conTatto Verticale: com'è stata la grande prima giornata italiana dell'arrampicata per non vedenti

Pietro Dal Prà e Carla Galletti raccontano conTatto Verticale: cosa è successo e cosa succederà dopo la prima giornata italiana dell'arrampicata per non vedenti ospitata il 21 febbraio in nove palestre italiane di arrampicata a Bologna, Bolzano, Firenze, Milano, Reggio Emilia, Roma, Torino, Treviso e Verona, e in una decima, a Genova, posticipata a domenica 13 marzo.
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conTatto Verticale a Milano.
Davide Carrari
Al via di conTatto Verticale tutto, o meglio, tutti erano pronti. Pronte le 9 strutture che hanno aperto le loro porte e messo a disposizione i materiali e tutto il necessario. Pronti gli oltre 50 tecnici che con entusiasmo si sono resi disponibili ad accogliere ed assistere nel migliore dei modi e con la massima disponibilità d’animo i protagonisti di questa inedita quanto travolgente maratona arrampicatoria. Ma soprattutto prontissimi i 140 partecipanti che dalle dieci del mattino fino al tardo pomeriggio sono arrivati e ad oltranza rimasti nelle palestre pieni di curiosità e carica, e infaticabili hanno arrampicato, arrampicato e ancora arrampicato dandoci dentro con slancio, grinta e uno spettacolare senso di libertà e gioia. Un’ ispirazione per tutti noi affezionati scalatori, per riscoprire quella potente "prima" scintilla che in ciascuno accende e in altri tempi ha acceso la passione per questo sport.

Durante le scorse settimane abbiamo sentito un crescendo di curiosità, come una corrente d’aria che si stava espandendo, aumentando sempre più fino a diventare un vortice travolgente, finché negli ultimi giorni l’interesse e le adesioni (sabato sera ancora ne arrivavano!) ‘nevicavano’ fitte. Attraverso il web presentivamo che l’aria si stava caricando di elettricità, ma mai avremmo potuto immaginare quello che spontaneamente si stava preparando e sarebbe successo domenica scorsa nelle nove palestre che hanno ospitato questa iniziativa!

Impossibile qui raccontare tutto e tutti come meriterebbe: immagini, volti ed emozioni di un giorno perfetto. Possiamo però dirvi che è stato un tripudio, un fuoco d’artificio di energie positive che si incontrano: ecco cosa è stato conTatto Verticale!

Questo sorprendente, semplicemente bellissimo risultato ci ha travolto di emozioni e per questo non abbiamo parole per raccontare quello a cui abbiamo assistito e quello che ancora adesso sentiamo, perciò lo faremo attraverso le parole degli ‘altri’ (arrivate spontaneamente via email/sms), delle persone che il 21 febbraio c’erano, cuore e anima. Parole che meglio delle nostre possono restituire il senso di questa giornata, e che adesso ci piace condividere e dedicare a tutti i magnifici protagonisti di questa straordinaria avventura. A loro, alla loro potente Energia ed Entusiasmo dobbiamo la buona riuscita di conTatto Verticale, primi fra tutti i mitici 140 arrampicatori non vedenti e tutti gli altri (vedenti) che insieme a loro si sono buttati nella ‘mischia’ verticale! Ed ecco dunque qualche testimonianza degli ‘altri’, fra le tante che stanno arrivando alla email di conTatto Verticale.

Due istruttori: "..la più piccola è Victoria, dolcissima bimba di sei anni… l’abbiamo vista iniziare timida a toccare la parete e poi dondolarsi felice a due metri dal suolo... adulti scendere da una via e voler subito ripartire impazienti come bambini, adolescenti cercare con tenacia e poi tenere strette le prese per procedere nella ricerca di un nuovo punto d’appoggio per i piedi, piccolo o grande che sia... famigliari e amici hanno affiancato i "ragazzi" provando ad arrampicare, nessuna distinzione, tutti disposti a sfidare la forza di gravità."

Un’ accompagnatric: "giornata fantastica..., ci ha dato e lasciato tanto dentro… gli istruttori persone speciali e meravigliose, rare da incontrare e con tanto da donare!!! I nostri ragazzi sono usciti da quella caotica palestra con una carica indescrivibile, adrenalina e senso di libertà alle stelle... che bello vederli così per noi genitori. Io domenica mi sono arricchita, ho respirato tanta aria sana, di quella che ti riempie il cuore e l'anima e ti fa volare al di sopra di tutti i problemi."

Una mamma: "siamo stati con nostro figlio in palestra a lui è piaciuto molto e a noi non è sembrato vero che lui potesse arrampicare fino lassù!!!!!! Ho parlato con gli istruttori e da domenica inizierà a fare lezione!"

Una spettatrice non vedente: "da non vedente ho vissuto queste ore con una sensazione di immensa serenità  in cui tutto si svolgeva  tranquillamente e senza stress si sentiva il chiacchierio allegro ma composto dei bambini  che salivano e qualche adulto che dava delle dritte su dove mettere mani e piedi.  Io da mamma adulta non vedente ho pensato che l'arrampicata è uno sport che si può svolgere in sicurezza nelle persone che non hanno il dono della vista. Ho sentito anche il tic tic tic delle zampe di un cane guida che si arrampicava sulla scaletta insieme alla sua padrona fino al primo livello!"

Un volontario: "grazie per avermi dato la possibilità di vivere di persona le energie travolgenti che captavo quando vedevo voi assieme ai mitici ragazzi. Ho trovato l'esperienza entusiasmante e arricchente ma non facile, anzi molte volte ci si colpevolizza per non essere all'altezza della situazione ma poi veder sorridere i ragazzi e sentire addosso il loro entusiasmo non ha prezzo e cancella tutti i dubbi e le incertezze."

Una accompagnatrice: "la nostra mascotte (sedicenne non vedente) appena arrivata a casa mi ha mandato questo messaggio: "Ciaooooooo!!!! GRAZIE della giornata. È stato bellissimoooooo e divertentissimooooooo e ormai il video che mi hai fatto ha fatto il giro del mondo...!"

Una spettatrice-aiutante vedente: "abbiamo deciso di partecipare a questo evento con la grande consapevolezza di poter fare poco o niente per le persone presenti. Sentimento forse comune a tutti quelli che si trovano faccia a faccia con la disabilità e "non abili" si sentono loro in primis… perché il "non so fare", la paura di essere inopportuni o incapaci, prevale su tutto quanto. È lo stesso sentimento che a volte ti fa abbassare gli occhi di fronte alla disabilità piuttosto che avvicinarla con un sorriso. Sono rimasta rapita da tutti i visi di quelle undici persone di diverse età e vissuti, che riuscivano a mettere nei loro gesti e nei loro tentativi un'energia e una voluttà che ti contagiavano anche solo a respirare la stessa aria. Un GRAZIE e una speranza che questo seme piantato germogli in un bellissimo fiore."

E come in ogni storia a lieto fine, oggi siamo felici e anche orgogliosi di annunciare la buona notizia: il dopo è già iniziato, per le decine di bambini, giovani, giovanissimi e meno giovani conTatto Verticale continuerà e sarà l’inizio di nuove storie verticali, storie speciali. Fidatevi. In questi giorni riceviamo tante email che parlano di entusiasmo e della voglia di continuare ad arrampicare, ma questo sarà possibile solo se questa richiesta incontrerà un’offerta disponibile. Per questo pieni di speranza rivolgiamo il nostro invito a tutti quelli, tecnici di arrampicata abilitati, che dovessero trovarsi nella situazione di poterla accogliere: non abbiate paura di ‘non essere in grado’, adesso sta a voi, gettatevi anche voi nella mischia con entusiasmo, fiduciosi di cogliere la grande preziosa opportunità di esplorare nuovi orizzonti arrampicatori ma soprattutto umani; sarete ricompensati dalla fortuna di comprendere e vivere in prima persona il senso più profondo, vero e benefico di questa opportunità.

Adesso conTatto Verticale è nelle vostre mani, voi potete essere l’ossigeno che permetterà a questi fuochi di continuare a bruciare. A conclusione di questo racconto sentiamo di dover esprimere un unico grandissimo condiviso senso di gratitudine, per e da tutti, a tutti quelli che il 21 febbraio c’erano e a tutti quelli che vorranno esserci anche dopo.

Pietro dal Prà e Carla Galletti

PS: alleghiamo anche questo video-tutorial, è il nostro biglietto di invito, un’importante pillola di incoraggiamento e un valido strumento che troverete sempre disponibile su youtube.





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