Aperta la Caccia al Tesoro sul Tuyat a Taghia in Marocco
Taghia è un paradiso per l’arrampicata multipitch, offre un calcare rosso di qualità incredibile e la sua relativa comodità di accesso la rende una meta attraente per i climber di tutta Europa.
La maggior parte dei gruppi viene qui per la classica settimana, per ripetere le vie classiche, alcune di fama mondiale, aperte da mostri sacri come Les Rivières Pourpres, L'Axe du Mal e Baraka.
L'anno scorso anche noi ci eravamo avvicinati a quest'oasi sperduta nell'Atlante con lo stesso spirito. Durante i pomeriggi passati sul tetto del rifugio, però, eravamo rimasti folgorati da quella linea così evidente che attraversa gli scudi grigi della parete nordest del Tuyat. Possibile che nessuno ci avesse ancora messo le mani? Possibile!
Passiamo l'estate a organizzarci per tornare armati fino ai denti e aprire. 400 metri di corde statiche e 300 spit basteranno? Nessuno di noi ha esperienza nell'aprire vie su big wall: le incognite sono tante, ma soprattutto... abbiamo il livello per farlo?
Ci prendiamo un mese di tempo, la vita del villaggio la conosciamo già e ci sappiamo adattare bene, quindi almeno questo non è un problema. L’idea è quella di risalire le statiche ogni giorno e scendere la sera alla gite, per mangiare bene, dormire in un letto e incontrare i gruppi di amici che vanno e che vengono, tutto per gestire al meglio le energie e tenere in alto il morale. La via sarà lunga e impegnativa!
Impieghiamo 4 giorni per aprire il tiro chiave, che cronologicamente è anche il primo, poi le difficoltà diminuiscono un po’ ma di facile e veloce troviamo ben poco. La roccia non è il classico calcare rosso, qua è più grigio e l’esposizione è nord, quindi è tutto più liscio e slavato. Trovare posto per i cliff non è per niente facile, quindi o si va lunghi fino a quando non si trova una bella tacca, oppure si scala col trapano addosso per forare senza proteggersi. Fisicamente e mentalmente è molto difficile, per fortuna siamo in 4 e riusciamo a gestire bene i riposi.
Dopo 14 giorni di apertura e 1 bivacco in parete finalmente arriviamo in cima. La via è conclusa, come volevamo noi, la linea è quanto di meglio non potevamo immaginare! Ora non resta che provare a liberare i tiri, però siamo stanchi e il tempo stringe, il chiave si può fare ma non saremo noi ad avere l’onore.
Caccia al Tesoro: un nome che ha un doppio significato. Da un lato, per noi è stata una lunga ricerca, e il nostro tesoro l'abbiamo trovato (aprendo questa via). Dall'altro, un vero tesoro è nascosto sul percorso. Sta ai ripetitori venire a cercarlo!
- Filippo Colombo, Briançon




































