Melloblocco, un invito a guardare la montagna con occhi diversi

Il bouldering, o "sassismo", come lo chiamavano i nostri avi, è nato quando gli alpinisti si sono detti: "E se invece di scalare montagne intere, ci limitassimo a quei massi laggiù? Così possiamo allenarci senza il rischio di congelarci le dita!"
Come tracciatore, il mio compito è individuare e preparare i passaggi sui massi, cercando di creare problemi stimolanti per tutti i livelli, dai principianti agli atleti più esperti.
Il tracciatore non è, come alcuni ritengono, un semplice “creatore di percorsi". Il tracciatore è responsabile della lettura del territorio, della valorizzazione delle strutture geologiche, della sicurezza dei tentativi di salita. Ogni linea selezionata comporta un processo di esplorazione e verifica sul campo, il tutto nel rispetto dell’ambiente e dell’identità del luogo.
Si tratta di un lavoro invisibile, spesso dato per scontato, eppure fondamentale: ciò che si vede (e si scala) è solo l’ultimo atto di una lunga e meticolosa sequenza di decisioni, intuizioni, correzioni.
Il sassismo di un tempo era fatto di visioni semplici, di mani nude sulla roccia e di una curiosità autentica verso il movimento. Non c’erano crash pad, gradi precisi o social network, c’era l’essenziale: la roccia, il gesto e il silenzio del bosco. Oggi, quell’eredità vive ancora, trasformata forse, ma mi piace pensare sia intatta nello spirito.
Il Melloblocco raccoglie proprio questo: un legame tra passato e presente, tra chi saliva i sassi per intuizione e chi oggi li affronta con passione e consapevolezza. Coloro che oggi ancora si arrampicano su quei massi, compiono inconsapevolmente un gesto antico.
Il sassismo di un tempo non è morto: vive in ogni linea tracciata con rispetto, in ogni salita silenziosa, in ogni caduta e ogni volta che ci rialziamo e riproviamo.
Il Melloblocco non è un festival improvvisato, né un raduno estemporaneo: rappresenta da vent’anni e continua ad essere un riferimento mondiale per l’arrampicata outdoor. Un luogo di confronto internazionale, dove atleti, amatori, tecnici e curiosi convergono per vivere un’esperienza autentica, concreta e non spettacolarizzata, in diretto contatto con la roccia e il paesaggio della Val Masino.
Ridurre tutto questo a semplice “evento sportivo” non rende giustizia a chi, da anni, costruisce con serietà e fatica questa realtà, a chi si dedica alla pulizia di un blocco, a chi sposta il crash pad, a chi perde la pelle sulle dita per cercare di oltrepassare il proprio limite.
Questa non è solo una riflessione, ma un invito. A guardare la montagna con occhi diversi. A capire che arrampicare non è solo salire un blocco o raggiungere una cima, ma far parte di un ambiente che ha le sue regole, i suoi silenzi, la sua bellezza.
Ogni volta che ci muoviamo sulla roccia, lasciamo un segno. Facciamo in modo che sia un segno leggero, consapevole, rispettoso. Perché la montagna non è nostra. Ci ospita, e tanto basta.
di Max Piazza
Tracciatori Melloblocco 2025
Matteo De Zaiacomo, Andrea Pavan, Maximiliano Piazza, Alessandra Prato, Isacco Saini, Emanuele Ticozzi, insieme al gruppo dell'Associazione Val Masino Climbing.
MELLOBLOCCO 2025
Quando: 7 - 10 maggio 2025
Dove: Val di Mello / Val Masino (Valtellina, Sondrio)
Cos'è: il più grande raduno internazionale di arrampicata Bouldering
Chi c'è: i più appassionati boulderisti provenienti da tutto il mondo
Cosa si fa: si arrampica sui numerosisimi massi della Valle
Media Partners: Climbing Radio (ITA), Desnivel (ESP), emontana.cz (CZE), Epic.tv (INT), Fanatic Climbing (FRA), Gory (POL), La Crux (CH), Planetmountain (INT) , Up Climbing (ITA), Vertical Life - 8a.nu (INT), WoGu (ESP)
Organizzazione: Consorzio Turistico Porte di Valtellina
Title sponsor: La Sportiva
Info: www.melloblocco.it / Instagram / Facebook