Divieto di scifuoripista in Dolomiti
Dopo le nevicate di inizio Marzo, viene vietata la pratica dello scifuoripista nelle aree sciistiche di Arabba, Cortina, Tre Valli.
Con un ordinanza del Sindaco di Pieve di Livinallongo, viene completamente vietata la pratica dello scifuoripista nellarea sciistica di Arabba. Analoga sorte per il comprensorio delle Tre Valli (impianti di Falcade San Pellegrino Moena e Lusia) dove il Sindaco di Moena ha deciso di interdire lo sci fuori dalle piste preparate. Anche a Cortina chi viene sorpreso fuori dai tracciati battuti deve pagare una multa oltre al ritiro dello skipass. Questi provvedimenti decisi, arrivano in una stagione difficile per la pratica del fuoripista, con un inizio anno povero di neve nellarea Dolomitica ma funestato dai gravi incidenti per valanghe in Austria, Svizzera e Francia.
Probabilmente le copiose nevicate arrivate a inizio Marzo anche sui Monti Pallidi hanno creato i presupposti per un allarme generale nei confronti dello scifuoripista, alimentato dal ricordo ancora fresco dei disastri verificatisi oltre le Alpi e dalle informazioni, spesso distorte, dei media. Così, nonostante ci sia una situazione di rischio valanghe ben diversa da quella transalpina, con i bollettini valanghe che riportano bassi indici di rischio, nelle aree sciistiche delle Dolomiti non è quasi più possibile praticare questa attività che per professionisti come le Guide Alpine è uno strumento di lavoro.
Speriamo che si possa arrivare ad una soluzione di giusto compromesso, che tenga conto delle esigenze di sicurezza delle stazioni sciistiche e al tempo stesso permetta la pratica dello sci fuori dalle piste alle persone preparate, così come avviene nelle principali stazioni sciistiche straniere delle Alpi.
Probabilmente le copiose nevicate arrivate a inizio Marzo anche sui Monti Pallidi hanno creato i presupposti per un allarme generale nei confronti dello scifuoripista, alimentato dal ricordo ancora fresco dei disastri verificatisi oltre le Alpi e dalle informazioni, spesso distorte, dei media. Così, nonostante ci sia una situazione di rischio valanghe ben diversa da quella transalpina, con i bollettini valanghe che riportano bassi indici di rischio, nelle aree sciistiche delle Dolomiti non è quasi più possibile praticare questa attività che per professionisti come le Guide Alpine è uno strumento di lavoro.
Speriamo che si possa arrivare ad una soluzione di giusto compromesso, che tenga conto delle esigenze di sicurezza delle stazioni sciistiche e al tempo stesso permetta la pratica dello sci fuori dalle piste alle persone preparate, così come avviene nelle principali stazioni sciistiche straniere delle Alpi.
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