Arête des Cosmiques e Pointe Lachenal Traverse, alpinismo classico sul Monte Bianco

La Guida Alpina Alberto De Giuli presenta due classiche dell'alpinismo nel gruppo del Monte Bianco: l'Arête des Cosmiques e la Pointe Lachenal Traverse.
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Arête des Cosmiques e Triangle du Tacul.
Alberto De Giuli
Alpinismo nel Monte Bianco non sempre è sinonimo di “estremo”, fortunatamente ce n’è per tutti i gusti e difficoltà. E poi a Chamonix c’è la funivia dell’Aiguille du Midi che ti spara da 1080 metri a 3800, catapultandoti nel mondo dell’alta montagna vera in meno di mezz’ora. La funivia offre un gran vantaggio: prendendo una delle prime corse si può effettuare un itinerario classico o una bella arrampicata nei dintorni della Midi, riprendere la funivia nel pomeriggio e ritrovarsi in paese a mangiare un hamburger dopo pochi minuti! Personalmente trovo che ogni tanto, e soprattutto quando si va in montagna, bisogna lasciare la frenesia del quotidiano giù a valle, e non c’è niente di meglio che passare una notte in rifugio, anche se nel caso dell’alta quota può avere anche i suoi disagi (dormire a 3600 metri tutto di un colpo potrebbe non essere simpatico per il fisico).

A pochi passi dalla Aiguille du Midi ci sono un rifugio, il famosissimo Refuge Des Cosmiques, e due itinerari classici adatti a principianti dell’alta montagna e per chi deve rimettersi in moto dopo un inverno sugli sci: la Pointe Lachenal Traverse e l’Arête des Cosmiques. Come poter combinare questi tre elementi e confezionare una super 2 giorni in alta quota? Se siete interessati, continuate a leggere!

Pointes Lachenal Traverse
Le Pointes Lachenal sono rappresentate da una cresta di neve e roccia che un occhio inesperto potrebbe faticare a riconoscere dalla Aiguille du Midi, perché il Triangle du Tacul è così maestoso che da distante non ti rendi conto che c’è “qualcosa” li vicino.
Tanti arrampicatori le identificano con le bellissime vie di granito della parete sud, ma pochi le conoscono per la traversata di queste tre cime, in arrampicata mista di media difficoltà. E’ un percorso che si può effettuare da Chamonix tranquillamente in giornata, e offre una arrampicata di misto (roccia e ghiaccio si alternano continuamente) ideale come introduzione all’alta montagna. Le condizioni variano a seconda della copertura di neve, il percorso è generalmente semplice ma più di qualche sezione ripida richiede comunque attenzione e non va sottovalutata.
Guadagnata l’ultima cima con una bella arrampicata (un passaggio di III/IV grado a seconda della copertura nevosa) ci si gode il panorama mozzafiato. Il seracco del Tacul che incombe vicino è a dir poco impressionante, e verso sud hai il Pilier Gervasutti in primo piano, poi spunta il Grand Capucin, la Tour Ronde, Dente del Gigante, Rochefort, Jorasses.
Guardando verso nord abbiamo gli altri 2 elementi del nostro “pacchetto”: il Refuge des Cosmiques e la Arête des Cosmiques, ma a guardar bene la linea di cresta inizia prima del rifugio. Ecco l’elemento sorpresa: l’Arête à Laurence (o à Lolo) è un percorso molto breve ma bello che funge anch’esso da introduzione all’alta montagna e che termina proprio sulla terrazza del Refuge des Cosmiques. Ciò vuol dire che se si vuole proseguire per l’Arête des Cosmiques si deve per forza passare “per” il rifugio, togliendosi scarponi e ramponi, passando per la sala da pranzo e rivestendosi all’uscita dalla parte opposta.
Nel nostro caso, scavalcata la recinzione della terrazza senza ramponi, togliamo gli scarponi e messa tutta la attrezzatura nelle cassette di plastica ci fermiamo al rifugio per la notte. Al Cosmiques solitamente c’è un bel traffico: chi parte per la Cima del Monte Bianco normalmente prenderà la prima colazione dell’una, ci sono poi altri 2 turni (uno alle 3 e alle 5) e l’ultima chiamata è alle 7.
Oltre a godere dell’atmosfera e scenario dell’alta montagna, dormire al Refuge des Cosmiques ha un altro vantaggio da non sottovalutare: prendendo comodamente la colazione delle 7 si hanno grandi possibilità di essere tra i primi l’indomani a salire l’Arête des Cosmiques.

Arête des Cosmiques
L’Arête des Cosmiques è una delle salite più famose e popolari nel gruppo del Monte Bianco, e non possiamo darle torto. Ottimo granito, esposizione, scenari incredibili e arrampicata mista di media difficoltà (con qualche sezione anche impegnativa) sono gli ingredienti di questa bellissima cresta a pochi passi dalla funivia dell’ Aiguille du Midi.
In meno di mezz’ora dall’arrivo della funivia si è all’attacco della salita, che inizia facilmente su terreno misto (neve e roccia) e diventa subito interessante con attraversamenti di creste di neve, una calata esposta e poco dopo una corda doppia fino alla base del gran gendarme. Si continua aggirando altri gendarmi di ottimo granito, ancora creste di neve fino ad arrivare alla parte più tecnica della salita: un muretto ripido solcato da una fessura obliqua da arrampicare (qualche buco artificiale per le punte dei ramponi aiuta tutti) seguito da una sezione su roccia e neve molto divertente e articolata. Una volta guadagnata la cresta nevosa finale preparatevi ad entrare nella celebrità: turisti da tutto il mondo sono alla terrazza panoramica che vi aspettano, vorrano una foto con voi, gli eroi della montagna. Salite con passo sicuro la scala tremolante che vi porta alla terrazza e, come diceva Andy Warhol, avrete i vostri 15 minuti di fama della vita!
Come dicevo qualche riga sopra,  il vantaggio di dormire al Refuge des Cosmiques è che sarete tra i primi a salire questa cresta, così tanto affollata di giorno anche da alpinisti poco avvezzi al terreno che potrebbero rallentare la salita in maneria drammatica. I tempi medi di percorrenza sono intorno alle 2 ore e mezza/tre ore per una cordata normale, che in qualche caso “disperato” si allungano fino alle quasi sette ore!


SCHEDA: Arête des Cosmiques, Monte Bianco

SCHEDA: Pointes Lachenal Traverse, Monte Bianco




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