Addio a Franco Gaspari, grande guida alpina, soccorritore e memoria storica di Cortina d'Ampezzo

Franco Gaspari, uno dei pilastri del mondo alpinistico di Cortina d'Ampezzo, ha perso la vita due giorni fa, quando era arrivato quasi in vetta alla Cima Grande di Lavaredo. Stava scalando lungo la via normale che conosceva come le sue tasche quando, da primo di cordata, è precipitato. Non si sa se a causa di un malore. I due compagni non hanno potuto fare altro che dare l'allarme chiamando il 118. In direzione delle Tre Cime di Lavaredo è volato Falco, che ha individuato il corpo esanime in un canalino, e fatto scendere nelle vicinanze il tecnico di elisoccorso e il medico che hanno potuto solo constatarne il decesso.
Gaspari era una figura di spicco del mondo ampezzano, alpinistico ma non solo. Forte alpinista, membro del Gruppo Guide Alpine di Cortina e del prestigioso gruppo alpinistico Scoiattoli di Cortina, era entrato a far parte della famiglia del Soccorso alpino nel lontano 1985. È stato uno dei primi tecnici di elisoccorso del Suem, portando a bordo di Falco e Leone la sua preparazione e competenza, per volare in aiuto di chi aveva bisogno. Il 64enne era stato membro del consiglio comunale di Cortina, ed era un membro stimato delle Regole d'Ampezzo, l'antica collettiva nata per gestire e proteggere collettivamente tutti i pascoli e quasi tutte le foreste della conca ampezzana.
Al di là dei suoi impegni istituzionali, Gaspari era uno studioso e scrittore appassionato della storia delle montagne che lo circondavano. Grande conoscitore della Ferrovia delle Dolomiti - una passione ereditata sicuramente da suo padre Evaldo Gaspari - aveva anche una conoscenza sconfinata della storia del Novecento, in particolare della Prima Guerra Mondiale, durante la quale Cortina aveva avuto un ruolo di prima linea. Possedeva un archivio fotografico immenso e a lui si deve, non soltanto il successo della mostra "Lettere dal K2" dedicata a Lino Lacedelli del 2024, ma anche della mostra "Il Re e la Regina", dedicata alle scalate del Re Alberto I dei Belgi. L'anno scorso è inoltre uscito l'imperdibile libro "Di roccia e di cuore, 70 anni di Soccorso Alpino", scritto insieme a Fabio Rufus Bristot, Michela Canova e Franco Gaspari.
Andare in gita con Gaspari, ascoltarlo raccontare con la sua ironia unica tutte le storie di quei Monti Pallidi, era semplicemente fantastico. Era la memoria storica delle Dolomiti Ampezzane: conosceva e si prendeva cura delle sue montagne come pochi.
SELEZIONE DI VIE APERTE DA FRANCO
1981 - Gusela del Nuvolau, pilastro Est. Con Paolo Alberti , Via Bruno Verzi, 200 m, V, VI e art.
1984 - Sass de Stria - Parete Ovest. Con Paolo Alberti e Antonio Colli. 200 m, V e VI grado
1985 - 5 Torri, Torre Grande, Cima Sud, Parete Est. Via delle Raponzole. Con Mauro Bianchi. VI+. Oggi un buon 6b
1988 - Punta Fames. Via Paolo Rodela