Makalu d'inverno si riparte
Nives Meroi, Romano Benet e Luca Vuerich sono partiti con l'obiettivo di allestire i campi alti del Makalu per il loro tentativo di prima salita invernale

Il Grande Nero dal campo base inverno 2008
Si riparte. Dopo 10 giorni di bufera passati al Campo base a 5200m, Nives Meroi, Romano Benet e Luca Vuerich riprendono oggi la via del Makalu, seguendo di un giorno il team dei kazachi Denis Urubko, Serguey Samoilov, Eugeny Shutov. L'obiettivo dei tarvisiani è quello di sfruttare al massimo la breve finestra di bel tempo (anche se minata da vento forte) prevista da oggi fino al 29.
Il piano è semplice: si va su fino ai 6500m del deposito raggiunto il 17 gennaio scorso, per poi spostare il campo il più in alto possibile, passarci la notte, e quindi puntare a 7500m. E' un giro di acclimatamento quindi, che tiene conto sia della brevissima pausa del maltempo sia del grado di "adattamento" all'altissima quota, ovviamente non ancora perfetto.
Sarà comunque un test importante per essere pronti per la prossima finestra di bel tempo, quando ci sarà ovviamente. In questi ultimi dieci giorni il Makalu e l'inverno himalayano hanno mostrato tutta la loro travolgente ed immane forza. Il menù "servito" è stato di quelli Doc con una bella miscela di bufere continue, tende divelte, notti insonni e quell'aspettare continuamente un domani che si spera migliore.
Era il minimo da mettere in conto per un'avventura come quella che stanno vivendo il team tarvisiano e kazaco, e certo non li ha trovati impreparati. Ma è anche sicuro che questa ri-partenza servirà anche al morale, oltre che alla "strategia della salita".
D'altra parte che il "Grande nero" sia un osso duro non è un segreto per nessuno. Lo è in assoluto anche nella bella stagione, figuriamo d'inverno. Se poi si aggiunge che gli 8463m della quinta montagna della terra mancano ancora della prima salita nella stagione più fredda, si capisce bene la portata di quello che si sta tentando.
Insomma, in un epoca in cui tutto (anche nell'alpinismo) sembra banale, serve ricordare che l'inverno degli 8000, ma anche gli 8000 tout court, non è uno scherzo. E non è certo un caso che, oltre al Makalu, manchino ancora all'appello le prime invernali di K2, Nanga Parbat, Gasherbrum I e II, Broad Peak.
Bonne chance quindi per questo puntata sul Grande Nero d'inverno!
Il piano è semplice: si va su fino ai 6500m del deposito raggiunto il 17 gennaio scorso, per poi spostare il campo il più in alto possibile, passarci la notte, e quindi puntare a 7500m. E' un giro di acclimatamento quindi, che tiene conto sia della brevissima pausa del maltempo sia del grado di "adattamento" all'altissima quota, ovviamente non ancora perfetto.
Sarà comunque un test importante per essere pronti per la prossima finestra di bel tempo, quando ci sarà ovviamente. In questi ultimi dieci giorni il Makalu e l'inverno himalayano hanno mostrato tutta la loro travolgente ed immane forza. Il menù "servito" è stato di quelli Doc con una bella miscela di bufere continue, tende divelte, notti insonni e quell'aspettare continuamente un domani che si spera migliore.
Era il minimo da mettere in conto per un'avventura come quella che stanno vivendo il team tarvisiano e kazaco, e certo non li ha trovati impreparati. Ma è anche sicuro che questa ri-partenza servirà anche al morale, oltre che alla "strategia della salita".
D'altra parte che il "Grande nero" sia un osso duro non è un segreto per nessuno. Lo è in assoluto anche nella bella stagione, figuriamo d'inverno. Se poi si aggiunge che gli 8463m della quinta montagna della terra mancano ancora della prima salita nella stagione più fredda, si capisce bene la portata di quello che si sta tentando.
Insomma, in un epoca in cui tutto (anche nell'alpinismo) sembra banale, serve ricordare che l'inverno degli 8000, ma anche gli 8000 tout court, non è uno scherzo. E non è certo un caso che, oltre al Makalu, manchino ancora all'appello le prime invernali di K2, Nanga Parbat, Gasherbrum I e II, Broad Peak.
Bonne chance quindi per questo puntata sul Grande Nero d'inverno!
Note: Tutti gli Ottomila (senza ossigeno supplementare) saliti da Nives Meroi e Romano Benet:
Everest (2007)
Dhaulagiri (2006)
K2 (2006)
Lhotse (2004)
Gasherbrum 1 (2003)
Gasherbrum 2 (2003)
Broad Peak (2003)
Cho Oyu (2003)
Shisha Pangma (1999)
Nanga Parbat (1998)
Everest (2007)
Dhaulagiri (2006)
K2 (2006)
Lhotse (2004)
Gasherbrum 1 (2003)
Gasherbrum 2 (2003)
Broad Peak (2003)
Cho Oyu (2003)
Shisha Pangma (1999)
Nanga Parbat (1998)
![]() |
arch. news Meroi - Benet |
![]() |
nives.alpinizem.net |
![]() |
Expo Grivel |
![]() |
www.montura.it |
Ultime news
Expo / News
Expo / Prodotti
Scarpone ideale per escursioni giornaliere di media difficoltà su terreni misti.
La scarpetta d'arrampicata No-Edge più versatile dell'intera gamma La Sportiva.
Innovativa imbracatura modulare a doppia configurazione per scialpinismo e alpinismo tecnico.
Set da ferrata a Y realizzato con fettuccia elastica da 20 mm e connettori Tango a doppia leva di sicurezza.
Zaino leggero ideale per arrampicate su più tiri, ascensioni alpine in giornata o vie ferrate.
I guanti Grivel Guida HDry rappresentano l'evoluzione del modello Guida, arricchiti dalla tecnologia HDry, che li rende ideali in ogni condizione atmosferica.