Trento Film Festival day 10: gli 'abbracci' della 73° edizione

- Durante la serata evento al Teatro Sociale, Rosario Fichera racconterà il cammino “Dalle Dolomiti all’Etna”, mentre al pomeriggio saranno proiettati i film premiati.
- La kermesse trentina chiude il sipario con lo Story trekking a Mezzocorona, la presentazione di “Nevario”, vincitore della sezione Libri per ragazzi al Premio ITAS, e l’incontro con Simone Salvagnin e l’attore e scrittore Giuseppe Cederna.
In sala le repliche dei film premiati.
L’ultima giornata del 73. Trento Film Festival si aprirà con Acclimatarsi alla luce, il piccolo breviario laico quotidiano promosso dal progetto diocesano Chieseacolori, che ha accompagnato per tutti i dieci giorni della rassegna il risveglio del Festival, con quaranta minuti spesi fra suoni, silenzi e parole presso la Chiesa di Santa Maria del Suffragio, a partire dalle 7.
Alle 9, nei giardini del Castello del Buonconsiglio, Radicamento: l’importanza del contatto con la terra, insieme alla naturopata ed esperta di Forest Bathing Stefania Agostini, è un laboratorio di semplici ma efficaci pratiche per risvegliare consapevolezza e presenza in natura, pensato grazie alla collaborazione con il Parco del Respiro di Fai della Paganella.
Alle 10.30, appuntamento con l’ultimo Story Trekking: un’occasione per unire letterature e cammino insieme all’autore di Soltanto d’estate: un viaggio tra case amate, perse e dimenticate (Bottega Errante Edizioni), Emiliano Cribari. Il ritrovo è previsto alla Cantina Martinelli di Mezzocorona, dove al termine della passeggiata per il borgo, accompagnati da Marzia Bortolameotti, sarà possibile degustarne i vini prodotti.
Alle 11, negli spazi di T4Future in Piazza Fiera, avrà luogo la presentazione di Nevario. Le forme della neve (Nomos Edizioni) di Sarah Zambello e Susy Zanella, vincitore della categoria “Libri per ragazzi” del Premio ITAS 2025. Un libro che racconta la neve attraverso la scienza, l’arte, il cinema e la poesia, per offrire uno sguardo nuovo e accattivante sul fenomeno atmosferico più candido dell’inverno.
Altra presentazione, sempre alle 11 ma nel Salotto letterario di MontagnaLibri, è quella di Gran Sasso. Il Gigante del Sud (Solferino). L’autore, Stefano Ardito, in dialogo con Paolo Paci, guiderà il pubblico alla scoperta della montagna più alta dell’Appennino: luogo di natura e sport, oltre che teatro di vicende storiche e di eventi naturali disastrosi.
Sempre alle 11, ma negli spazi di Baita Festival, proseguono le attività della Climbing Area in compagnia dell’arrampicatore Simone Salvagnin, portavoce della carta ONU dei diritti dei disabili, e con il supporto del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza. La possibilità di arrampicare sulla parete installata in Piazza della Mostra continuerà fino alle 13 e al pomeriggio, dalle 15.30 alle 18.
Alle 15.30, presso lo stand di Radio Dolomiti in Piazza Duomo, il presidente PIWI Italia, oltre che responsabile dell’Unità di fisiologia e miglioramento genetico della vita in Fondazione Edmund Mach, Marco Stefanini racconterà la Varietà PIWI: una viticoltura sostenibile. Le varietà di vini resistenti infatti favoriscono una viticoltura rispettosa dell’ambiente, specialmente in montagna. L’innovazione genetica può pertanto configurarsi come una risposta ai cambiamenti climatici.
Alle 16, nel Salotto letterario di MontagnaLibri, Simone Salvagnin, in dialogo con Giuseppe Cederna e Roberto Bombarda, presenterà A look beyond (Montura Editing), autentico diario di un viaggio in Islanda, che Salvagnin ha esplorato vivendo la propria cecità non come un limite ma come modalità alternativa attraverso cui esperire uno degli ambienti più selvaggi al mondo.
Alle 18, presso il Museo Diocesano Tridentino, La montagna parla con ritratti di donna sarà un Omaggio a Flavio Faganello nel 20. della sua morte attraverso la parola, la musica e la fotografia. Un linguaggio, quest’ultimo, attraverso cui Faganello stesso ha ritratto le proprie figure femminili, fermando non solo il tempo ma il mondo della montagna che quelle donne vivevano e respiravano, nell’essenzialità della loro esistenza. Il tributo prevede un’esibizione di Chiara Turrini e Beatrice Scartezzini come voci recitanti, di Lorenza Anderle, curatrice degli arrangiamenti, al pianoforte e Veronica Beber al violoncello.
Infine, alle 21 presso il Teatro Sociale, la serata di chiusura del Festival, Abbracci. In viaggio a piedi “Dalle Dolomiti all’Etna”. Rosario Fichera racconterà lo straordinario viaggio per l’inclusione pensato insieme a Dolomiti Open: tre mesi, 2000 km a piedi, in bici e handbike, condividendo in ogni tappa il cammino con persone dalle storie di vita o di disabilità diverse. Alcune di esse saranno presenti sul palco insieme a Rosario, in un evento allietato dalla voce di Annalisa Minetti e condotto da Fausta Slanzi.
Nel pomeriggio sono previste le repliche di tutti i film premiati in questa 73. edizione.
Info: www.trentofestival.it