Il Monte Bianco urla 'Stop al Genocidio'

Venerdì 29 maggio un piccolo gruppo di alpinisti italiani ha dispiegato uno striscione con la scritta "Stop al Genocidio" e la bandiera palestinese sulla vetta del Monte Bianco, in protesta contro la devastante offensiva israeliana a Gaza.
L’iniziativa è stata descritta dalla guida alpina Roberto Rossi come "un grido muto e disperato dal punto più alto delle Alpi rivolto ai politici europei affinché intervengano subito, con ogni mezzo a loro disposizione, per fermare Netanyahu e il governo israeliano che sta perpetrando un massacro senza precedenti ai danni di una popolazione inerme; bambini morti, altri mutilati, persone torturate e affamate. Disperazione e paura ovunque. Mancanza di tutto."
A causa del blocco degli aiuti imposto da Israele da 11 settimane, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha avvertito che "l’intera popolazione di Gaza, 2,1 milioni di persone, affronta carestia prolungata, con quasi mezzo milione di persone in condizioni catastrofiche di fame, malnutrizione acuta, malattie e morte", definendola "una delle peggiori crisi alimentari al mondo, che si sta consumando sotto i nostri occhi".
Secondo il Ministero della Salute di Gaza (MoH), citato dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA), l’offensiva militare israeliana iniziata il 7 ottobre 2023 ha causato la morte di oltre 54.000 palestinesi, più della metà dei quali donne e bambini, e il ferimento di oltre 124.000. Israele ha lanciato l’offensiva in risposta agli attacchi del 7 ottobre da parte di Hamas, che hanno ucciso 1.200 persone e portato alla cattura di 251 ostaggi.
Lo striscione esposto sul Monte Bianco è l’ultimo di una serie di iniziative simili. A giugno 2024, un gruppo di climber ha appeso per 24 ore uno striscione su El Capitan, nello Yosemite, con la scritta "Stop al Genocidio".