Hugo Parmentier libera la spettacolare 'Générations Futures' (9a) a Céüse

Il 27enne climber francese Hugo Parmentier ha liberato 'Générations Futures' a Céüse, descrivendo questo 9a come 'senza dubbio la via più bella della mia vita'.
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Hugo Parmentier libera 'Générations Futures' (9a) a Céüse in Francia, 06/2025
Jérôme Tanon

Sono appena tornato da Céüse, dove ho realizzato la prima salita di Générations Futures. Senza dubbio la via più bella della mia vita, alla pari con Tom et je Ris nel Verdon e con lo spigolo di Histoire sans fin sulle Clochers du Portalet.

Liberare una via a Céüse, di questa difficoltà e di questa qualità… da bambino non avrei nemmeno osato sognare una cosa del genere.

La via è lunga oltre 60 metri e sale l’enorme e magnifico strapiombo blu di Nitshapa. Riunisce quasi tutte le caratteristiche di una vera King/Queen Line: i movimenti, la linea, la qualità della roccia, l’ampiezza, la varietà delle prese, i runout, la complessità logistica (l'attrito della corda, lontano dai settori classici, l’avvicinamento più lungo, ecc.), e tutto questo nella falesia più bella del mondo!

È stata spitata nel 2021 dal forte climber di Chambéry Jibé Jourjon. Una foto della parete che aveva postato su Instagram mi ha completamente folgorato. Concentrato sulle gare, mi ci sono voluti anni per trovare il momento – e il coraggio – di provarci. Adesso, durante un anno sabbatico con la mia ragazza Tess, è arrivato il momento perfetto per dedicarmici.

Prima di me, nessuno l’aveva mai provata, a parte qualche tentativo di Jibé dopo la chiodatura, e quindi ho vissuto l’intero processo di una prima salita dall’inizio alla fine. Nonostante l’ottima qualità della roccia, ho passato tantissimo tempo a spazzolare via il lichene che si deposita sulle pareti blu lavate dalla pioggia. Ci avrò messo almeno due intere sessioni!

Alla fine, la via ha richiesto uno sforzo enorme: due viaggi interrotti dalla pioggia battente, un malanno e una battaglia molto dura per me. Eppure, lassù ho vissuto momenti sospesi nel tempo. A ogni tentativo, mi rendevo conto del privilegio di scalare questa via. Ancora non riesco a realizzare appieno – dopo 23 anni di arrampicata,  vivere una cosa del genere… è incredibile.

Un enorme grazie a Tess per aver accettato di venire in questo settore, per aver diviso le nostre giornate (metà alla Demi Lune per i suoi tentativi a L’Académicien des Crépis e metà a Nitshapa per Générations Futures) e per le lunghissime sicure. Grazie anche a Jérôme Tanon e Jan Novak per essere venuti a immortalare questa linea pazzesca.

- Hugo Parmentier, Levallois-Perret

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