Alla Vierge du Flambeau Filip Babicz e Heike Schmitt aprono 'La Tête du Dragon'

È un mio modo personale per dire: "Sono tornato!" Gli ultimi 7 mesi erano molto difficili per me. Tre infortuni di fila, schiacciamento del dito da un sasso (aprendo la Partita Lampo al Petit Flambeau), poi la rottura dello stesso e infine la distorsione della caviglia, mi hanno tolto a lungo dalla circolazione.
Prima guarire il dito, poi riprende a camminare, infine gradualmente anche a scalare... È stato un periodo buio, molto difficile. È da novembre che non sono più riuscito a tornare in montagna. Giorno dopo giorno, rinchiuso in casa, la sete di realizzare i miei progetti cresceva in me.
Appena ho potuto ritornare e testare il piede, prima di intraprendere i progetti più grandi, mi sono subito lanciato insieme ad Heike Schmitt, la mia solita partner di cordata, all’apertura di questa nuova via, preferendo la Vierge du Flambeau ai satelliti del Tacul per un brevissimo avvicinamento.
Così, nei giorni 9, 20, 21 giugno abbiamo aperto, pulito e preparato alle future ripetizioni questa linea che a nostro parere non ha nulla da invidiare alle vie più gettonate. Anzi, considerando il numero esasperato delle cordate in questi giorni sulle vie del Monte Bianco (rientrando a Torino abbiamo attraversato un vero e proprio campo base alla Col Flambeau con oltre 40 tende), si tratta di una valida alternativa, in totale tranquillità, in un posto isolato, su bella roccia, e a soli 45 minuti dalla Skyway!
- Filip Babicz, Courmayeur