Full Moon Fever sul Monte Hunter in Alaska aperta da August Franzen e Clint Helander

Dal 13 al 16 maggio 2022 gli alpinisti August Franzen e Clint Helander hanno aperto 'Full Moon Fever' (AK 6, M7, A1, AI4), una nuova via di misto sul West Buttress del Mount Hunter (4442m) in Alaska.
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Durante l'apertura di Full Moon Fever sul Mount Hunter in Alaska (August Franzen, Clint Helander 13-16/05/2022)
Clint Helander

Dal 13 al 16 maggio il 37enne Clint Helander di Anchorage e il 25enne August Franzen di Valdez hanno aperto la prima via sulla West Buttress deli Mount Hunter, l’evidente contrafforte situato tra l'ultra-classica cresta West Ridge e la Southwest Ridge. Il contrafforte era stato tentato da Dave Wills e Dan Donovan nel 2000 e poi da Jeff Benowitz e il suo compagno di cordata nel 2001. Wills e Donovan sono saliti a metà contrafforte prima che una tempesta li costringesse a ritirarsi. Parlando con il pilota Paul Roderick e Mark Westman, entrambi hanno convenuto che il seracco alla base del contrafforte si era ritirato e si era sciolto in modo significativo nell'ultimo decennio.

Helander ha notato l’inviolato contrafforte nel 2016. In precedenza aveva scalato l'Hunter due volte, attraverso la West Ridge nel 2011 e la via Bibler/Klewin nel 2013. Helander ha reclutato il giovane Franzen, che aveva salito il Cornice Bivy sul Moonflower Buttress. La cordata ha tentato la via nel 2021, scegliendo di stabilire il campo base alla base del Ramen Icefall, a quattro miglia dal famoso campo base di Kahiltna. In primo luogo, hanno dovuto risolvere il labirinto del Ramen Icefall. Mentre sciava verso la base della montagna, Helander è caduto in un crepaccio proprio all'inizio della Icefall. Fortunatamente è uscito illeso, ma scosso. Poi, dopo aver arrampicato per 19 ore, una tempesta ha costretto la cordata a bivaccare a circa metà altezza. La mattina successiva si sono ritirati.

I due sono tornati nel 2022 e si sono immediatamente messi al lavoro per trovare la giusta via attraverso il Ramen Icefall, questa volta fin troppo consapevoli dei pericoli. Un paio di sciatori del Colorado stavano progettando di sciare il Ramen Couloir e avevano già tentato di trovare la via attraverso l’Icefall. Le cordate hanno unito le forze e hanno presto trovato una via sicura, quest'anno senza grosse cadute nel crepaccio.

Sei giorni di tempo instabile hanno tenuto Helander e Franzen fermi al campo base del Denali. Infine, venerdì 13 maggio, sono partiti con il brutto tempo, consapevoli che stava per arrivare un sistema di alta pressione. Hanno trasportato carichi pesanti attraverso la Icefall e hanno depositati gli sci alla base della cresta. Due tiri di arrampicata fino a AI4 li hanno portati sulla cresta rocciosa e piena di cornici di neve, dove sapevano che ad aspettarli c’era una spaziosa cengia per il bivacco.

Al mattino, si sono svegliati con il cielo sereno e hanno risalito la cresta fino al contrafforte. Il primo tiro superava diversi piccoli tetti e un sistema di fessure che portava verso sinistra, mentre i ramponi di Helander scivolavano su placche innevate. Franzen ha salito da capocordata il secondo tiro e ha deviato dalla linea del 2021, trovando una variante leggermente più facile, ma comunque impegnativa, più a sinistra. Helander ha aperto il terzo tiro, raggiungendo il loro precedente punto più alto. Sul quarto tiro, Franzen è caduto sulla protezione mobile, battezzando il tiro Free Fallin'. Helander ha aperto il quinto tiro su una placca di neve con dei diedri per raggiunge un fantastico bivacco. Quella notte, la luna piena illuminava il cielo, da qui il nome della via: Full Moon Fever.

La mattina successiva altri tre tiri lunghi e tecnici hanno portato la cordata in cima al contrafforte a circa 3350 metri. I venti si sono alzati sull'altopiano mentre la cordata si trascinava faticosamente verso la cima sud. A questo punto, avevano deciso di provare a collegare tutte e tre le cime, cosa che era stata completata solo poche volte in precedenza (in particolare da Jon Waterman nel 1978, e da Tom Choate, Dave Johnston e Vin Hoeman durante seconda salita della cresta ovest) . I due hanno bivaccato sotto la vetta sud, appena al riparo dal vento, e hanno asciugato i loro sacchi a pelo fradici al sole della mezzanotte. Si sono svegliati alle 5 del mattino e si sono reidratati prima di partire alle 8:30 con tutta la loro attrezzatura per la cima sud.

Le difficili condizioni della neve hanno messo a dura prova la cordata. Alle 18:00 erano in cima alla vetta nord, la più alta delle tre cime del Monte Hunter. Erano riusciti a salire tutte e tre le cime.

Westman è dell’opinione che nessuno abbia già raggiunto la cima sud da quando lui e il suo compagno di cordata hanno scalato la cresta sud nel 2003.

Helander e Franzen sono scesi per la cresta ovest fino al Ramen Couloir, e hanno raggiunto la base in sole 3 ore e 10 minuti. Poi hanno dovuto attraversare il ghiacciaio e recuperare gli sci. Dopo un pasto caldo e dopo aver aspettato non poco, a mezzanotte sono partiti con gli sci verso la Ramen Icefall e il lower Kahiltna glacier. Dopo cinque ore di allucinazioni e dolorosa progressione sono arrivati ​​al campo base alle 5 del mattino dopo 24 ore di arrampicata non-stop. Poche ore più tardi sono volati via per festeggiare al Fairview Bar.




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