'Ti racconto il mio soccorso': al via la terza edizione del concorso del Soccorso Alpino e Speleologico

Storie di salvataggi e soccorsi, racconti ambientati sui terreni impervi tra montagne, sentieri, forre, grotte, pareti scritti da chi li ha vissuti in prima persona, da richiedente aiuto o da soccorritore. C’è tempo tutto l’autunno per dedicarsi al racconto di un’esperienza vissuta in prima persona, come protagonisti o come testimoni e redigere una testimonianza o una memoria, di un’operazione di soccorso, avvenuta nel passato, più recente o remota.
Ti racconto il mio soccorso, il contest internazionale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico lancia la terza edizione, sempre con l’obiettivo di valorizzare l’operato dei tecnici volontari del Soccorso Alpino e Speleologico ma anche con lo scopo di mettere in circolazione una buona energia e raccogliere esperienze e testimonianze preziose, che possano essere utili a evitare ad altri eventuali situazioni incresciose e pericolose.
L’edizione 2025 del concorso prosegue la collaborazione con la piattaforma kepown, “il pianeta degli scrittori”: è su questa piattaforma che vanno inseriti i racconti, entro l’11 gennaio 2026. I racconti possono essere scritti in qualunque lingua e arricchiti anche da immagini. La valutazione dei racconti verrà fatta da una selezionata giuria di esperti di montagna, soccorritori e scrittori - giornalisti. Grazie al sistema di votazione della piattaforma, aperta al pubblico previa iscrizione sulla stessa, è previsto anche il voto del pubblico, che scaturisce dalle visualizzazioni e dai “mi piace” ottenuti.
“Migliaia di soccorsi - scrive Melania Lunazzi, ideatrice di Ti racconto il mio soccorso - e altrettante missioni portate a termine nel corso dei decenni, tanti segnali di gratitudine a fine intervento. Ma quasi mai c’è il tempo di ascoltare fino in fondo una testimonianza, di accogliere i sentimenti e le emozioni di una piccola o grande disavventura, di assorbire il riscontro di come è successo e di cosa si è provato. Le testimonianze di cosa è accaduto, del prima, dell’incalcolabile, dell’errore di valutazione sono invece un prezioso punto di vista che quasi mai viene raccolto: per pudore, per rispetto o semplicemente perché non è quello il momento migliore per farlo. Ma a volte sono esperienze che ti segnano per tutta la vita, anche in positivo, tanto è vero che sono numerosi i casi in cui chi ha ricevuto un soccorso decide poi di diventare un/una soccorritore/soccorritrice”.
“Un’iniziativa che, in maniera del tutto inedita, - così Roberto Bolza, vice presidente nazionale del CNSAS - dà voce a quel turbinio di emozioni e sentimenti che invade la mente di chi viene soccorso, ma anche del soccorritore. Quando si parte per una missione di soccorso è importante non sottovalutare mai, oltre i necessari aspetti tecnico-sanitari, anche la componente umana, che contraddistingue sia chi è in pericolo, sia chi mette a repentaglio la propria vita per salvare quella altrui”.
Le premiazioni, con una classifica di tre vincitori e eventuali menzioni speciali, si terranno in una località di montagna, con la lettura dei brani premiati da parte di uno o più attori. I racconti concorrenti vanno inseriti sulla piattaforma kepown entro l’11 gennaio 2026 alla voce “concorsi” dello stesso sito.
Edizioni precedenti de Ti racconto il mio soccorso
La vincitrice della Prima edizione (2021) è stata Emanuela Margarita con il racconto dal titolo All’addiaccio. La vincitrice della seconda edizione è stata Sara Fuccaro con Mandi Mame Rita (2024).
La piattaforma Kepown
Kepown è la piattaforma internazionale gratuita nata online nel 2021 e che ha già raccolto centinaia di Kebook, ovvero racconti e storie provenienti da tutto il mondo da parte di chi ha deciso di crearsi uno spazio virtuale in cui depositare le proprie creazioni scritte a futura memoria - Kepown è la contrazione dall’inglese di “keep own” tenere vicino, conservare” , - su qualsiasi argomento. La piattaforma ha già lanciato diversi concorsi. Kepown è un pianeta per scrittori e aspiranti scrittori che permette a ciascuno di diventare editore di sé stesso. La piattaforma permette infatti di pubblicare e di condividere con chi ne fa parte (i kepowner e i kereader) in tutto il mondo il proprio kebook.