Stefano Carnati giovedì 8c flash, domenica due 9a alla Stazione

Stefano Carnati sempre più marziano. Dopo un'estate sui boulder di Rocklands in Sudafrica, il 26enne climber di Erba è tornato a scalare con imbrago e corda e la scorsa settimana nella falesia La Stazione in Val Tanaro è stato devastante: 8c flash giovedì e, domenica, due 9a in giornata. Sono livelli altissimi. Per quanto riguarda 8c flash, il primo a realizzarlo è stato Kilian Fischhuber, su Tai chi alla Lorünser Steinwand in Austria nel 2004, e in Italia la lista include Silvio Reffo (2013), Dino Lagni (2016), Stefano Ghisolfi (2018), Giorgio Tomatis (2021) e Luca Bertacco (2024). Mentre due 9a in giornata... beh, sono ancora di meno.
DUE SENZA TRE
Domenica scorsa a La Stazione, a Garessio, è stata una di quelle giornate che difficilmente scorderò. Avevo già visitato questa falesia l’anno precedente, appena rientrato dalla Slovenia, per due weekend consecutivi, lasciando però alcuni progetti in sospeso. Dopo un’estate principalmente dedicata al boulder, culminata con tre settimane a Rocklands, la mia forma sulle vie non era certo delle migliori, anzi. Fortunatamente la resistenza è tornata più in fretta del previsto: qualche allenamento mirato e la ripetizione di La mola mola (9a) a Plamproz mi hanno permesso di rientrare passo dopo passo nel ritmo giusto.
Così ho deciso di tornare a La Stazione per riprendere da dove avevo interrotto. Per prima cosa riesco a salire flash la splendida Paranoid (8c), un vero capolavoro della falesia e una delle vie più ripetute negli ultimi mesi. Subito dopo mi sono dedicato a Vivi si Muore (9a): una via con un boulder fisico in partenza seguito da un’arrampicata continua e sostenuta, con diversi passi aleatori fino al riposo che prepara al crux finale di Paranoid Android (8c/+). Sabato le sensazioni non erano ottimali, ma domenica tutto è cambiato: con delle condizioni migliori, al primo tentativo di giornata sono riuscito a raggiungere la catena di Vivi si Muore.
Con l’adrenalina che ancora rimbombava in testa e un filo di energie rimaste, non potevo fermarmi. Così ho rimesso le mani su Prima Classe (9a), una via di resistenza alla forza che diventa sempre più impegnativa man mano che si sale. L’avevo già provata l’anno scorso e un paio di volte nei giorni precedenti… incredulo, salgo anche quest’ultima!
Qualche ora dopo, su Trainspotting (9a/+), la gravità ha voluto ricordarmi chi comanda: sono caduto all’ultimo passo duro. Un buon motivo per tornare… e chissà, magari un giorno il detto "non c’è due senza tre" si realizzerà davvero!
Un grazie a Carlo Giuliberti per aver valorizzato questo posto e a Lorenzo Bogliacino per aver liberato le linee più dure. Sono sicuro che presto La Stazione vedrà sempre più dita di forti climbers!
- Stefano Carnati, Erba
Carnati ringrazia CAMP, SCARPA, Rock Experience e Df Sport Specialist