Marzo è ancora Inverno

Ivo Ferrari e le invernali ai nostri tempi, una breve riflessione che spinge ad andare in montagna anche in questo ultimo mese d'inverno perché l'inverno... esiste ancora.
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Ivo Ferrari: Marzo è ancora Inverno
Ivo Ferrari
Fuori piove, gli scarponi e lo zaino sono pronti, oggi pomeriggio si pesta un po’ di neve sopra casa, la Grignetta è anche quello… Rovistando nei cassetti trovo un vecchio scritto, due meravigliose pagine di storia pubblicate su Famiglia Cristiana tanto, molto tempo fa! La foto che mi colpisce è la tenda rossa, giù in basso, su di un esile cengia stracolma di neve e gli scarponi, quelli ai piedi di Renato Casarotto intento a salire la ciclopica parete Est delle Grandes Jorasses. Un pezzo di storia che tutti, forse, conoscono. Non so perché mi soffermo su questa foto, tra le didascalie c’è scritto: “l’inverno più freddo del secolo”.

E questo povero inverno, preso di mira dai “giudici” di turno, capaci di convalidare o annullare salite stando dietro ad un pc, o davanti ad una tazza di cioccolata calda... meglio se tiepida!? Quanto tempo è passato dall’inverno più freddo del secolo, quanti inverni e quante salite. Sei tentativi, rinunce, bufere, dislivelli pazzeschi con lo zaino pesante, Amici disposti ad aiutare... altri tempi?

“Improvvisamente, la sera del 14 marzo, mi accorgo di essere finalmente fuori dalle difficoltà. Però sta diventando buio e la tendina con il sacco piuma è 50 metri più in basso. Sono costretto a ridiscendere fino al terrazzino per passare la notte. L’uscita in vetta sarà per domani. La mattina seguente risalgo lentamente le placche gelate e finalmente, alle 12, arrivo sulla cresta che mi condurrà in vetta. Dopo quattro ore arrivo in cima alle Grandes Jorasses.” (Renato Casarotto)

Marzo, ultimo mese d’inverno, ultimi giorni a disposizione per realizzare un sogno… e la zampata di un Leone, determinato e preparato.
Marzo, ultimo mese d’inverno, ultimi giorni a disposizione per salire, provare, soffrire e divertirsi con il gioco preferito.

Oggi piove e sulle cime cade la neve, la tanto desiderata neve, capace di cancellare tutti i passaggi e tutte le inutile polemiche di questo povero inverno, Lui che non centra niente, Lui che si è impegnato, rispettando regole non scritte… “Le invernali si fanno a dicembre e a gennaio, poi le giornate si allungano e la neve si assesta” queste parole ascoltate da chi la cioccolata la beve caldissima, mi lasciano stranito, quasi incredulo.

Scendo le scale, prendo zaino e scarponi e mi avvio verso la “bassa” cima della Grignetta, in silenzio, con mille pensieri in testa e la fotografia di una tenda rossa, scattata da un immenso Alpinista, nel mese di marzo, proprio quando i "golosi" o gli invidiosi dicono: “le invernali non contano perché... c’è più luce!”.

Avanti Amici, che l’inverno esiste ancora!

di Ivo Ferrari



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