Gasherbrum IV: Gabriele Carrara, Leonardo Gheza e Federico Secchi sulle orme di Walter Bonatti e Carlo Mauri

Sono partiti ieri pomeriggio dall'Italia gli alpinisti Gabriele Carrara, Leonardo Gheza e Federico Secchi, direzione Gasherbrum IV (7925m), una delle montagne più imponenti e affascinanti della catena del Karakorum. L’intento è di ripetere la storica via aperta nel 1958 da Walter Bonatti e Carlo Mauri sulla parete nord-est, con una spedizione italiana guidata da Riccardo Cassin. All’epoca, i due alpinisti raggiunsero la vetta il 6 agosto, tracciando una delle linee più eleganti e complesse mai immaginate su questa montagna considerata da molti alpinisti una delle vette più belle del mondo.
L’obiettivo della spedizione 2025 è quello di ripercorrere quella stessa via – la prima sulla montagna scintillante e ancora oggi irripetuta fino in cima – con uno stile essenziale e autonomo. Nessun utilizzo di portatori d’alta quota, corde fisse o campi preinstallati: solo il team, il materiale e la volontà di confrontarsi con la montagna in piena autonomia, secondo i principi dello stile alpino.
I tre saranno accompagnati anche da Ettore Zorzini, fotografo e videomaker specializzato in ambienti estremi, che salirà fino a quota 6.100 metri circa. Da quel punto in poi, la sua presenza si farà invisibile ma fondamentale: attraverso riprese aeree con drone, documenterà l’evolversi della spedizione da un punto di vista mai realizzato prima sul Gasherbrum IV.
“Il G4 rappresenta un vuoto da colmare, non solo per la sua scarsa frequentazione alpinistica, ma per ciò che può ancora raccontare. È una montagna che chiede attenzione, ascolto, visione - affermano Secchi, Gheza, Carrara e Zorzini - durante la spedizione, i tempi, i silenzi e la solitudine della montagna saranno i veri protagonisti. Non ci saranno aggiornamenti costanti, né cronache in tempo reale. Solo il passo lento dell’uomo, la verticalità della parete e lo sguardo silenzioso di un drone a raccontare, dopo, ciò che sarà accaduto lassù”.
La spedizione è patrocinata dal Club Alpino Italiano, il cui Presidente generale Antonio Montani ha dichiarato:“Il CAI sostiene quest’anno, oltre a questa spedizione, i più bei nomi dell’alpinismo italiano attualmente in attività, con diversi progetti alpinistici. Il Gasherbrum IV e in particolare questa via, che porta il nome di Bonatti e Mauri, sono un mito per generazioni di alpinisti. Il fatto stesso che, a quasi 70 anni dalla sua apertura, non sia mai stata ripetuta, la dice lunga sulla sua difficoltà tecnica. Auguriamo a questi ragazzi tutta la fortuna e il coraggio per affrontare una sfida del genere.”