Nuova via al Halg Itwiln (Djebel Zaghouan) in Tunisia di Aufderklam, Giupponi, Larcher

Il report di Rolando Larcher dell’apertura nel 2020 di 'Quarantaine' alla parete est di Halg Itwiln nel gruppo di Djebel Zaghouan in Tunisia con Markus Aufderklam e Luca Giupponi. I tre hanno liberato la via insieme a Francesco Mich nell’aprile 2024.
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La parete est del Halg Itwil nel gruppo Djebel Zaghouan in Tunisia, dove corre la via 'Quarantaine' (400m, 7c max, 7b obblig) aperta nel 2020 da Markus Aufderklam, Luca Giupponi e Rolando Larcher
Rolando Larcher

La storia di questa via inizia alla fine del 2019, dopo una chiacchierata con Andrea Gennari Daneri, il direttore di Pareti. Mi raccontò di essere andato a scalare a Zaghouan in Tunisia, trovando delle belle falesie di ottimo calcare e di aver notato una parete molto interessante, probabilmente mai salita.

La cosa destò immediatamente la mia curiosità e, viste alcune foto, iniziai con entusiasmo ad organizzare il progetto. Chiamai subito Luca Giupponi, compagno fidato di tante avventure ed assieme coinvolgemmo l’amico Markus Aufderklam. Fissammo la data di partenza ad inizio marzo 2020 e, con molte incertezze dovute al peggioramento della situazione Covid, atterrammo a Tunisi.

Per prima cosa incontrammo Hamda Galleb, gentile “custode” di Zaghouan, responsabile dell’associazione AREZ, promotrice delle attività outdoor della zona. Grazie a lui ottenemmo il necessario permesso di scalata per queste montagne inserite in un parco naturale.

Dopo il consueto sopralluogo per individuare un’ipotetica linea, iniziammo subito la scalata, alternandoci nell’apertura. La roccia era perfetta, l’ambiente notevole e all’orizzonte si vedeva il mare, ma appena arrivava l’ombra, un vento glaciale ci fustigava. Menomale che temevamo di patire il caldo in Africa…

Nonostante il freddo, in tre giornate di scalata arrivammo in cima. Eravamo soddisfatti della linea, molto interessante ed estetica, il tutto amplificato da questo luogo esotico.

Della settimana di vacanza rimanevano ancora due giorni a disposizione: uno per riposarci e uno per ripetere la salita in libera. Purtroppo il tempo peggiorò ulteriormente e un clima patagonico ci fece cambiare programma, concludendo questa esperienza tunisina, scalando surgelati nella bella falesia La Conque.

Il rientro in Italia coincise con il giorno d’inizio del lockdown e, con varie peripezie, riuscimmo a tornare a casa. Dopo quella domenica 9 marzo, sappiamo tutti cosa accadde e quali furono le conseguenze, pertanto dimenticammo la rotpunkt della nostra via.

La pandemia, per fortuna, si concluse, ma solo in questa recente primavera siamo riusciti a riorganizzarci per concludere il nostro progetto. Nella speranza di schivare il freddo, siamo partiti per Zaghouan alla fine di aprile e, per l’occasione, si è aggiunto al team l’inossidabile Francesco Mich.

Il primo giorno abbiamo ripassato la via, riscoprendo piacevolmente il nostro operato. Sembrava quasi di ripetere una via di altri… una strana sensazione, che mai mi era accaduta prima. L’unica certezza era il vento freddo, benché ci fossero quasi 2 mesi di differenza dalla volta precedente!

Per Franz, la via era veramente una novità e ne era super entusiasta. Devo aggiungere che Francesco è un fuoriclasse: per la sua passione e per la grande energia. Alla soglia dei 68 anni, continua a macinare imperterrito vie di 8a ed ha progetti aggressivi da ventenne. Per me è sempre stato un esempio ed una speranza di longevità, ma più passa il tempo, più intuisco che sarà dura emularlo.

Infine siamo ripartiti per tentare la salita in libera, io in cordata con Franz, e Gippo con Markus. Una giornata lunga ed intensa, cadenzata dai reciproci incitamenti, che ci hanno accompagnato nuovamente in cima soddisfatti.

Il progetto finalmente era concluso, e il suo nome era già deciso dal 2020: Quarantaine! Quarantena in francese, una spiacevole ipotesi che abbiamo sfiorato concretamente.

Ringrazio Andrea Gennari per il suggerimento e Hamda Ghalleb per l’amicizia ed il supporto.

di Rolando Larcher

Rolando ringrazia: La Sportiva – Montura – Petzl - Totem Cam
Luca ringrazia: La Sportiva - Mammut


NOTE
Per scalare nella zona di Zaghouan è assolutamente necessario avere un permesso! Va richiesto all'associazione AREZ tramite il referente Hamda Ghalleb. +216 99 657 033 -  Instagram.com

Avvicinamento:
il Djebel Zaghouan è una montagna stretta e lunga, inizia dalla cittadina di Zaghouan e si sviluppa in direzione sud/ovest, la parete è esposta a sud/est. Per raggiungerla si prende la strada nuova che parte nella parte alta della cittadina, vicino all’hotel Les Nymphes. Da lì in 10min di macchina e circa 10km, si arriva sotto la parete e si parcheggia dove c’è un bivio sterrato a destra. Imboccarlo a piedi e poi dopo alcune case di pastori, puntare all’evidente parete. Seguendo delle tracce delle pecore, prima per prati e poi per pietraie, in circa 40 min di cammino si è al attacco.

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