Ottimo bilancio invernale per il Ghiacciaio del Grand Etrèt in Valsavarenche

Martedì 27 maggio undici guardaparco del Parco Nazionale del Gran Paradiso ed un operatore di ARPA Valle d’Aosta sono saliti sul Ghiacciaio del Grand Etrèt in Valsavarenche per il consueto rilievo primaverile dell’accumulo nevoso.
  • Grazie alle abbondanti nevicate verificatesi alla metà di aprile, il vallone è molto ben innevato al di sopra dei 2200 metri di quota.
  • Il bilancio definitivo si farà a settembre, quando i guardaparco torneranno sul ghiacciaio per il calcolo dell’ablazione e la chiusura del bilancio di massa.
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Pesatura della neve del Ghiacciaio del Grand Etret in Valsavarenche (Parco Nazionale Gran Paradiso) il 27/05/2025
Raffaella Miravalle

A fine maggio, undici guardaparco del Parco Nazionale Gran Paradiso, insieme a un operatore di ARPA Valle d’Aosta, hanno raggiunto il Ghiacciaio del Grand Etrèt per il rilievo primaverile dell’accumulo nevoso. Un appuntamento fondamentale per monitorare lo stato di salute dei ghiacciai, sempre più minacciati dai cambiamenti climatici.

Grazie alle abbondanti nevicate di metà aprile, il vallone si è presentato ancora molto innevato sopra i 2200 metri, con accumuli che hanno raggiunto i 6 metri di spessore in alcuni punti. L’accumulo specifico di 2203 mm w.e. è risultato del 44% superiore rispetto alla media degli ultimi 25 anni: un dato incoraggiante, che colloca il 2024 al quinto posto nella serie storica.

Durante la campagna di rilievo, l'operatore di ARPA Valle d'Aosta ha effettuato un sorvolo con drone per confrontare i dati raccolti sul campo con quelli ottenuti tramite tecniche fotogrammetriche avanzate. Il confronto tra i due metodi – diretto e geodetico – ha restituito risultati molto simili, con uno scarto di appena il 5%, dimostrando l’affidabilità delle nuove tecnologie e aprendo la strada a un monitoraggio sempre più preciso.

Ora però lo sguardo è rivolto all’estate: saranno le temperature dei prossimi mesi a determinare quanta di questa neve riuscirà a resistere. Il bilancio definitivo si farà a settembre, quando i guardaparco torneranno sul ghiacciaio per misurare l’ablazione.

In un contesto di rapido riscaldamento globale, questi rilievi aiutano a comprendere come evolve il fragile equilibrio della montagna, fornendo dati fondamentali per la tutela del nostro patrimonio glaciale.

Info: www.pngp.it




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