Richiodatura in titanio a Cala Gonone in Sardegna. Di Mario Ogliengo

Sono stati richiodati con fix in titanio la falesia di Biddiriscottai a Cala Gonone in Sardegna e le cinque vie lunghe, Oceano Mare, l’Alchimista, Zanahoria, La vita nuova e Innocenti deviazioni. Il report della guida alpina Mario Ogliengo.
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Richiodatura a Cala Gonone in Sardegna
archivio Mario Ogliengo

Latitudine 40°9’. Il comunicato stampa recita: Riattrezzati la quasi totalità degli itinerari della falesia di Biddiriscottai e la maggior parte degli itinerari ‘multipitch’ sulla omonima scogliera nel territorio di Dorgali. Utilizzati esclusivamente ancoraggi in Titanio resinati. Ed inoltre la maggior parte degli itinerari delle falesie di Ninna Nanna, Siddartha e Pelle d’Oca (Tornanti) in acciaio 316L. Una piccola notizia di certo, con dietro una bella storia.

Questo è il racconto di una bell’incontro e di un piccolo progetto nato per caso, che ha coinvolto persone che in comune non avevano un bel nulla, ma che davanti ad una birra al Bar si dicono: Cala Gonone è un gran posto per arrampicare, ma prima o poi qualcuno si rompe il culo a forza di appendersi su ancoraggi malandati. San Maurizio da Cagliari (Maurizio Oviglia, ndr) non può fare miracoli ovunque.

Eravamo noi tre quel giorno e non avremmo mai creduto che quella conversazione avrebbe avuto un seguito. Ivan Tanda il più giovane del trio, il più sardo, con sfumature anglosassoni e tanta voglia di valorizzare questi scogli. Di professione Guida escursionista, ma anche dinamico inventore di nuovi strumenti al servizio degli scalatori, si inventa un progetto di recensione di tutti gli itinerari di arrampicata dell’Isola che mette a disposizione della "Community scalatoria". Poi troviamo Louis Piquet, lui è una ‘Guida’ Svizzera che più svizzera non si può. Preciso a dir poco, pignolo fin troppo e determinato sempre. Da una decina di anni passa una parte delle vacanze sull’Isola con una scatola di spits e il suo "trapano rosso" a sistemare, pulire, disgaggiare tiri su tiri. Louis trasmette ad Ivan la grande esperienza accumulata in questo campo. Il ragazzo impara in fretta e sarà il protagonista assoluto di questa faticosa operazione.

Il sottoscritto 'Guida' pure Lui, ma per nulla Svizzero e non solo a causa del passaporto, ma e soprattutto dotato di una disorganizzazione assoluta e di una precisione incerta, passa parecchio tempo da queste parti, ma al contrario di Louis non si è mai sentito investito da nobili missioni. Piuttosto trascorre il suo tempo a razzolare per paretine dimenticate e apre vie avventurose che di sicuro non diventeranno mai classiche. Piuttosto stagionato e malconcio non può di certo passare ore appeso a strapiombi. Resta però tuttora una vecchia volpe che si sa sbrogliare nelle trattative commerciali. E se consideriamo il folle costo di questo progetto anche lui può rendersi utile.

Tutto inizia con L’Alchimista, una delle più belle vie create sulla scogliera di Biddiriscottai, sarà il battesimo del fuoco. Su quei 200 metri si vedrà se ci sarà un seguito oppure no. Parecchi giorni saranno necessari per sistemare questa via, una gran faticata e un sacco di piccoli errori, che per fortuna non si sono tradotti in una grande frittata… ma il Maestro Louis vegliava! Una gran bella soddisfazione far resuscitare un itinerario destinato a sparire e subito gli amici lo ripetono e ti ringraziano. Questo è molto gratificante. Ma adesso dove operiamo?

Tutti conoscono il grottone di Millenium con i sui itinerari spaziali. Prima della scoperta di questa Grotta iconica dove si andava a cercare gli strapiombi in zona? Si andava alla falesia di Biddiriscottai, 20 minuti a piedi dal porto lungo la costa; muri, grotte e strapiombi con difficoltà molto varie a un passo dal mare, con i piedi sulla sabbia. La roccia non sempre ti è amica su questa parete, l’aderenza con l’umido e il caldo è aleatoria, ma con le condizioni giuste qui si scala che è una meraviglia.

Questo luogo era ormai abbandonato, non fosse per i pochi climbers non aggiornati sulla pericolosità degli ancoraggi. Ho un debole per questo luogo e per alcune linee che trovo magnifiche, come Meteopatia oppure W Mexico W Zapata o ancora Fiore, anch’esse abbandonate. Il tramonto tra questi scogli è stupefacente. Decidiamo di fare qualche test sulle reali condizioni delle protezioni prima di aprire il cantiere e le conclusioni sono agghiaccianti. Su alcuni degli itinerari più facili e più ripetuti ci siamo ritrovati a rimuovere la maggior parte degli ancoraggi con un sol colpo di martello. Tasselli e resinati belli da fuori, ma con un cuore marcio…. Non abbiamo avuto dubbi sul da farsi.

Il cantiere era aperto. Un cantiere enorme per dirla tutta. Esisteva il progetto, la convinzione ma soprattutto la determinazione di Ivan di ‘lavorarlo’. Non so se avete idea di che cosa significhi finanziare una piccola grande operazione come questa. In parole povere circa 10 Euro x ancoraggio, 75 euro la sosta, resina, punte e trapani e corde e ancora. Una follia. Che fare? L’Alchimista era stata una vacanza nei confronti di tutto questo.

Louis, guida ma anche collaboratore di Mammut utilizza le sue connessioni per procurare del materiale prodotto da Titan Climbing, Ivan utilizza i proventi dei corsi organizzati dalla sua Associazione per finanziare l’acquisto di materiale e trova in G&B Group, azienda produttrice di resine un partner eccellente. Io rompo il salvadanaio e trovo comprensione da 'Vertical Evolution' che ci rifornisce con la sua linea Titanio. Un po' di crowdfunding per chiudere il cerchio e si parte. O meglio parte Ivan con l’aiuto di qualche amico volenteroso. Il Covid e gli acciacchi hanno limitato gli apporti del sottoscritto e di Louis e per conseguenza le decine di giornate passate a rimuovere, sostituire e risistemare le vie sono da assegnare ad Ivan. Un esempio, il tempo necessario per restaurare una linea come Meteopatia: due giorni con tutti i rischi connessi alla risalita in primis su ancoraggi da brivido….

Oggi questa ‘bravata’ si conclude anche se non tutto è stato completato. Le casse si sono svuotate. Il bilancio per noi è stato molto positivo, spesso nei weekend di tardo autunno abbiamo contato 30/40 persone sui grottoni di Biddiriscottai. Solo pochi mesi prima erano pressoché deserti. Oggi 45 vie della falesia sono state "Rigenerate" , anzi 46 contando Poseidone rivista da Maurizio Oviglia. Per quanto riguarda gli itinerari lunghi, 5 vie sono state rese sicure: Oceano Mare, l’Alchimista, Zanahoria, La vita nuova, Innocenti deviazioni.

Vi invito a fare un rapido calcolo dell’investimento effettuato sia in termini economici che fisici. Questa esperienza ci ha insegnato parecchio, tutti noi abbiamo preso e appreso qualcosa dagli altri, tecnicamente e umanamente, vecchie Guide si sono incontrate e ‘contaminate’ con giovani motivati e innamorati della loro terra. Abbiamo messo da parte le nostre prerogative professionali e abbiamo capito che possiamo collaborare oggi e domani.

di Mario Ogliengo




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