Escursioni con sci da fondo nella montagna del Queyras, Francia

Cinque escursioni di sci di fonndo nella montagna del Queyras, Francia, un paradiso del fondo alle Spalle del Monviso.
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Queyras, un paradiso del fondo alle Spalle del Monviso
Aldo Frezza

Non è facile raggiungere il Queyras, specialmente in inverno. A dispetto degli 80 km. in linea d'aria da Torino, si è costretti a lunghi giri in auto verso i soli valichi aperti: la Val di Susa ed il Monginevro, poi Briançon e Guillestre, oppure, da sud, la Maddalena e Barcelonette. La meta, però, ripaga del lungo periplo. La regione è stata definita "il Tibet d'Europa" per il suo isolamento, ma anche altri elementi contribuiscono a rafforzare quest'impressione: gli altipiani, le cittadelle fortificate, le strette valli, l'innevamento, i villaggi con le case addossate l'una all'altra lungo i pendii più assolati.

E proprio i lunghi anni di isolamento hanno contribuito a preservare le eccezionali caratteristiche della regione, determinandone l'attuale fortuna turistica. Zona depressa e dimenticata fino agli anni '60, sembrava destinata a seguire le sorti di spopolamento e degrado comuni ad altre vallate alpine. Ma una lungimirante gestione di amministratori locali è riuscita negli ultimi decenni a rivitalizzarla muovendo le leve di un turismo discreto e pulito, rispettoso delle risorse ambientali, economiche ed umane dei luoghi.

Il Queyras, dal 1977 Parco Naturale Regionale, ha così frenato l'esodo degli abitanti ed incrementato il loro reddito, preservando i suoi caratteri originari e rifiutando la proliferazione degli impianti di risalita. Lo sci di fondo, su pista o escursionistico, è stata una delle attività maggiormente sviluppate nelle valli queyrassine. Se poi si aggiungono fattori ambientali estremamente favorevoli quali le quote piuttosto alte, l'innevamento abbondante, il clima quasi sempre soleggiato (protetto dalle catene di monti che lo circondano, il Queyras è al riparo da molte perturbazioni atmosferiche, che spesso non superano gli spartiacque del Monviso e degli Ecrins), si comprende come la regione sia considerata un vero paradiso per fondisti.

La carta degli itinerari, in vendita presso gli uffici Turistici, conta 250 km. complessivamente percorribili con gli sci, accuratamente suddivisi nelle due categorie di piste ed itinerari. Le prime sono dei percorsi ad anello, battuti per il passo alternato e lo skating, da percorrere nel senso indicato dalle frecce. Diverso, invece, il concetto d'itinerario, che conduce ad un preciso punto d'arrivo (un rifugio o un villaggio) ed è utilizzabile nei due sensi di marcia, rispettando le regole di precedenza e sicurezza per gli sciatori provenienti dalla direzione opposta.

In tutto il Queyras viene richiesto, per accedere alle piste, il pagamento della "redevance", piccola tassa giornaliera per contribuire alle spese di battitura, segnalazione e manutenzione.
Anche a chi non ama i binari tracciati, il Queyras può offrire l'imbarazzo tra le più varie alternative: la cartina I.G.N. al 50.000 indica una rete fittissima di possibilità. Piste per mountain-bike, Grande Randonnèes, sentieri o semplici strade interpoderali si tramutano in inverno in centinaia di itinerari celati sotto la coltre nevosa, da riscoprire nella loro nuova veste. Entriamo nel campo della fantasia e del gusto per la scoperta di ognuno, su un terreno che spesso sfiora i confini dello sci-alpinismo facile. Unico limite, lo stato della neve, su cui gli Uffici del Turismo forniranno però ogni informazione.

Fin qui lo sci. Ma la regione offre anche altri motivi d'interesse. La storia e le tradizioni culturali,innanzitutto, strettamente intrecciate con quelle delle nostre valli valdesi e della Val Varaita. Il Queyras era, secoli addietro, unito ad esse nella repubblica indipendente Des Escarton, e conserva ancora la lingua e la cultura occitane. Inoltre, il Queyras è la terra dei "cadran solaires", le meridiane: se ne possono ammirare ad ogni angolo, sui campanili o sui muri delle vecchie case, antichissimi e quanto mai fantasiosi nelle decorazioni, espressione di un'arte originale di cui la regione va giustamente fiera.

Da St. Veran alla Cabane de la Blanche
Un anello intorno a Ceillac
Da Arvieux a Soulier
Da Pierre-Grosse al Refuge Agnel
Da Abries alla Roche Ecroule

Difficoltà itinerari
Gli itinerari si prestano ad essere percorsi in condizioni di sufficiente innevamento, questo per scongiurare il pericolo di eventuali placche di ghiaccio.

Accesso
Auto: Il Queyras, anche se vicinissimo in linea d'aria al nostro paese (si trova a 80 km. in linea d'aria da Torino e confina con la val Varaita) è raggiungibile in inverno attraverso due soli valichi, gli unici aperti.
Da Torino: Autostrada A32 fino a Sauze d'Oulx, colle del Monginevro, N94 per Briancon - Embrun, poi D902 per Guillestre (circa 150 km).
Da Cuneo: SS21 per il colle della Maddalena, D900 per Barcelonette, D954 e N94 per Embrun, D902 per Guillestre (circa 180 km).

Meteo
Il periodo migliore per affrontare l'itinerario è da considerarsi da dicembre ad aprile, per conoscere lo stato del manto nevoso e le previsioni metereologiche consigliamo di consultare il sito :
www.meteofrance.com

Cartografia e Libri
Cartografia: carta I.G.N. al 50.000 "Queyras et Haute Ubaye".
Èditions Didier Richard - Institut Geographique National: massif du Queyras et Haute Ubaye, carta n. 10, 1:50.000
Ski de fond: plan des pistes, 1:50.000, Office de promotion di tourisme en Queyras

Gli Uffici Turistici vendono poi la carta con gli itinerari sciistici, anch'essa al 50.000. Acquistando il cartellino per entrare in pista, poi, viene sempre consegnata una piccola mappa con gli itinerari della valle.

Link ed informazioni utili
Office du tourisme: Maison du Queyras - 05470 Aiguilles - tel. 33.(0)492467618, fax 33.(0)492468144
www.queyras.com

Sede del Parco Regionale: a Guillestre

 




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