In funzione la Funivia delle Mele in Val di Non

La raccolta delle mele, iniziata in questi giorni nelle valli trentine di Non e Sole, entrerà nella storia. Merito di un “gioiello tecnologico” destinato a segnare il futuro della frutticoltura italiana e non solo. Ora, infatti, le mele appena colte possono essere trasportate in funivia: ha infatti compiuto il suo primo viaggio l’avveniristico impianto a fune ideato dal Consorzio Melinda per collegare una delle sale di lavorazione con le "celle ipogee" nel cuore della miniera di Rio Maggiore. Si tratta delle gallerie, realizzate dall’attività estrattiva della roccia Dolomia, circa 275 metri sotto la superficie della terra dove Melinda ha realizzato il primo e unico magazzino al mondo per la conservazione di frutta sottoterra.
Lunga 1,3 chilometri e con un dislivello di quasi 90 metri, la funivia è in grado di trasportare ogni ora 460 contenitori da 300 chili ciascuno, viaggiando alla velocità di 5 metri al secondo. Le mele raggiungeranno così le celle ipogee, dove la frigoconservazione naturale garantisce un risparmio energetico del 30% rispetto ai magazzini tradizionali.
Accanto ai vantaggi logistici, non vanno sottovalutati i benefici ambientali: ogni anno si eviteranno infatti oltre 5.000 viaggi di camion, con riduzione di emissioni e maggiore sicurezza sulle strade. La struttura a fune, alimentata da fonti rinnovabili – fotovoltaico e idroelettrico – sfrutta inoltre il peso delle mele in discesa per contribuire alla produzione di energia.
Finanziata in parte dal programma europeo Next Generation EU – che ha coperto il 40% dell’investimento – l’opera è il primo impianto al mondo a fune dedicato al trasporto di frutta. “Quest’opera rappresenta per noi agricoltori un grande motivo di orgoglio – sottolinea Ernesto Seppi, presidente di Melinda e APOT – e riteniamo possa esserlo anche per le Istituzioni, a partire dal Ministero dell’Agricoltura. La Funivia delle Mele è un esempio virtuoso di risorse del PNRR ben investite ma anche un ulteriore elemento che arricchisce un percorso di sostenibilità che il nostro Consorzio ha avviato già molti anni fa, adottando con visione e tempismo soluzioni concrete come l’impiego esclusivo delle energie rinnovabili, l’uso dell’irrigazione a goccia per garantire il risparmio idrico nei campi e il ricorso alla frigoconservazione naturale nelle celle ipogee”.
L’inaugurazione ufficiale, prevista in autunno, vedrà la partecipazione delle autorità nazionali e locali.