Accesso al Seceda in Val Gardena verso la prenotazione online

In seguito al fenomeno sempre più crescente dell'overtourism sul Monte Seceda, culminato l'estate scorsa nel tornello a pagamento per contrastare l’assalto degli escursionisti, ora si corre ai ripari: per il 2026 si prospetta una limitazione degli accessi della funivia tramite prenotazione online. Ne dà notizia il giornale Alto Adige.
L’8 agosto si era tenuto ad Ortisei un incontro tra la Provincia, i Comuni, le associazioni turistiche, l’IDM e la società Funivie Seceda SpA per cercare una soluzione al sovraffollamento turistico sul Seceda in particolare e, in generale, in tutta la Val Gardena.
Il progetto ora presentato dalla società Funivie Seceda SpA è quello di istituire un sistema di prenotazione della funivia a fasce orarie, effettuabile da smartphone o pc. In fase di prenotazione, se lo slot scelto dovesse essere già al completo, si dovrà sceglierne un altro. In questo modo gli utenti saranno distribuiti anche su tutte le altre fasce orarie, e non soltanto le storiche ore di punta dalle 9.30 alle 11.30 e dalle 13.30 in poi. Inoltre, non si esclude la possibilità di trovare alcune variazioni nel prezzo della funivia, magari più alto nelle ore di punta e più ridotto la mattina presto, la sera o in giornate di brutto tempo.
Si tratterebbe a tutti gli effetti ad un sistema simile a quello già presente per visitare altri hotspot della Dolomiti, come il Lago di Braies e le Tre Cime di Lavaredo, con alcune deroghe possibili solo per residenti e turisti in possesso di carte di mobilità come la Summer e Gardena Card.
Altre novità importante riguardano proprio la funivia Seceda: per combattere le code interminabili a valle si è pensato anche di alzare la portata da 1.200 a 2400 persone/ora nel tratto inferiore. Inoltre, la Seceda spa ha anche presentato un progetto di un parcheggio sotterraneo per 500 auto e 25 bus per gli ospiti giornalieri a 1 km di distanza e collegato agli impianti con bus elettrici.
A dire il vero, a prima vista queste ultime due proposte sembrano andare proprio contro l'idea di ridurre i flussi turistici in valle, ma è altrettanto vero che bisognava pur fare qualcosa. Nei prossimi mesi un team dedicato lavorerà su altre possibilità di gestione della mobilità, puntando ad una soluzione a lungo termine. Staremo a vedere.