Brooke Raboutou e Adam Ondra vincono il Rock Master Duello Lead 2025
Le luci del Climbing Stadium di Arco si sono accese sulla prima giornata del Rock Master, il festival di Arrampicata Sportiva più longevo del mondo, ed hanno avvolto le pareti dello stadio trentino in un’atmosfera magica: tra sfide all’ultimo respiro e colpi di scena la notte arcense ha visto brillare le stelle del climbing mondiale di Adam Ondra e Brooke Raboutou nell’affascinante e adrenalinico Duel Lead.
La passione e il fiato sospeso sono sensazioni che da anni accompagnano il format del duello, un testa a testa capace di regalare spettacolo e performances mozzafiato, e anche quest’anno non è stato da meno, fomentando un pubblico strabocchevole che ha affollato il Climbing Stadium di Arco.
Che la gara sarebbe stata tutta da vivere lo si era capito sin dalle qualifiche, con incredibili colpi di scena capaci di ribaltare i pronostici con le cadute della grande favorita Janja Garnbret e del campione Filip Schenk, oltre alla falsa partenza di Giovanni Placci; sfide ad eliminazione di assoluto livello sin dai quarti di finale che hanno tenuto col fiato sospeso anche gli spettatori della diretta di RAI Sport e di altre emittenti internazionali.
Proprio i quarti di finale hanno regalato subito spettacolo e un grande coup de théâtre, con la bi-campionessa olimpica Janja Garnbret che ha dovuto fare i conti con l’arrampicata fluida e spettacolare di Brooke Raboutou (argento olimpico) la quale si è involata in solitaria verso la semifinale, una vera e propria “copia” della finale olimpica di Parigi. In semifinale l’azzurra Laura Rogora non riesce ad avere la meglio sulla campionessa in carica di Rock Master Jessica Pilz e si deve accontentare di un comunque buon 4° posto ottenuto nella small final contro la giovane tedesca Anna Maria Apel, la quale sale così sul podio al terzo posto.
La finale femminile è stata un confronto emozionante tra l’americana Brooke Raboutou e l’austriaca Jessica Pilz, a far andare su di giri la folla del Climbing Stadium, un’autentica sfida olimpica che non ha disatteso le aspettative; dopo un testa a testa fino alla sezione dell’onda, Raboutou si è destreggiata tra le prese con una fluidità rara, staccando la sfidante austriaca e involandosi verso il suo primo titolo a Rock Master, una storia familiare unica, 36 anni dopo la vittoria del padre Didier e 31 anni dopo quella della madre Robyn Erbesfield nell’evento arcense.
Al maschile le emozioni non sono state da meno, Adam Ondra si è aggiudicato l’ennesimo titolo nel duello, dimostrando ancora una volta perché sia ritenuto il climber più forte di tutti i tempi e sfoderando uno stato di forma eccezionale. Nei quarti di finale è stato il ‘rookie’ Giovanni Placci a dover fare i conti con la leggenda ceca, che sin da subito ha proclamato i suoi intenti per la serata facendo valere le sue lunghe leve.
A dare spettacolo è stato anche il campione nazionale Filip Schenk che difendeva la vittoria nel duello dello scorso anno. Il gardenese ha sfidato il belga Hannes Van Duysen spuntandola dopo un testa a testa fino al pulsante del top, mentre Stefano Ghisolfi si è dovuto arrendere al campione in carica Yannick Flohè. Grande prestazione anche per William ‘Will’ Bosi che dopo aver sconfitto l’austriaco Stefan Scherz ha dato spettacolo in semifinale contro Ondra, arrendendosi solo nelle battute finali.
L’altra semifinale ha visto Schenk prevalere su Flohè dopo una sfida alla pari fino all’onda, con il gardenese che ha guadagnato l’accesso in finale toccando il pulsante del top con cinque secondi di anticipo sul tedesco. Quest’ultimo nella ‘finalina’ ha poi ottenuto il 4° posto in favore di Will Bosi che ha festeggiato il suo ritorno a Rock Master con una splendida terza piazza.
Poi tutti gli occhi si sono rivolti all’insù per il grande finale, il duello è cominciato fortissimo, con Schenk e Ondra che si sono alternati in prima posizione nelle battute iniziali, ma quando il percorso aumenta la sua inclinazione ecco che Ondra dimostra a tutti la sua grandezza e infila le prese decisive con una scioltezza e una prontezza fuori dal comune, aggiudicandosi l’ottava vittoria al Rock Master, e ora è lui il re assoluto: lo spagnolo Puigblanque nell’albo d’oro è fermo a quota sette.
La prima giornata del festival arcense si è conclusa, ma neanche il tempo per pensarci che si riparte con le competizioni di questo pomeriggio alle 15, quando sarà il turno della FASI Chronos Clash, la sfida speed tra climbers under 17 e under 19 della Nazionale italiana e i migliori del Campionato Italiano giovanile.
I campioni di Rock Master tornano invece in gara nell’atteso format del KO Boulder: dopo le prove delle 10, utili per trovare il feeling con i blocchi del Climbing Stadium, la sfida scatterà alle ore 20, con i quattro round che sfoceranno nella spettacolare finalissima.
Il pubblico di Rock Master non smetterà di godere di eventi a tutte le ore e per tutti i gusti, come lo yoga in compagnia di Sara Grippo in mattinata alle 10 o il Climbin’ Espresso delle 11.30 con Laura Rogora, non mancheranno nemmeno i vari talk, musica dal vivo e molti altri appuntamenti organizzati da Rock Master 20.20 e Garda Dolomiti S.p.A.
L’accesso al festival è gratuito tramite registrazione sul sito www.rockmaster.com, dove è disponibile il programma dettagliato con eventi e appuntamenti. Per rivivere la gara del Duel Lead, RAI Sport propone alcune repliche già oggi, sabato, alle 11.55, mentre per il KO Boulder è prevista la sintesi RAI Sport martedì 21 alle ore 19.30 e la replica mercoledì alle 12.35.
Per il comitato Rock Master 20.20 e APT Garda Dolomiti un successo incontenibile con un albo d’oro sempre più prestigioso, ma lo spettacolo continua…
Lead Duel
Women
1 Raboutou Brooke USA; 2 Pilz Jessica AUT; 3 Apel Anna Maria GER; 4 Rogora Laura ITA
Men
1 Ondra Adam CZE; 2 Schenk Filip ITA; 3 Bosi William GBR; 4 Flohè Yannick GER
Info: www.rockmaster.com