Due giorni tra Pontresina e il Lago di Livigno
Giovanni Ongaro, Emanuel Panizza e Ezio Marlier per due giorni insieme. Naturalmente sono due giorni di cascate tra l'Engadina e il Lago di Livigno. Il 'Couloir di Pontresina' e 'Wainting a be-be' si aggiungono così al diario della grande cordata dell'Alpine Ice Tour, insieme ad altre vicende...
![]() Giovanni Ongaro, Emanuel Panizza e Ezio Marlier per due giorni insieme. Naturalmente sono due giorni di cascate tra l'Engadina e il Lago di Livigno. Il 'Couloir di Pontresina' e 'Wainting a be-be' si aggiungono così al diario della grande cordata dell'Alpine Ice Tour, insieme ad altre vicende... Martedì 29 e lunedì 30 novembre 2005. Dopo tre mesi dalla spedizione in Pakistan, in occasione del primo filmato Up Projet Trip One, svoltosi a Sondrio, la banda si è ritovata al completo. Parlando dei vari progetti di ognuno, Ezio ci ha parlato dell' Alpine Ice Tour, un progetto a cui ci pensava da anni. Così viste le condizioni favorevoli delle cascate di ghiaccio qui da noi, ha deciso di tornare. Lunedì mattina, appena arrivato in Valtellina, Ezio, senza perdere tempo ha reclutato l'amico Fabio Salini e si sono recati a Pontresina per salire una cascata di ghiaccio già ben formata. Disceso dalla cascata è rimasto colpito da una bella linea incassata in un couloir, poco distante da essa. Così il programma per il martedì già si era deciso. Questa volta a portar su la corda al vecchio Ezio ci saremo noi: Giovanni e il giovane Emanuel, che è rimasto molto colpito nel vedere uno scalatore di livello come Ezio Marlier entusiasmarsi per la bellezza estetica di una cascata, senza prendere minimamente in considerazione la difficoltà; in questo caso, per lui veramente facile Attacchiamo sul tardi, come sempre, e subito Ezio lascia a bocca aperta Emanuel, salendo il primo tiro senza piazzare neanche un chiodo. Rimarrà sconcertato anche per tutte le altre lunghezze e un po' si vergognerà quando, sull'ultimo, tiro usa due viti. Scesi presto dalla cascata, e con il passo della Forcola ancora aperto, ci siamo trasferiti in quel di Livigno per verificare le condizioni di alcune cascate di cui ci eravamo informati. Ne individuiamo una ben formata al di là del lago: Wainting a be-be. L'accesso per questa cascata, normalmente non supera i 30 minuti. Ma c'è un piccolo problema: il lago non è ghiacciato... La cosa ci lascia un po' perplessi, ma Ezio non sente ragione, la vuole! Chiamiamo un amico di Livigno e ci informa su un possibile aggiramento ben più lungo circa 1 ora e mezza. L'obiettivo per domani è deciso! Prima di partire, dato il notevole risparmio sul carburante, approfittiamo per fare il pieno alla macchina (30 Euro!). Nel frattempo è pure cominciato a nevicare e forse la parte più pericolosa della giornata deve ancora arrivare, conoscendo la guida sportiva del Giò Mercoledì mattina, Livigno, -12 °C. Dopo una luuunga passeggiata sulla riva del lago ci troviamo sotto la prima colonna di Wainting a be-be. La cascata è ben formata, ma le particolari condizioni del ghiaccio hanno reso la salita più impegnativa di quello che si pensava, soprattutto per posizionare le protezioni. Anche se per Ezio questo non è un problema, vista la sua parsimonia nell'uso delle viti da ghiaccio. Una bella cascata!! Ma c'è costata 106 Euro!! I divieti vanno rispettati anche a Livigno! Giovanni Ongaro & Emanuel Panizza
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