Helma Schimke hanno salito Citadel e probabilmente sono scesi attraverso il canalone accanto al primo gendarme sulla cresta nord.




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