Presentati i dati dell'estate 2025 del Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi
- Confermato il trend in aumento del numero degli interventi.
- In aumento anche il numero di soccorsi verso stranieri e verso i giovani frequentatori delle montagne.
- Circa l’80,2% delle persone soccorse non dispone di una assicurazione propria che copra le spese di recupero.

Giovedì 2 ottobre i vertici della II Delegazione Dolomiti Bellunesi del Cnsas hanno presentato i dati delle missioni relativi all'estate 2025. Il delegato Michele Titton e i vicedelegati Dimitri De Gol e Giorgio Farenzena, alla presenza dei rappresentanti degli enti e delle forze dell'ordine con i quali il Soccorso alpino è chiamato a operare, avevano il l compito di illustrare numeri e riflessioni.
Si mantiene alto il numero degli interventi portati a termine nell'estate 2025 dalle 18 Stazioni della Delegazione Dolomiti Bellunesi, confermando la tendenza degli ultimi anni, pur rimanendo leggermente più basso. Le persone soccorse sono state 625, nel 2024 erano 632, nel 2023, invece, 570. Quasi il 50 per cento sono stranieri. I decessi nel periodo considerato sono stati 25.
L’estate del 2025 ha visto nelle Dolomiti Bellunesi il numero delle persone soccorse arrivare a 625 unità (570 nel 2023 e 632 nel 2024), a confermare il trend in aumento già verificatosi negli anni precedenti, ma che per il numero di interventi è leggermente inferiore all’anno 2024, essenzialmente a causa della variabilità delle condizioni meteo, che influenzano in modo importante il flusso turistico verso le terre alte.
L’aumento di fatto è in parte dovuto a un costante aumento degli appassionati frequentatori della montagna, in parte, purtroppo, dovuto alla superficialità delle persone che affrontano la montagna senza preparazione fisica né tantomeno tecnica e/o con attrezzatura non adeguata.
Il fenomeno è legato anche all’idea di una montagna come palestra all’aperto dove mettere alla prova le proprie prestazioni e non piuttosto di un ambiente severo e ostile che non lascia margine all’errore.
Le principali cause degli infortuni per l’estate 2025 sono:
- condizione fisica o psico fisica 25,0%
- cadute 23,2%
- la perdita di orientamento 15,5%
Per quanto attiene le persone soccorse per attività
- l’escursionismo 51,5%
- segue l’alpinismo 10,5%
- Mountain Bike e E-Bike 3,5%
- parapendio 2,2%
Gli “illesi” si aggirano introno al 10%. Per il CNSAS:
- Illeso significa che non è necessario alcun trattamento sanitario immediato.
- La persona può essere recuperata e trasportata senza necessità di intervento medico.
- Viene poi classificata dal sistema sanitario con codice bianco o nessun codice sanitario, a seguito di un triage.
Per quanto riguarda le nazionalità,
- gli italiani rappresentano circa il 54 % degli interventi totali
- il rimanente 46% del totale è suddiviso tra 41 nazionalità
Gli stranieri in ordine di graduatoria sono della Germania, a seguire Gran Bretagna, Stati Uniti di America, Repubblica Ceca, Francia, Belgio, Paesi Bassi Olanda, Polonia, Austria, Spagna, Svizzera, Messico, Cina, Croazia, Moldavia, Corea del Sud, Romania, Singapore e altri a seguire.
Stato assicurativo
Anche nel 2025 la percentuale riscontrata di persone soccorse coperte da una assicurazione si è rivelata estremamente bassa, circa l’80,2% delle persone soccorse NON dispone di una assicurazione propria che copra le spese di recupero (96,4 % nel 2024), che testimonia, ancora una volta, come non venga percepita la necessità, ma soprattutto l’utilità, di una polizza che copra le spese in caso di incidente.
Conclusioni
Seppure le presenze turistiche dell’estate 2025 nelle Dolomiti Bellunesi abbiano registrato un ulteriore incremento nel 2025, soprattutto nella parte alta della provincia (Dolomiti), ed in particolare i turisti stranieri, il numero di soccorsi è rimasto praticamente invariato. Sul totale dei soccorsi fatti, quasi il 50% dei soccorsi verso stranieri (rispetto al 30% del 2024). Gli stranieri sono in costante aumento e diventa fondamentale studiare nuove strategie di prevenzione mirate alla loro informazione (raggiungerli nei luoghi ospitanti, campeggi, hotel, B&B, case di vacanza), soprattutto in caso di necessità contingente (vedi crollo Marcora e chiusura ferrata Berti).
>> Scarica i dati estate 2025 del Soccorso Alpino Dolomiti Bellunesi
A titolo esemplificativo, ecco uno degli impegnativi interventi delle Stazioni durante l’estate 2025:
Lungo intervento sulle Tre Cime di Lavaredo
Auronzo di Cadore (BL), 20 - 09 - 25
Attaccato lo Spigolo Dibona ieri mattina alle 5, una coppia di alpinisti spagnoli - lei 31 anni, lui 34 - sono arrivati all'uscita sulla Cima Grande di Lavaredo verso le 15. Da lì hanno preso la via del rientro, salvo perderne a un certo punto la traccia. I due hanno quindi iniziato a calarsi tra salti verticali e cenge su roccia cedevole, finché, a circa 2.500 metri di quota, ormai calata la notte, si sono fermati su un piccolo terrazzino e, passate le 23, hanno chiesto aiuto. Sette tecnici del Soccorso alpino di Auronzo, compresi due soccorritori della Guardia di finanza, sono quindi saliti alla base della parete, riuscendo a individuarne subito posizione, grazie al punto luminoso della loro pila rossa. Con il supporto del pilota di droni della Stazione, è stato possibile localizzare precisamente la coppia, utilizzando la termocamera, e agevolare il movimento della squadra in salita facendo luce con il faro. I soccorritori sono quindi partiti da sotto, aggirando i tratti verticali e gli ostacoli e risalendo per 200 metri fino a raggiungerli, in parte camminando e in parte arrampicando. Una volta da loro, li hanno assicurati con una corda corta e li hanno aiutati a scendere alla base della parete, per poi procedere lungo il ghiaione e rientrare al Rifugio Auronzo. L'intervento - il secondo, di notte, in due giorni - sulla Cima Grande di Lavaredo, si è concluso alle 5.