Il primo Roma Bouldering Film Festival

Sabato 13 novembre 2004, il bouldering è stato protagonista a Roma con il raduno Bleausard Contest e soprattutto con la novità del Roma Bouldering Film Festival, primo Festival del cortometraggio boulder vinta The Dreamer di Marzio Nardi.
Sabato 13 novembre 2004, il bouldering è stato protagonista a Roma con il raduno Bleausard Contest e, soprattutto, con la novità del Roma Bouldering Film Festival, primo Festival del cortometraggio boulder vinta "The Dreamer" di Marzio Nardi. Ecco un report della manifestazione (fornito dall'organizzazione) e un'intervista di PlanetMountain.com a Fiorino Moretti, uno degli ideatori dell'iniziativa.

Roma, ore 11.00
: parte il
Bleausard Contest, il mega raduno di aficionados al secondo appuntamento dopo la fortunata edizione dello scorso anno; alle 21.00 nella splendida sala dello Stenditoio al Complesso Monumentale di San Michele a Ripa, la scommessa del secolo: il Roma Bouldering Film Festival, cortometraggi dal mondo del Boulder, nel contesto della manifestazione di Montagne in Città.

La giornata è iniziata sotto un cielo terso e alle 11.00 tutto è pronto per dare il via alla seconda edizione del Bleausard Contest. Alla fine saranno più di 120 i bleausard partecipanti, ed il livello dei boulder proposti, veramente per tutti i gusti: dal 4a al 6a, da 6b al 7a e dal 7b in su.

I finalisti del Bleausard Contest: Lucas Preti, Andrea Da Casto, Alessandro Marrocchi, Angelo Colaiuda e Giovanni Lavanna accedono alla finale vinta del figlio d’arte, Lucas Preti, che si è portato a casa tutti e tre i blocchi insieme all’assegnuccio da 500 euro. In campo femminile, cinque le finaliste: Elsa Olivieri, Chiara Caradonna, Katia Salvi, Marina D’Isep e Alessia Bianco. La vittoria, e il premio di 400 euro, è andato alla bravissima Elsa Olivieri di El Cap dell’Aquila.

I "Corti" del boulder. Finito il contest, di corsa tutti al S. Michele, solo posti in piedi. La rassegna inizia con il filmato di quei burloni del Crazy Climb team
“The Bloc Witch Project”, un po’ lungo per essere un cortometraggio, comunque pieno di spunti interessanti, sono giovani e si faranno. Il secondo corto in programma è di Alberto Malinverni “Attimi di boulder” due minuti che scorrono piacevolmente. E’ poi la volta de “ Lo strappo” una riflessione di Luca Malpezzi sulla possibile evoluzione dell’arrampicata, probabilmente la riflessione doveva terminare con l’esecuzione dello Strappo, la parte che segue è ridondante. "Street Boulder Contest", piacevole e ben fatto, rimane una bella novità nonostante sia stato ormai visto ovunque. Ben fatto e pieno zeppo di belle immagini anche il "Mello Blocco" di Luca Maspes, forse troppo Ente Promotore del Turismo. "Varazze Rock Bouldering" è il corto di Christian Core, bellissima panoramica su Varazze ed i possibili sviluppi arrampicatori del sito. Finalmente "The Dreamer" di Marzio Nardi, il corto che a giudizio della giuria è risultato il vero concentrato di sogni, la salita di Christian Core su Dreamtime.

Sabato 13 novembre, che giornata! Iniziata col cielo terso è finita all’uscita dalla Rassegna, intorno alla mezzanotte, con un acquazzone biblico che ha lavato le nostra teste ma che, sicuramente non è riuscito a lavar via i nostri sogni: la seconda edizione del Roma Bouldering Film Festival al prossimo anno.

Christian Core su Dream Time, Boulder, Cresciano

BOULDER, FILM & CORTOMETRAGGI
intervista con Fiorino Moretti

Roma Bouldering Film Festival... la nascita dell’idea
Coltivavamo l’idea da tempo ma è stata forse la concomitanza di due eventi a farla scattare. L’anno scorso di questi tempi proprio mentre si svolgeva la nona edizione romana di Montagne in Città presso la nostra palestra école Verticale abbiamo organizzato il primo raduno di boulderisti intitolato “Bleausard Contest”. E’ stato un successo inaspettato con la partecipazione di tantissimi boulderisti. Questa entusiastica partecipazione confrontata con il programma della rassegna ha messo in risalto il divario esistente tra la crescente importanza del bouldering e la sua assoluta la marginalità (se non addirittura assenza) in rassegne specialistiche che riguardano anche l’arrampicata. Da qui è nata la voglia di fare conoscere questa disciplina e di dare voce a un movimento.

Perché proprio il boulder?
Perché siamo boulderisti! Il bouldering ci ha conquistato e speriamo contagiare altri con la nostra passione. Noi crediamo, un po’ presuntuosamente, che il boulder sia l’essenza stessa dell’arrampica sportiva. Il bouldering concilia la ricerca della difficoltà all’immediatezza e al dinamismo dell’azione unita ad una convivialità difficilmente praticabile nelle altre attività verticali. Il bouldering è divertimento allo stato puro. Il bouldering racchiude un distillato di energia e ricerca di movimenti armoniosi combinandolo con la ricerca continua del sasso perfetto.

Come mai le scelta "cinematografica"?
Il bouldering è uno sport che può essere molto spettacolare: sia per la coreografia dei movimenti e dei lanci da una presa all’altra, sia per l’ambientazione. Pensiamo che un filmato sia il mezzo più coinvolgente e adatto per trasmettere queste sensazioni e diffonder le emozioni del bouldering.

E i cortometraggi, perchè limitare la sceltaai "corti"?
Per un motivo pratico: allargare al massimo il raggio di partecipazione. Ma anche, forse, per il gusto della metafora. Nel bouldering le linee verticali dell’arrampicata classica si arrotondano. Il bouldering è un concentrato di difficoltà superabile in pochi o pochissimi movimenti. Una sintesi di gesti che cinematograficamente si riconosce meglio in un cortometraggio: conciso e immediato.

Com’è andata la prima edizione?
Siamo estremamente contenti e soddisfatti di essere riusciti a realizzare la nostra idea. Ringraziamo tutti quelli che hanno creduto nell’iniziativa e ci hanno dato fiducia. La prima edizione ha scontato ovviamente alcune messe a punto. Il materiale inviato non superavano la dozzina di opere e abbiamo selezionato tra i finalisti alcuni filmati più lunghi che purtroppo hanno appesantito la proiezione. Ha vinto il cortometraggio The Dreamer di Marzio Nardi che sarà proiettato anche a Milano, domenica 28, ore 21, nell’ambito dell’edizione milanese di Montagne in Città.

Il futuro del Roma Bouldering Film Festival?
L’appuntamento è fissato per l’autunno 2005 per la presentazione delle opere in concorso per la seconda edizione. Ci auguriamo che il successo di questa prima edizione incoraggi molti aspiranti registi ad uscire allo scoperto.

intervista di Vinicio Stefanello
Roma Bouldering Film Festival
La motivazione della Giuria:
Marco Preti, presidente della giuria del RBFF, ha così sintetizzato la motivazione della Giuria al vincitore The Dreamer di Marzio Nardi:

“la Giuria ha apprezzato in The Dreamer l’approccio a tutto tondo di Marzio Nardi a questa disciplina dell’arrampicata; contemplandone sia la dimensione concettuale della risoluzione di un problema di boulder, sia quella fisica dell’armonia ed eleganza del movimento. Attraverso le immagini ed i suoni ben studiati di Marzio Nardi, il sogno di Christian Core, il protagonista di questa onirica magia, diventa realtà.”
Il Roma Bouldering Film Festival, prima e unica rassegnanel del suo genere in Italia e forse anche nel resto del Mondo, è stata promossa da “école Verticale” e ha raccolto l’adesione di numerosi bleausard provenienti da tutt’Italia.
L'appuntamento
The Dreamer
“la chicca” di Marzio, sarà nuovamente proiettato domenica 28 novembre in occasione dell’edizione milanese di Montagne in Città.
Mauro Calibani su Tonino '98 (Meschia)
Dreamtime su Planet
video clip Dreamtime
Dispenser clip
Tutte le notizie per i futuri boulder-filmakers su:
BoulderFilmFestival
nelle foto: a sx Christian Core su Dreamtime (Cresciano); sopra: Mauro Calibani su Tonino '98 (Meschia). Foto di Andrea Gallo.


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