Annapurna: parete Sud per Tomasz Humar

Il 28 ottobre scorso lo sloveno Tomasz Humar ha salito in solitaria la parete sud dell’Annapurna raggiungendo gli 8026 della Cima South, posta ad est di quella principale (8091m).
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L'immensa parete sud dell' Annapurna, con i suoi 8091m la decima montagna più alta della terra.
Loris Marin
La notizia già così è da prima pagina anche se c’è da premettere subito che ancora se ne sa poco, o meglio quasi nulla. Tomasz Humar, lo sloveno che ha segnato l’alpinismo himalayano a cavallo del nuovo secolo – basti pensare alla sud del Dhaulagiri affrontata in solitaria nel ‘99, ma non solo - il 28 ottobre scorso ha realizzato la prima salita solitaria dell’impressionante nonché pericolosa parete sud dell’Annapurna fino alla cima South, ovvero raggiungendo la cima secondaria a 8026m di quota posta ad est della (non lontana) cima principale che misura 8091m.

Tutte le news (e i report apparsi sul web) per ora si basano su un’unica fonte: la notizia apparsa sul sito (www.asian-trekking.com) dell’agenzia a cui Humar si è affidato per organizzare la logistica della sua spedizione, che riportiamo nella sua traduzione integrale. “Asian Trekking è felice e orgogliosa di annunciare che il suo grande amico e popolare alpinista sloveno Mr Tomaz Humar ha portato a termine con successo e da solo la salita del Mt. Annapurna I, cima Orientale (8026m) dalla parete Sud. Il nome della spedizione è "Humar Solo Annapurna I Expedition 2007 ". La notizia è stata comunicata da Tomaz Humar con il suo telefono satellitare dalla montagna. La spedizione è gestita da Asian Trekking (P) Ltd”.

E’ chiaro che il “come” (stile, percorso, condizioni della montagna) ma anche qualche “perché” (come mai Humar non ha proseguito per la cima principale?) restano sospesi. Del resto per quella che si prospetta essere una delle salite più importanti (non solo dell’anno e aldilà della cima principale non raggiunta) è bene attendere, ed avere anche la calma, di saperne di più.

Quella affrontata dal 38enne Humar è una delle pareti più difficili, impressionanti e famose del mondo. A testimoniarlo è la sua storia. Dalla prima salita della spedizione guidata da Chris Bonington che, nel 1970, portò in vetta Don Whillans e Dougal Haston ma che costò la vita al fortissimo Ian Clough. Alla tragica esperienza di Alex MacIntyre, René Ghilini e John Porte che ne tentarono la prima salita in stile alpino nel ’78 e che costò la vita ad un'altra icona dell’alpinismo degli anni ’70 come era MacIntyre. Fino ad arrivare all’odissea di Jean-Christophe Lafaille che riuscì miracolosamente a salvarsi scendendo da solo e ferito ad un braccio, da 7500m, dopo che il suo compagno di cordata, Pierre Beghin, era precipitato nel vuoto.

Ora, però, dopo quella scritta dalla spedizione che, nel 1988, realizzò la prima ripetizione della via Bonninghton portando in vetta Soro Dorotei, Benoit Chamoux, Stephen Boyer, Josef Rakoncaj e Nicolos Campredon, alla storia terribile e difficile della Sud dell’Annapurna sembra aggiungersi un’altra pagina con il sorriso. Il sorriso di Humar che attendiamo tutti con il racconto e i particolari di quest’ultima sua avventura.

Alcune salite di Tomasz Humar
2005 - Cholatse (6.440 m)
2003 - Aconcagua (6.960 m) parete sud
2002 - Shishapangma (8.026 m) parete nord ovest
1999 - Dhaulagiri I (8.167 m) parete nord
1999 - Dhaulagiri I (8.167 m) parete sud
1998 - El Capitan "Reticent wall"
1997 - Pumori (7.165 m) parete sud est
1997 - Labouche east (6.119 m) parete nord ovest
1996 - Ama Dablam parete nord est
1996 - Bobaye (6.808 m) parete nord ovest
1996 - Nuptse W2 (7.742 m) parete ovest
1994 - Ganesh V (6.986 m) parete sud est
1994 - Annapurna (8.091 m) parete nord
Note:
Links Planetmountain
News Humar
Links Expo.Planetmountain
Expo C.A.M.P.
Links www
www.humar.com
www.asian-trekking.com




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