Viaggio all’ombra delle grandi pareti nord
11/3, è stato presentatoa Milano il progetto di salita delle pareti Nord di Eiger, Cervino e Grandes Jorasses da parte della guida alpina Arnaud Clavel, dell'aspirante Guida Matteo Pellin e del loro cliente Davide Manolino.
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| L 11 marzo a Milano, alla Sala Pirelli del Palazzo delle Stelline, la Guida Alpina Arnaud Clavel, l'aspirante guida Matteo Pellin e il loro cliente-alpinista Davide Manolino hanno presentato il progetto "Viaggio allOmbra delle Grandi Pareti Nord". Unavventura che li vedrà salire in successione le tre grandi pareti Nord di Eiger, Cervino e Grandes Jorasses. L'idea é quella di riunire in un'unica scalata le tre storiche pareti collegandole con un percorso che, utilizzando mezzi "antichi" come la bicicletta e gli sci, partendo da Grindewald, nell'Oberland bernese, passi per Zermatt, nel Vallese, fino ad arrivare a Courmayeur ai piedi del Bianco. Ecco cosa ci ha detto Arnaud Clavel di questo progetto:  Arnaud da dove parte lidea delle tre Nord?E' la diretta conseguenza del mio alpinismo e insieme dellessere Guida Alpina, una professione che ho sempre considerato come una vera e propria vocazione. E insomma la continuazione e levoluzione della mia scelta, che risale a 10 anni fa, di vivere la passione per la montagna attraverso questo mestiere. E questo per me vuol dire vivere i sogni dei miei clienti facendoli diventare i miei sogni. Un modo per crescere insieme a loro, anche con la condivisione di obiettivi comuni, in un rapporto che proprio per questo non si esaurisce solo con la salita. Una rivisitazione delle grandi classiche che non ti è nuova... E vero. Nel 2000 per festeggiare il 150° anniversario di fondazione della Società Guide di Courmayeur - di cui faccio parte - con Matteo Pellin abbiamo percorso l'Integrale di Peuterey in 28 ore per riproporre uno dei simboli dellalpinismo e del Monte Bianco. Così nel 2002, per lanno internazionale della montagna, lidea mia, di Matteo e del mio cliente ed amico Davide Manolino è quella di ripercorrere le tre grandi Nord. Il tutto unendo le pareti con spostamenti in mountanbike e con gli sci. Il nostro è il sogno di un viaggio che vuole accomunare lalpinismo, le pareti, la montagna con le persone e lamicizia. La voglia è di rilanciare il messaggio speriamo di riuscirci anche questa volta. E' un 'messaggio' che ha la faccia dellalpinismo possibile? Senzaltro scalare le tre Nord non è quello che si definisce un exploit. Certo sono cose già fatte ma questo non vuol dire che abbiano perso la loro essenza. Penso che lalpinismo sia fatto per gli uomini, e quella che vogliamo proporre è uninterpretazione dellalpinismo che offre degli aspetti particolari, non certo semplici o facili. Queste salite continuano a richiedere sensibilità e grande esperienza e allo stesso tempo continuano a regalare grandi emozioni. In altre parole le mete, nellalpinismo come quelle di tutti i traguardi sognati, richiedono sacrifici: chi ha la passione ed è disposto ad accettarli può raggiungere lobbiettivo. Perché far conoscere questo vostro progetto? Non mi è proprio congeniale mettermi "in piazza". E anche questa per me è stata un po una sfida. Ho voluto raccoglierla per proporre questo modo di fare montagna e quest'esperienza cliente guida. Unesperienza che è tutta la mia vita, ed insieme la mia prova e la mia maniera per sentirmi vivo. In bocca al lupo ad Arnaud, Matteo e Davide!  L'integrale di Peuterey", il film di Clavel e Pellin |
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