Ramage, nuova multipitch sportiva nell’Antro della Perciata a Palermo

Il doppio racconto di Eugenio Pinotti e Maurizio Oviglia dell’apertura di Ramage, una nuova via d’arrampicata nell’Antro della Perciata  sul Monte Pellegrino (Palermo, Sicilia).
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Eugenio Pinotti e Maurizio Oviglia durante l'apertura di Ramage nell’Antro della Perciata a Palermo
Alessio Furìa

Ramage è un progetto nato a Palermo insieme ad Eugenio Pinotti nel novembre del 2018. Eravamo andati a verificare lo stato delle protezioni della Via La Banda del Buco all’Addaura quando ci siamo accorti della possibilità di realizzare una via non estrema nella grande grotta sul versante settentrionale di Monte Pellegrino. In quella fortunata campagna di Sicilia, in cui eravamo già riusciti a centrare un grande risultato, restaurando e liberando Ombra Silenziosa in compagnia dell’amico Luigi Cutietta, abbiamo quindi piantato questo piccolo seme, certi che al prossimo viaggio sarebbe germogliato. Tre tiri non difficili ma spettacolari, in una selva di concrezioni, alla ricerca del tracciato più logico e meno difficile su una parete fortemente strapiombante. Non era tuttavia certo, come in tutte le vie aperte dal basso, che saremmo riusciti a passare nella parte alta là dove le concrezioni sembravano diradarsi. Ma abbiamo volentieri rimandato questo dubbio alla volta successiva.

Il 2019, anno previsto per un nostro ritorno per finire il progetto, purtroppo si è rivelato per me disastroso. Una frattura al calcagno mi ha bloccato diversi mesi lasciandomi importanti strascichi in buona parte non ancora risolti. Solo agli inizi del 2020 siamo quindi riusciti a combinare e tornare a Palermo, dove come sempre c’era Luigi ad attenderci. In due giorni, nell’ombra della grotta, siamo riusciti dunque a terminare la via, per la quale Eugenio aveva già trovato un nome appropriato, pensando a quei soffitti finemente ricamati detti appunto Ramage. L’arrampicata e la chiodatura su questa nuova via non sono mai estremi, volutamente. Le nostre intenzioni erano quelle di creare una via abbordabile in ambiente spettacolare e forse, giudicherete voi ripetitori, da questo punto di vista ci siamo riusciti. Certamente la linea si poteva fare più diretta, sicuramente si poteva fare più difficile. E si potevano mettere anche meno chiodi.  Fortunatamente, gli apritori hanno ancora l’opportunità di plasmare la loro nuova creatura secondo i loro gusti e le loro idee. La “nostra"… è venuta così.

Desidero ringraziare come sempre Luigi per l’ospitalità e la logistica, nonché Alessio per averci assistito e scattato delle belle foto durante la prima salita.

di Maurizio Oviglia

In Virus veritas di Eugenio Pinotti
Appeso in sosta seguo attento Maurizio che si fa strada in questo soffitto ricamato da un groviglio di concrezioni. I pensieri vanno ad alcune immagini del liberty palermitano. In particolare penso ai soffitti di Ernesto Basile nel Villino Florio intarsiati a “ramage” – motivo floreale per stoffe o carte da parati fatto da ramoscelli, foglie e fiori, tanto caro all’art nouveau. Così come il disegno e la fantasia hanno preso forma attraverso la perizia degli artigiani ebanisti, analogamente la natura calcarea generosa sulle volte di questa grotta ci ha regalato una sequenza di armonie che cerchiamo di interpretare passo dopo passo. Aprire una via nuova è anche questo, una miscela di creatività e capacità manuale dove la bravura spesso consiste nel non farla diventare un’operazione di carpenteria pesante – “Tutti bravi con un trapano in mano!” mi disse un giorno un amico...

In diciotto anni di "emozioni siciliane" è la prima volta che compagni di viaggio ormai di vecchia data come Luigi, Maurizio, Roberta e nuovi affiliati come il giovane Alessio, mi danno il via libera per il nome di una via lunga. Ci avevo provato varie volte con mezzi più o meno leciti come pizzini e caffè pagati sottobanco ma il “colpo gobbo” non mi era mai riuscito. E fino a qui tutto rientra nella consueta normalità alpinistica, se non fosse stato per il coronavirus…

La via l’abbiamo completata appena in tempo prima che il lockdown bloccasse l’Italia. Questa situazione non ci ha lasciato indifferenti: ha creato scompensi, procurato tensioni e difficoltà, in poche parole ha messo a dura prova un’amicizia consolidata mettendo a nudo i lati meno belli di ognuno. "In virus veritas" si potrebbe dire… e come antidoto non basta un cannolo.

SCHEDA: Ramage, Antro della Perciata, Palermo




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