Arnaud Petit racconta tutto del suo Black Bean di Ceuse

Intervista con il climber francese Arnaud Petit dopo la sua recente salita greenpoint, ovvero in stile trad, della via d'arrampicata sportiva Black Bean 8b, Ceuse, Francia.
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Arnaud Petit sale Black Bean 8b a Ceuse in stile trad.
Thomas Vialletet

100, 1000, 10000. 20, 40, 60, 80 mila, e il conteggio non mostra nessun segno di rallentamento... Quando circa due settimane fa abbiamo pubblicato la notizia che il francese Arnaud Petit aveva salita la famosa via Black Bean a Ceuse non in versione sportiva, cioè con difficoltà 8b, ma in versione trad, il bel video che accompagnava il nostro report era stato visto poco più di un centinaio di volte. Nelle settimane che sono seguite si è però diffuso a macchia d'olio in tutto il mondo, dimostrando che quello che Petit era riuscito a fare era sì coronare il suo personale sogno, ma anche e soprattutto catturare l'immaginazione degli altri arrampicatori.
In realtà non c'è da meravigliarsi, perché questo exploit viene da uno dei più conosciuti e rispettati climber francesi. Basti dire che Petit, partendo da vincitore della Coppa del Mondo lead 1996 si è poi dedicato alle big wall del mondo, passando per Delicatessen in Corsica, la Voie Petit sul Gran Capucin, il Salto d'Angel in Venezuela, Tough Enough in Madagascar, Walou Bass a Taghia e moltre altre ancora. Senza contare che dei suoi 40 anni, 20 li ha stati spesi sul “premiato” calcare di Ceuse... Dunque, ecco come Arnaud ci ha raccontato il suo Black Bean trad.


Arnaud, hai detto che ti sentivi in forma ... quanto?
Riuscivo a salire l' 8c in alcuni tentativi. Non è alto rispetto agli standard di oggi, ma questa era la mia forma in quel momento.

Quanto tempo hai impiegato per prepararti alla rotpunkt?
L'ho salita l'anno scorso, poi questa primavera ho trascorso 6 giorni sulla via. Ho verificato attentamente le sequenze migliori per renderla il più semplice possibile.

Quanto più difficile è stata la versione trad, fisicamente e mentalmente?
La versione trad è più difficile, soprattutto mentalmente, e due volte sono andato fino a Ceuse, ma poi ho deciso di non tentare la via, il “feeling” non mi sembrava giusto. Dal punto di vista fisico bisogna salire con il peso aggiuntivo del materiale trad, quindi non è proprio come moschettonare dei rinvii! Poi, naturalmente, devi anche posizionare l'attrezzatura, questo richiede energia, e il passaggio chiave diventa più difficile a causa del friend viola. Anche se la parte più difficile del passaggio chiave è sicura (se il friend viola dovesse uscire, fai un volo lungo 20m ma sicuro) alla fine della sezione chiave, quando traversi verso destra, non devi pensare troppo alle conseguenze di una caduta se dovesse uscire quello stesso friend viola... Poi sugli ultimi 40 metri devi rimanere totalmente concentrato.

Sei mai caduto durante i tuoi tentativi? E quanto giudichi "pericolosa" questa salita fatta in trad?
Sono volato soltanto una volta, mentre stavo cercando di mettere il piede nel buco dove c'era il friend viola sul passaggio chiave. Dire se è pericoloso o no è davvero difficile, come in alpinismo. Dipende dalla persona, e anche la stessa persona che un giorno ti dice che è super pericoloso magari il giorno dopo ti dice il contrario. Il mio problema non era essere fisicamente in grado di fare la via, ma di essere sufficientemente forte mentalmente per accettare la parte iniziale, praticamente senza corda, e fare quelle due sezioni, la traversata e poi la parte finale, dove è meglio non cadere. Non sono uno specialista di headpoints pericolose, ovvero di lavorare molto le vie prima di tentarla dal basso, e altrove ci sono sicuramente un sacco di vie molto più dure e pericolose.

Hai mai pensato di togliere gli spit, magari prima o dopo la salita?
No, non l'ho mai preso in considerazione. Black Bean, che è stata aperta da Bruno Clément, è una grande via sportiva, davvero di livello mondiale, una vera classica del suo genere. Inoltre Ceuse è una falesia sportiva, la roccia non è proprio adatta a vie trad quindi non c'è alcun motivo per togliere gli spit. Anche se avessi lavorato la via non usando gli spit ma utilizzando una corda statica dall'alto, non mi sarebbe venuta questa idea. Ho 40 anni e non voglio insegnare agli altri come le cose dovrebbero essere fatte utilizzando questo tipo di azioni, anche se capisco la gente che rimuovere gli spit in alcune falesie di fessure. Io la vedo così: sono molto molto contento che siamo in grado di salire questa via giocando due partite diverse, senza polemiche.

Puoi immaginare altre vie in stile trad a Ceuse?
A Ceuse la roccia non è così lavorata per posizionare protezioni tradizionali, quindi il tutto diventa abbastanza pauroso, con lunghi run-out. Inoltre, su calcare i friends non sono super sicuri... poi la terra è sempre vicina. Ci sono certamente una paio di linee adatte, ma in verità Black Bean è l'unica, con il suo lungo strapiombo e consente giusto la protezione sufficiente... Sono stato molto fortunato! Ecco perché per me questa salita è magica e perché è valso la pena farla nonostante gli spit. Sulla vicina Grande Face questa estate Sylvain Millet e Thibault Saubusse hanno aperto una nuova via di 4 tiri con pochi spit e un tiro chiave di 8a che sembra impressionante. Ancora non ci sono stato...

E ti vedremo fare altro trad altrove?
Trovare vere vie trad, cercando di aprirle dal basso sarebbe incredibile. Ma come ho detto, anche se mi piace molto, non sono uno specialista. Mi piace il fatto che proteggersi è una parte integrale della difficoltà e ammiro molto lo spirito inglese, ma non mi sento abbastanza forte per fare cose difficile. Ci sono un sacco di giovani, ragazzi con grande talento là fuori, e personalmente sono molto felice del mio Black Bean!

Il video finisce con una tua riflessione personale, che forse i giochi futili sono i migliori da giocare...
Questo film mostra che ci sono anche altri modi per fare le cose. E' importante rendersi conto che il grado non è tutto. Invece, il modo in cui le cose vengono fatte può essere importante. Soprattutto per se stessi.






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